Per chi ha vissuto come me tutta la gavetta del precariato, facendo un figlio senza godere della "maternità" di un posto fisso, sa di cosa parlo. Il contratto unico - idea di Tito Boeri e Pietro Garibaldi - può essere la risposta per mettere fine alla giungla del precariato, ridurre la frammentazione dei contratti, dare qualche certezza (psicologica!) e offrire flessibilità alle aziende. I tratti salienti del contratto unico sono: Mobilità protetta; più soldi a chi lavora a termine; accesso con tutele a tappe, poi niente licenziamenti.
E' strano, ma ne sento parlare poco in giro, nonostante secondo me sia una gran cosa. Speriamo.
RispondiEliminaPer chi come me e' sempre strato precario, sembra una novità incredibili. Poi avrà ragione Gilioli che dice con ironia "ragazzi, vi faranno il Cui": http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/01/19/ragazzi-vi-fanno-il-cui/
RispondiElimina...Ma sperare a me sembra un passo avanti, dopo anni di situazione bloccata :)