Ringrazio Beppe Severgnini che non risponde a me, ma ad Antonella Briga che scrive a ITALIANS denunciando la "dinastia dei Frati's". Lo ringrazio perché Severgnini scende in campo con buone ipotesi. Severgnini che aveva definito folle la vicenda della figlia di Elsa Fornero (è vero, un po' di follia c'era... ma Cassandra insegna che la follia a volte, ahimé, serve: per fare chiarezza).
Ebbene, parlando di università e trasparenza, Beppe Severgnini (interista come me), afferma che "la dinastia Frati alla Sapienza (ndr: denunciato da un articolo dell'ottimo Gian Antonio Stella) dimostra che il governo deve intervenire e in fretta. Io penso che, se cooptazione deve essere, almeno sua alla luce del sole, e non mascherata da competizione".
Perché? Scrive Severgnini "ma se voi, erbe buone, state nello stesso fascio con le erbe cattive, finite per coprirle, no?"
Esatto: "È in questo equivoco - cooptazione mascherata da competizione - che si muovono oggi gli AlProCon (Aggiustatori Professionali di Concorsi) di cui sopra".
GRAZIE SEVERGNINI! Era proprio il concetto alla base del Post "La Fabbrica dei curricula" con cui il blog VecchieFarab(R)utte denunciava i mali dell'università italiana.
La trasparenza e la Glasnost sono sempre un valore. Sempre. Ma soprattutto nella PA.
Mirella Castigli
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