Anch'io chiamo il feto "bambino", ma non considero assassina chi abortisce e soprattutto non farei mai campagne elettorali sulla 194. Le giornaliste che sostengono Ciati hanno ragione a dire che la Legge 194 è disattesa. Ma poi offendono il mondo cattolico violentando il linguaggio. Secondo me è importante che si sappia che chi decidere di abortire, potrebbe dare il suo bambino - in completo anonimato - a una mamma che non può averne. Se poi, preferisce abortire, è un suo diritto. E se la vede con la sua coscienza. Che tristezza, le vetero femministe!
La legge consente alla madre di non riconoscere il bambino e di lasciarlo nell’Ospedale dove è nato (DPR 396/2000, art. 30, comma 2). Basta colpevolizzare le donne. Basta però colpevolizzare i cattolici se considerano un feto, un "bambino" (anche per me - agnostica - lo è; mi rifiuto di chiamarlo feto o grumo di materia!). Certo la 194 è una legge disattesa. E va difesa da noi donne. Ma non lo si fa, dividendo il mondo a metà, fra renziani e antirenziani.
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