"Le
persone più fragili si disperano fino a impazzire perché il potere
non li ascolta e quando parla non usa il linguaggio della speranza ma
quello della paura.
Risanare l’economia di un cimitero non è una
soluzione praticabile. E
la legge darwiniana del liberismo non può
selezionare i suoi protagonisti sulla base di impazzimenti e suicidi.
Tocca alla politica, o a chi ne fa le veci, togliere la buccia ai numeri
fino a trovare le persone. Capirle. Rassicurarle.
Distinguere fra
evasori totali con yacht a carico e poveri cristi che si arrabattano da
italiani, non da tedeschi, e per i quali il rigore alla tedesca è una
cura che guarisce il male ma uccide il malato" scrive un inspirato Gramellini.
A Mario Monti e a Enrico Bondi chiediamo di puntare sull'equità accanto al rigore: è prioritatio. Non vorremmo che, alla fine, l'operazione fosse perfettamente riuscita "ma - purtroppo - il paziente è morto".
Pagare le tasse è un dovere, ma bisogna insegnare ai bambini e agli adolescenti che l'evasione è un male che uccide la collettività.
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