Pochi mesi fa l’Europa era paralizzata, l’Italia pagava interessi insostenibili a lunga scadenza sul debito pubblico, il Credit Crunch mordeva tanto da lasciare a secco il mercato dei flussi bancar. Se fossero saltate le banche, sarebbe saltato tutto il resto. Collasso.
La manovra di Draghi, che sarà studiata per anni nelle università, ha salvato l’Europa, gli stati più in difficoltà - ed anche le banche. Se l’è inventata lui, un italiano.
L'ex allievo prediletto di Federico Caffè, che tutto era tranne che un protettore dei poteri forti, ancor più di Monti, è Draghi il “Super Mario” a cui si deve la svolta decisiva nella crisi.
Poi è vero, al Wsj ha detto che il "Welfare State è morto", ma forse è ingeneroso ricordarlo per questo. Draghi ci ha regalato 18-24 mesi di tempo per salvarci.
Come? Dipende da noi. Certo ci salvasimo tutti, senza divifderci fra "cattivi" e "buoni", sarebbe un'Italia più matura. Più unita. Ma di questo ha responsabilità la "politica". Anzi l'attuale "assenza di politica"... dove le maestrine-dalle-penne-rosse non aiutano, anzi.
Ma se non siamo finiti come la Grecia è grazie ai 530 miliardi di euro che Draghi ha messo sul tavolo per evitare il Credit Crunch. ORA però tocca a noi: riforme (senza vendette), apertura (senza ideologismi)
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