Anche se lo Spread è sceso per merito dell'Effetto Draghi, il Rapporto Debito pubblico/PIL sale vertiginosamente: è al 126,1%, secondo solo al 150,3% della Grecia. L'Italia, migliora (anche l'Istat vede segni di ripresa, ma con grande cautela), ma non è affatto fuori dal tunnel.
L'Istat ha invitato a prendere con le pinze i
dati sulla ripresa economica perché "dal lato delle famiglie permangono
segnali di sofferenza: nel secondo trimestre il potere d'acquisto si è
ridotto dell'1,6% rispetto al trimestre precedente e del 4,1% rispetto
al secondo trimestre del 2011, portando al 3,5% la perdita di potere
d'acquisto rispetto ai primi sei mesi del 2011".
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