Trovo surreale che un direttore di giornale si trasformi in profetica Cassandra, preveda l'arrivo della Troika, i piani lacrime-e-sangue, i tagli nella carne viva del Paese. Primo, perché a furia di invocarla, la Troika arriva per davvero. Volteggia da anni sulle nostre teste, senza doverla chiamare per nome. E se arriva, auguri. Un Paese come l'Italia che cincischia con 4 riforme, e poi delega le stesse riforme (quelle chieste nella lettera Trichet- Draghi) alla Troika, lascia perplessi per l'assenza non dico di decisionismo, ma di governance. Poi, sia chiaro: vedi l'Argentina - uno Stato capace di fare 2 default in 15 anni, depauperando sempre l'impoverita classe media (i ricchi si salvano ogni volta, alla grande) -, e capisci che tutto è possibile. Ma in effetti, c'è di che riflettere, mentre il Paese parla di canguri e si incanta coi look del ministro Boschi: a Bruxelles si faranno tante domande, insomma.
Gli americani hanno praticato molto Keynes, stampando quantità impressionanti di dollari. E cresce del 4%. Gli europei hanno fatto l'opposto (sotto i diktat della Germania): pochi euro e tanta austerità, chiacchiere a gogo. L’Italia ha già fatto troppo Keynes negli anni passati: più di 2mila miliardi di debiti. I risultati si vedono. Giuseppe Turani dice: "Bisogna diventare efficienti e soprattutto bisogna avere una ‘governance’, un governo, insomma, credibile e deciso". Che non ondeggia e non sia perplesso. Il decisionismo c'è, La ripresa, mah. Tutto ristagna, pare.
Non ha senso prendersela col governo italiano, per via delle performance economiche inadeguate (seza lilleri non si lallera, dice un proverbio toscano!). Il problema è l'Europa, dottor Ferruccio DeBrtoli. Oxford Economics stima che l’#eurozona crescerà dell’1,1 per cento fino al 2017, e poi solo dell’1,7 per cento. Gli USA corrono al 4%, perché gli americani sono tornati a comprare auto ed elettrodomestici, non hanno paura del futuro. Senza investimenti in grandi infrastrutture (banda larga e ultra larga!) e in ammodernamenti di qualcuna di quelli esistenti, l'Europa non gira. Se lei spera nella Troika, è perché il trio Ue-bce-Fmi porta soldi freschi nell'economia di un Paese (in cambio di piani di tagli lacrime-e-sangue), in modo tale da stimolare la crescita. Ma poi, qualcuno paga il conto. E lo paga salato.
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