"Un vero e proprio "metodo di governance" (e poi anche di governo), che
risale a molti anni prima dell'epica "discesa in campo" del '94 ed è in
buona parte alla base delle fortune iniziali del tycoon della
televisione commerciale, fin dai tempi dei primi decreti "ad aziendam"
varati dall'amico Craxi negli anni '80" scrive Massimo Giannini in un magnifico editoriale.
La
Giunta dovrebbe condannarlo a leggere L'etica protestante e lo spirito del capitalismo di Max Weber.
E poi, sottoporlo a un'interrogazione
approfondita fra sei mesi, in diretta Tv.
"La politica non è morale ma include anche un
orientamento etico, ci sono due etiche che muovono l'agire politico:
l'etica dell'intenzione (o della convinzione) e
l'etica della responsabilità". Ecco, appunto.
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