giovedì 27 settembre 2012

Il Monti Bis non è escluso

Lucio Quinzio Cincinnato (latino: Lucius Quinctius Cincinnatus; 520 a.C. circa), aveva passato gli ottant'anni quando fu proclamato dittatore per la seconda volta. "Spes unica imperii populi romani" (ultima speranza per l'autorità del popolo romano), Cincinnato, dopo essere tornato alla vita rurale, venne richiamato da Roma. L'elezione dei dittatori avveniva nei momenti di grave crisi. 

Livio racconta: "Alcuni senatori si recano ai Prata Quinctia dove trovano Cincinnato che sta lavorando manualmente la terra. Lo pregano di indossare la toga per ascoltare quanto stanno per dire. Racilia viene inviata alla capanna per recare l'indumento. Cincinnato si deterge il sudore, si riveste e i senatori lo pregano di accettare la dittatura".

Cincinnato accettò e ritornò a Roma attraversando il Tevere su una barca "noleggiata a spese dello Stato". Cincinnato, che nel frattempo era stato erudito sulla situazione militare, viene accolto  "dalla maggior parte dei senatori".

Cincinnato, una volta liberato l'esercito che era assediato, distribuì il bottino e le punizioni ai soldati e al console incapace. Il bottino andò ai suoi soldati, Lucio Minucio depose la carica di console e rimase in armi al comando di Quinzio, ai soldati soccorsi non toccò nulla avendo rischiato di essere loro stessi preda. Questo - a detta di Livio- non creò malumori.

"SE SERVE, TORNERÒ" dise Monti, il nèo Cincinnato. Delo resto, se tutti rubano, chi si potrebbe eleggere? - sussurra il buon senso. Tito Livio troverebbe molto interessante il discorso di Mario Monti all'ONU. Pronto per il BIS.

 

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