"Il gesto di
Benedetto XVI ha la
potenza e la
debolezza di un
atto
solitario, non del tutto consequenziale, comunque
extra-ordinario.
Alcuni l'hanno chiamato
rivoluzionario, ma le rivoluzioni rovesciano
ordini esistenti, politici o ecclesiastici, e neanche loro hanno la
virtù della stabilità: sempre secernono
controrivoluzioni,
Termidori,
perfino
restaurazioni. Tuttavia hanno un'immediata vocazione a divenire
l'anno-zero di una
Storia in mutazione: nascono nuove istituzioni, nuovi
sovrani, che della rivoluzione sono figli anche quando la disconoscono" scrive un'illuminata
Barbara Spinelli.
Ratzinger, l'uomo che con più forza ha contrastato il Pensier Debole,ha dato una scossa alla Cristianità. Può darsi che l'atto rivoluzionario, la Grande Rinuncia, venga polverizzato dalla "normalizzazione".
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