Il negazionismo deve diventare REATO. Perché nessuno si permetta mai più di negare gli orrori del nazismo (ma anche quelli di tutte le ideologie che hanno impestato il '900: leggi, comunismo). Se l'Italia non riesce ad uscire dal XX secolo ed entrare nel XXI secolo, come ogni democrazia occidentale, è solo per un motivo: che a furia di sdoganare fascisti e P2isti, gli italiani hanno dovuto digerire ogni cosa, anche le più indigeribili. Roba che in Germania sarebbe reato. Perché sa che il negazionismo è criminogeno.
I risultati del negazionismo e dello sdoganamento continui sono evidenti, sotto gli occhi di tutti. Il negazionismo genera mostri. E il ventennio berlusconiano li ha resuscitati e ora i fantasmi continuano ad impestare il presente. Invece è giunta l'ora di seppellire le asce di guerra, in cambio di Verità e Giustizia. Le ceneri dei Criminali Nazisti andrebbero sparse in mare come hanno fatto gli americani con Osama Bin Laden. I grandi criminali vanno trattati così. Come i greci trattavano i nemici con l'Ostracismo. Concordo con Massimo Gramellini: la giornata di ieri è solo frutto della Cialtroneria Italiana. Rendere il negazionismo reato, è un primo passo per allinearci alla democratica Germania, un Paese che ha fatto i conti col Nazismo. Mentre l'Italia non ha mai fatto i conti col Fascismo. E i risultati, eccoli qua in tutto il loro orrore.
- l'Espresso: Priebke, le radici della rivolta
- Rubrica Massimo Gramellini: Il nazista dove lo metto?
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