Preferisco uno che non sia un Santo, ma sia tecnicamente bravo ed efficace. Lo preferisco ad un "brav'uomo" che rischia di essere un inetto. Chiusa questa parentesi: chi cerca un post-Berlusconi stia attento alla trappola del Savonarola. Trovare un Santo in Italia è difficile; si accontentino di cercare un uomo tosto e capace (se non è un bravo padre di famiglia, pace all'anima sua...). Perché? Semplice. Non verremmo che l'Italia passasse dal giustizialismo al moralismo, dimenticandosi delle competenze.
Hp, il primo vendor di Pc al mondo, che fatturava 40 miliardi di dollari con i Pc solo nel 2010, cambiava Ceo solo 11 mesi fa. Motivo: una (presunta) scappatella extra coniugale. Hp ha sostituito Hurd (cacciato con ignominia) con Leo Apotheker, un teutonico Ceo proveniente da Sap. Ebbene: ora anche l'era Apotheker volge al termine. Cercano un Ceo più bravo ad interpretare il mercato Pc attuale. Apotheker ha portato Hp sull'orlo della crisi di nervi.
Ecco, speriamo che mandato via l'uomo-che-amava-le-escort, non arrivi un Savonarola che capisca, di economia e finanza, ancora meno del suo predecessore, che già è stato il Premier-del Pil-zero-virgola. Niente puritanesimo: il leader si sceglie con il metro del merito e del talento, e anche dell'etica (paghi le tasse e sia onesto); ma non si sceglie con il metro del moralismo tout-court da maestrine dalla penna rossa del catechismo di campagna. Quello è un metro che porta ai sagrati. Non a Wall Street.
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