I nostalgici del governo "Bersani-Vendola", appoggiato dal M5S, non considerano un paio di fatti. Molti di coloro che hanno votato M5S, non sono di sinistra. E soprattutto non avrebbero mai appoggiato un governo in cui il M5S avesse un ruolo subalterno, da "pezza da appoggio". Molti di coloro che hanno votato M5S, sono sia contro il Pd che contro il Pdl: odiano entrambi i partiti, e la partitocrazia, in egual misura. I nostalgici del governo "Bersani-Vendola", appoggiato dal M5S, vagheggiano un qualcosa che era solo nella loro fantasia, ma non aveva alcun fondamento nella realtà, visto che Grillo - mi pare - ha sempre sostenuto l'equidistanza da entrambi i poli. Poi certo chi sogna la "fantasia al Potere", può sognare anche un governo di fantasia: ma allora, si dia al FantaCalcio o alla FantaPolitica.
Beppe Grillo è sempre stato molto chiaro. E se gli eletti avessero fatto un governo Pd-Sel-M5S avrebbero non tradito Grillo o Casaleggio, bensì avrebbero tradito il mandato popolare. Tradendo 8 milioni di voti, per compiacere la Sinistra.
Fare la democrazia partecipata o liquida dentro un contesto di democrazia parlamentare (in cui il parlamentare non è eterodiretto, ma segue solo la sua coscienza), è un'aporia. E l' ἀπορία è un passaggio impraticabile, strada senza uscita. "Oggi l'aporia assume il significato di insolubilità di un problema qualora si parta da determinate premesse". Però gli eletti del M5S hanno, volontariamente, scelto un programma, deciso in maniera partecipata: se loro non stanno più al programma, ma seguono "le sirene della sinistra" (che vuole una maggioranza variabile, per mettere in crisi il Pdl), hanno una solo via d'uscita. Andare nel gruppo misto, dando l'addio al M5S. Certo, a quel punto sarebbe il caos. E sinceramente, se cade Letta, non si fa il governo Bersani-Vendola con i fuorisciti del M5S; ma si va al voto. Anche perché Napolitano si dimetterebbe.
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