Milano ha perso un evento con un impatto economico da 3,5 miliardi di euro.
Milano non si è accorta che il mercato Mobile varrà un trilione di dollari entro un triennio.
Che il mercato Mobile supererà il mercato Pc entro il 2012.
Che in Italia ci sono già 20 milioni di smartphone.
Milano può permettersi di essere ancora a lungo così provinciale? Nessun media, nessun istituto, nessun gestore, nessun ente ha sposato la candidatura milanese. Invece per una sfilata, per la Tav, avremmo letto decine di articoli. Il Mobile World Congress resterà a Barcellona. Bye-bye Milan.
Un paese che pensa alla Tav, a cose utilissime: ma nel XIX secolo. Il fatto che siamo entrati, e non da ora, nel XXI secolo, è noto ai patinati giornalisti milanesi tutti a spasso con iPhone e iPad all'ora dell'Happy hour?
L'era Mobile è alle porte, ma a raccoglierne i frutti non sarà Milano. Peccato. Dopo il mezzo-flop Expo 2015, un'altra occasione persa.
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