Ho sempre considerato i discorsi sulla cosiddetta "superiorità morale" un boomerang controproducente. Sono discorsi di un'arroganza, di un'insopportabile hubrys malmostosa. Che oltretutto non rende giustizia a chi invece ha visto giusto, a chi è stato lungimirante. Dividere i torti dalle ragioni è importante. Ma senza arrogarsi "bollini" di superiorità, "patenti" di "diversità". Anche perché siamo tutti sulla stessa barca e siamo tutti uomini/donne, coi pregi e difetti di tutti. Il rispetto anche verso chi ha sbagliato, pur stigmatizandone gli errori, è umano. Infondo: "Homo sum, humani nihil a me alienum puto". L'umanesimo è la più grande lezione della cultura italiana al mondo!
Considero il berlusconismo, al pari del fascismo, una delle piaghe degli oltre 150 anni della storia d'Italia. Ma quando Biancofiore dice che alle donne piacciono gli uomini ricchi e potenti, dice - per una volta! - la verità.
Fare i manichei, dividendo gli italiani buoni da quelli cattivi, è solo pretestuoso. Presuntuoso., Arrogante. Dunque, ingiusto.
Decadenza sì, ma senza arroganza. Bandite la hubrys! Anche perché se decade Berlusconi, non decadono i "berluschini dentro di noi".
40 anni di storia d'Italia sono stati declinati dal fascismo e dal post-fascismo berlusconiano. Vuol dire che l'Italia è un Paese, cattolico, di destra, che deve imparare a diventare europeo. Ad aprirsi all'Europa, all'economia di mercato, al vero riformismo. Ma non con l'arroganza di chi vuole raddrizzare il legno storto.
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