Il blog Vecchiefarab(r)utte è dedicato a tutte le donne (e cyber-attiviste) che in Italia quotidianamente subiscono (o avvertono) discriminazioni in base al sesso e sono sottoposte alle (dis)pari opportunità
venerdì 12 dicembre 2014
Fine anno, tempo di bilanci.
Secondo me, il discorso di fine anno, quest'anno, dovrebbe farlo Matteo Renzi, l'unico che per motivi anagrafici può dare un senso di futuro agli italiani asserragliati e depressi nella trincea delle riforme. E fare un discorso di verità: "Cari italiani, avete visto cosa hanno combinato malaffare - malavita - mafie varie a Roma? Ci vuole meno Stato. Perché troppi malviventi vogliono rubare i soldi dei cittadini: dobbiamo affamare il cavallo. Volete che il cancro di Roma si trasformi in metastasi? No, di certo: il bravo oncologo 'affama' il tumore. Così faremo noi: basta partecipate, via le super tasse, enti inutili, sprechi folli eccetera. Fuori tutti. Con questi risparmi, taglieremo immediatamente le tasse e troveremo i soldi per gli ammortizzatori universali, completando il Jobs Act con la riforma Boeri. La Cgil vuole mettervi una super Imu per continuare a sperperare soldi nelle partecipate e in chissà quali genialate finto-keynesiane, che manderebbero il Paese a KO, portando la Troika in Italia? Dite di no, con rispetto ma fermezza. Poi serve un enforcement anti corruzione, taglio stazioni appaltanti, maggiore trasparenza, il Foia4Italy. E tutti i servizi della PA online. La #Germania non fa la maestrina dalla penna rossa, ma vuole aiutare il Sud Europa a convergere su standard europei, in modo da rende omogenea l'Europa in vista di un salto di qualità nell'unione". E fa le riforme, senza altri annunci. E se gliele impediscono, fa nomi e cognomi, e si va al voto col Mattarellum. A quel punto il Presidente Napolitano faccia un breve saluto e augurio agli italiani, che ne hanno bisogno, essendo stati tartassati come se non ci fosse un domani (ed è per questo che fanno lo sciopero dello shopping e del voto, con astensionismo da vertigini). Gli italiani non sono eversori, ma sono le grandi vittime dell'eversione che da Piazza Fontana in poi (ma volendo, da Portella della Ginestra) flagella l'Italia, senza per altro mai dare nome e cognome agli autori delle stragi. Gli italiani sono le grandi vittime dello stragismo e dell'iper tassazione, ma sono arcistufi. Dieci minuti di discorso, chiaro, limpido: aria fresca.
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