Oggi i giornali mainstream vi chiederanno di Twittare il vostro 8 marzo, di postare immagini e risposte argute sulle bacheche di Facebook, di commentare nei post dei blogger. Ma se le donne italiane avessero più consapevolezza del proprio GENDER GAP (dell'abisso che corre fra la condizione femminile in Italia e nel resto del mondo), forse farebbero la SERRATA DELL'8 MARZO. Quanto alla mimosa di capi e colleghi, buttatele via: anche le più sincere sicuramente nascondono la coda di paglia di un sistema che mette nell'angolo le donne, soprattutto se libere e un po' agè. Non è un paese per giovani, ma soprattutto non è un poaese per donne.
Poi, anche l'uomo più "femminista" prima o poi vi chiederà di aiutarlo a svolgere un lavoro, a cercargli un aggancio per un colloquio, a buttar giù una scaletta di un'intervista, a reperire un'informazione, a tenerlo aggiornato su argomenti su cui si sente meno preparato, mentre lui ha di meglio da fare, in cerca della sua privata ed esclusiva felicità personale. Non illudetevi, c'è sempre una sorpresa dietro ai carrieristi maschi italiani.
Se fossimo donne serie, oggi listeremmo a lutto i nostri blog.
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