Cara Camusso, ma se sbagliassimo tutti?
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"L'austerità uccide il lavoro" è un efficace slogan che suona bene, ma suona a vuoto. Suona a morto. E mi scusi per il lugubre retropensiero che aleggia dentro di me, reduce dagli scontri degli anni '90 fino a Genova/G8.
L'austerità fa male al PIL, è ovvio; ma se un Paese (o una famiglia) spende di più di quello che può permettersi, chi dovrebbe metterci la differenza per far stare in piedi un sistema che da solo barcolla, ed è destinato a crollare miseramente a terra, trascinandosi la tovaglia con tutte le stoviglie?
Chi: gli americani, in nome di un "Pericolo Rosso" che non c'è più?
Chi: i cinesi? i BRIC?
E noi italiani, malati di ingordigia e sete di potere, siamo così innocenti? Tagliare la spesa pubblica improduttiva, e che soprattutto non aiuta quelli davvero poveri, ma va a pioggia su troppe fasce, non è un dovere, per salvare il salvabile?La Spending Review non serve ad aiutare i Poveri?
Cara Camusso, ma se sbagliassimo tutti?
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Il disastro dei 3 milioni di disoccupati - numeri da capogiro che abbiamo visto solo nell’immediato dopoguerra - è sotto i nostri occhi.
Ma siamo proprio sicuri che sia tutto da attribuire all'Austerity, e non sia frutto delle sciocchezze compiute dal Sindacato - anche dalla CGIL! - negli ultimi decenni, solo per perpetuare il proprio potere?
Cara Camusso, ma se sbagliassimo tutti?
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La mitica patrimoniale da mettere sui ricchi. Che poi, scava scava, si scopre che non sono così tanto ricchi, ma vabbè.
La patrimoniale: Hollande credeva di risolvere tutto tassando solo i ricchi. E vediamo che fa già marcia indietro.
Cara Camusso, ma se sbagliassimo tutti?
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Chi semina vento, come la CGIL fa da mesi - con parole di fuoco, invece di spegnere gli incendi, aiutando chi davvero ha perso tutto nella crisi -, poi raccoglie tempesta. E questo è un atteggiamento irresponsabile, che danneggia i lavoratori e il lavoro.
E poi non dia, signora Camusso, la solita colpa ai "facinorosi" dei Centri Sociali, che rispondono solo agli Input e alle parole d'ordine... Ma si prenda le SUE responsabilità. E cerchi di risolvere la crisi, senza tirare il volano ad inutili "giovani turchi", che poi né son giovani né - mi pare - turchi.
Il cerchiobottismo della Gauche ha stufato da 40 anni. Oggi, proprio non se ne può più. Se ne faccia una ragione.Ma se sbaglissimo tutti, forse dovremmo deporre le asce di guerra, ed iniziare a discutere. Nove milioni di precari - di cui la CGIL si occupa solo in maniera strumentale - stanno per eguagliare i 12 milioni di lavoratori dipendenti. Qualcosa vorrà pur dire?
Con affetto,
M.C.
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P.S.: Da questa crisi non si esce con le vecchie trite e rifritte ricette (keynesiane, che non funzionano più), ma si esce a colpi d’ala. Serve creatività, serve giovinezza, serve visionarietà. Questa è una crisi in cui solo chi sa dar voce alla creatività… E mi riferisco alla Google Tv che capisce quasi il linguaggio naturale:
http://www.youtube.com/watch?v=TNOsB8tRmWU&feature=player_embedded
Ad Android che conquista il 75% del mercato smartphone (contro neanche il 15% di iPhone), grazie ai developer open source… Questa crisi, si può battere. Ma se usi le armi dell’intelligenza emotiva, del talento creativo e della veduta lunga. Speriamo che ci arrivi anche la Sinistra europea, eh?
- Corriere.it: La Cgil e l'eterno vorrei ma non posso
- Repubblica.it: Hollande diventa “cerchiobottista” e nella gauche esplode la rabbia
- ITespresso.it: La seconda generazione di Google Tv è in arrivo. Capisce il linguaggio naturale
- Riconoscimento vocale, Microsoft svela un sistema di traduzione automatica: dall'inglese al cinese, imitando la voce di chi parla
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