Però non dispero. Vedo sempre più uomini che condividono non solo gli oneri e i piaceri della paternità. Che condividono anche le difficoltà e i successi della "carriera" della moglie/compagna. E che, magari, come Obama si danno il cambio: Michelle era una manager di alto livello, quando ha lasciato per consentire al marito di fare il Presidente. E, dopo, forse lei tornerà in carriera, e lui a fare il padre, e il conferenziere, chissà. Un modello di "mutuo scambio orizzontale" che ammuro davvero.
La "deriva maschile" può trovare un valido sostegno nelle mogli più open mind.
Ricorda Marina Terragni: "'Il timore che (la fine del) patriarcato trascini nella sua caduta istituzioni ancora indispensabili all’ordine sociale più elementare, provocando caos o risposte reazionarie o resistenze sbagliate, è dunque fondato', scriveva 40 anni fa la filosofa Julia Kristeva. Lo scenario in effetti è proprio questo, e tanto vale tenerlo ben presente. La deriva maschile trascina tutt*."
- La Stampa: Superometti di Massimo Gramellini
- Blog Io Donna: Il potere non fa più per loro
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