Per Michele Serra valgano, infine, due soli dati di mercato. Twitter e Facebook non sono solo una moda frivola e passeggera, ma sono Social Media che hanno innescato (anche) la Primavera Araba e aiutato le elezioni di Obama: passeranno di moda? Può darsi, ma per ora ci sono ed aiutano il mercato delle news più di certi tablet (dove il consumo di e-content batte la lettura di news).
I ricavi dell'intera industria USA dei newspaper (i quotidiani) valgono meno della sola Google: oggi chi prescinde dal Digitale, è fuori dal mondo e si condanna a fare la fine del Dodo. Fra parentesi: le visite di molti giornali dipendono più da Google News che dai Social media, e Twitter (che vale circa 8 miliardi di dollari) può darsi che sia una tendenza di questi anni. Ma l'Italia non può ancora traccheggiare ed accumulare altri ritardi... chiudendosi in una torre d'avorio nel deserto della competizione.
Benvengano le critiche ai Social Media e all'Information Technology: è proprio studiando il "lato oscuro" di certe tecnologie che si rende possibile il vero progresso... Essere vittime del fascino hi-tech non serve a nessuno, se non a diventare consumatori passivi e feticisti digitali. Utonti invece che utenti. Dunque, benvengano le critiche di Serra, che non ha tutti i torti, ma, sia chiaro, - neanche troppa - ragione ;)
Mirella Castigli
- Arianna Ciccone: Perché non sono d’accordo con Serra
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