- Allineare le regole per i dipendenti pubblici a quelle dei lavoratori privati;
- Uso degli ammortizzatori sociali per ridurre le eccedenze di personale;
- Basta Tar nelle cause di lavoro: ricorso ai giudici ordinari, come nel settore privato;
- Fine inamovibilità dei dirigenti pubblici: diverrebbero licenziabili come i manager privati;
- Durata massima di 6 anni per gli incarichi per gli alti burocrati dovrebbero;
- Abolizione dell’articolo 18 sulle nuove assunzioni;
- Riforma degli ammortizzatori sociali;
- Fine degli ammortizzatori che durano 4-7-10 anni (Cigs+indennità di mobilità);
- Chi perde lavoro dovrà seguire corsi di formazione ricevendo un sussidio];
- Mobilità interna e flessibilità per i dipendenti pubblici;
- Contratti di solidarietà in caso di esuberi;
- Lavoro in esclusiva per i magistrati;
- Abolizione delle Camere di commercio;
- Posta certificata in tutta la PA.
Riforme in gran parte condivisibili. Ma con ricadute del tutto prevedibili sul PD.
- Corriere.it: Lavoro, fisco, burocrazia: ecco l’agenda Renzi
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