Uno strepitoso Fiorello: "Se cade, un minuto di silenzio. Mazza sta già col trolley...". Ma il vero dramma della RAI sono altri: un giornalismo mortificato e calpestato, una casta strapagata, una serie di benefit lunari, un'occupazione militare per creare il Reality Distortion Field (RDF) berlusconiano...
Il direttore generale Mauro Masi ha lasciato un debito che raggiunge i 320 milioni di euro.
Rai-Set, la Rai al servizio di Mediaset, ha distrutto intere professinalità. E anche Mediaset non se la passa tanto bene.
A chi verrà dopo Berlusconi, chiediamo una RAI libera: basta con lottizzazioni, basta con designazione politica dei direttori di Testata e di Rete, basta con l'occupazione delle posizioni chiave della fascia alta della direzione aziendale e della stessa struttura industriale della Rai.
La battaglia sul conflitto di interessi e sull'indipendenza della Rai dovranno essere una priorità politicadel prossimo governo.
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