Dopo l'imbarazzante articolo di Concita De Gregorio e i pessimi epigoni delle audaci performance erotiche degli adolescenti, vorrei che scrivesse una Lettera ai Media qualcuno che sapesse che
dei Ragazzi Non Si Sa Niente. Qualcuno che mostrasse sincero rispetto nei confronti del girovagare dei teenager intorno al centro dell'universo, fra sesso e castità, fra eros e ascesi. Rispetto verso il loro - intimo ed urgente - desiderio di esplorare nuovi mondi, sondare vette e abissi, annusando l'odore del sangue e assaggiare le secrezioni più intime. La intitolerei "
Lettera ai Media: Lasciate stare gli adolescenti". Lasciateli crescere! Con amore e rispettosa distanza. In fondo,
li avete già derubati di tutto tranne che del loro gadget preferito! Volete anche infierire condannandoli a una pornografia-di-carta-patinata per tirar su un po' le vostre anemiche vendite?
Che cos'è l'adolescenza
se non un miscuglio di utopie - illusioni/disillusioni - avventure
sessuali - prime esperienze di trasgressione - terrificanti illuminazioni - paure e bagliori di felicità? Che cos'è quell'arco di
età, fatto di umori ed isterismi, di ormoni e vertigini emozionali, che
attraversa le lagune della stupefacente meraviglia e gli abissi dell'horror vacui?
Cari media, lasciate vivere liberamente gli adolescenti, sempre in bilico fra lisergiche percezioni ed insondabili terrori. Quella folle libertà di non avere legami, la voglia di annusare gli odori del sesso, di assaggiare le amarezze dei tradimenti o di sorprendersi per squarci improvvisi di felicità. Già avete tolto tutto ai vostri figli tranne un
consumismo sfrenato e posticcio, il continuo rincorrere dei gadget, delle mode, l'ansia dei soldi. Del fare i soldi in fretta per fare le file ai negozi. E, se invece di scoprire le utopie
della Libertà (sessuale, politica, filosofica, religiosa...), applicano
anche al sesso il ciclo consumistico del Produci-Consuma-Crepa, non sarà
- anche - colpa della vostra aridità? Del vostro cinismo? Del vostro
pensiero liquido che disfa ogni trama? Del vostro orizzonte stretto?
Il narcisismo dei media vorrebbe specchiarsi in quello strato d'acqua, fresco ma torbido, che è l'adolescenza, ma rischia solo di annergarci dentro come il mito insegna.
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