Formigoni ha agito "da Maschio". Da maschio alfa, per giunta. Da uomo che non deve chiedere mai. Abbiamo capito: noi donne, no, non potremmo mai dare fuori di matto. MAI. L'etichetta ne risentirebbe. La società potrebbe sgretolarsi, andare in frantumi il bon ton, potrebbe evaporare il Fascino discreto della Borghesia, vuoi mettere?
Ebbene, vi racconto un aneddoto emblematico di questo stato di cose (ineffabile, questo sì!): presentiamo il nostro e-book "Bimbiminkia - Nativi digitali a scuola" a Le Murate - Caffè Letterario a Firenze (l'e-book fa parte di una collana V-book con la V di vendetta, e arriva dopo "Porka Troika" ed esce dopo 4 anni da "Mela Marcia"): una signora del pubblico mi prende da parte e mi dice una roba del genere: "Ma perché lei, che è così femminile (ndr, accentuando il femminile, ma storcendo la bocca con una piccola smorfia di disapprovazione), dà sempre questi titoli così choc ai suoi bei testi?". Le ho risposto: "Ma se fossi stata un ragazzo come Andrea Scanzi, andavano bene?": "Ma certo, lei è così 'femminile...'". E va bene: lì, ho capito che in Italia non perdonano niente alle ex bad girls. Niente. Si chiaro: continuerò ad usare le ballerine e le infradito-chic, scrivendo e-book con titoli che rispecchiano le mie idee. Alla faccia dei perbenisti e dei conformisti che vogliono noi donne ferme agli anni '50: ai fornelli o, se facciamo le giornaliste, a scrivere di bon ton con allusioni birichine, ma mai fuori-dai-binari.
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