mercoledì 26 novembre 2014

L'astensionismo e il No ai minestroni ideologici.

L'Italia versa in coma economico (dove sono finiti gli 80 euro? E dove i 50 miliardi di euro restituiti alle imprese?) e i pieno caos ideologico: si scambia l'utopia (la tensione idealista, dagli slanci romantici) con il "socialismo surrealista" (copyright di un renziano) dei civatiani che poi flirta con il socialismo reale stile Ddr dei Fassina e dalemiani. L'astensionismo ha insomma ragioni ben profonde: perché è un NO ai "minestroni" mediatici. L'astensionismo è più serio perché chiede chiarezza: un discorso di verità. Che, ovviamente, latita, perché scomodo.

Sondando gli umori di tante persone (ex liberali, ex repubblicani, ex socialisti riformisti) che non stanno votando, osservo anche un rifiuto più profondo. Che poi spiega perché parte degli italiani - che avrebbe le possibilità - non fa più nemmeno shopping: è davvero stufa di tutto. Per carità, sarà soltanto un 5-8% dell'astensionismo attuale, ma non va proprio snobbata. Probabilmente tornerà a votare quando il ciclo di riforme sarò completato, quando si capirà che l'Italia ha basi più solide di quanto appaia alla superficie. Aspetta il traghettamento dell'Italia in un porto sicuro.

giovedì 20 novembre 2014

12 dicembre, Piazza Fontana (macché sciopero generale).

La scelta del 12 dicembre, anniversario di Piazza Fontana, è infelice quanto quella che anticipava - con malizia - il Ponte dell'8 dicembre. Comunque, se un'organizzazone, un Sindacato, guardando un calendario, non riesce ad essere in sintonia con il Sentiment della sinistra storica, ha qualche problema serio con il saper sintonizzarsi con il Paese. Poi, Squinzi ha spiegato che gli scioperi fanno bene alle aziende in periodo di recessione, e questo la dice lunga. O no?

LadyLike e vuoto spinto.

Ci pensavo l'altro giorno dopo un imbarazzante (imho) video sulle LadyLike (le piacione?), che finirà negli annali di satira involontaria, degno del Razzi visto da Crozza... Secondo me, sta a noi donne essere centrate, a diventare influenti. T'intervistano sul ruolo delle donne? Parla pure di sessismo, FattoreD e Gender Gap, ma in maniera seria: gli argomenti - ahimè - non mancano. Ecco, per me una donna in posti di potere (politica - economia - finanza eccetera) deve cercare soluzioni ai tanti problemi che affliggono i cittadini e i consumatori, magari portando avanti un punto di vista (anche) femminile. Se è bella o no, lo ricorderanno gli storici, i poeti e gli amanti del gossip, come sempre: succede così dai tempi di Omero ed Elena di Troia, in fondo. Nessuna bellissima deve spiegare agli altri i segreti del suo successo, neanche le grandi Celebrities lo fanno più (a meno che non vogliano fare pubblicità a creme o diete), anche loro preferiscono parlare di temi d'interesse generale.

mercoledì 19 novembre 2014

Pornografia della Sofferenza e horror vacui.

I vertici dell'Europa sanno che c'è frustrazione, rabbia, esasperazione. In ogni periferia. Ci sono problemi a monte, terrificanti: di crisi sociale, di disoccupazione alle stelle, di donne abbandonate coi figli piccoli da maschi che vanno allo stadio a sfogarsi (o spendono tutto nel mondo delle scommesse o in escort) e se ne fregano. Ripensare le periferie (con più biblioteche, più cultura, meno desertificazione), rispondere all'emergenza casa, all'emergenza lavoro: la sinistra PD se vuole recuperare senso, riparta da queste fratture, da questo dolore vero. Dare risposte a chi non ha voce, sarebbe un passo avanti. Stare nei salottini, guardare compiaciuti gli scontri o invocare i riot dall'ennesimo talk, sarebbe pura incoscienza, pura irresponsabilità. E invece? E invece, ecco Vauro urlare "incazzatevi!" su La7 nello spot della trasmissione di Giulia Innocenzi. Forse intende dire che lui personalmente è piuttosto soddisfatto della sua vita professionale e dei suoi introiti, dunque evita scontri diretti, ma ha bisogno che i soliti poveracci - the usual suspects - facciano la rivoluzione al suo posto? Lui non "s'incazza", ma necessita che i soliti derelitti, reietti, facciano riots ad alto tasso mediatico e finiscano sotto i manganelli, per mantenere il suo status di Indignato Speciale? Sinceramente, non lo so, ma i dubbi serpeggiano. Se Vauro è tanto arrabbiato, vada lui in strada e okkupi tutto quel che gli pare: fatti suoi! Se poi, perde il posto a La7, come capiterebbe a qualsiasi precario con ambizioni rivoluzionarie ed incendiarie (quel prototipo che piace agli incendiari mediatici, molto tranquilli e fortunatamente ligi alla Legge nella vita quotidiana, e ci mancherebbe!), forse capirà perché pochissimi "s'incazzano" come dice lui. Del resto, Giulia Innocenzi che entra in banca, armata fino ai denti, come Patricia Campbell Hearst, la rivoluzionaria dall'infanzia dorata, sarebbe - per fortuna! - pura fantascienza. Dubito francamente che si unirebbe anche a un'Intifada di periferia (e per fortuna, e 2). Ma che ai media piaccia sollevare, anzi chiamare, invocare come in una seduta spiritica, la "guerriglia urbana", è Pornografia della Sofferenza sociale. Splatter. Ma anche horror vacui.

martedì 11 novembre 2014

Il dissesto idrogeologico flagella l'Italia.

In 100 anni si contano più di 10.000 tra morti, dispersi e feriti. L’82% del territorio nazionale è a rischio idrogeologico

Ricorda di citare la fonte: http://www.valigiablu.it/litalia-tra-alluvioni-frane-e-valanghe-i-numeri-di-un-continuo-disastro-annunciato/
Licenza cc-by-nc-nd valigiablu.it
12 mila morti in cento anni. L'82% del territorio è a rischio frane, alluvioni e disastri vari. Il 62% delle frane avviene in Italia. Il dissesto idrogeologico provoca in media un miliardo di danni l'anno. Un condono edilizio non si nega a nessuno.

Ma nell'ex classe dirigente italiana si osserva una strana Sindrome da Re Sole: Après moi le déluge! E, si sa, il diluvio o la bomba d'acqua, crea il disastro.

mercoledì 5 novembre 2014

Stop ai linciaggi sessisti ai ministri Madia e Boschi

I linciaggi sessisti ai ministri Madia e Boschi avvengono in Italia, un Paese dove il ‪Gender Gap‬ è elevato (fonte: Wef) e dove il ‪Fattore D‬ stenta ad affermarsi. In compenso in Italia i casi di ‪femminicidio‬ sono all'ordine del giorno. Inoltre, quando alcune donne vengono promosse in posti di potere, spesso i media parlano di ‪pink washing‬, invece che di merito o ‪‎Valore D‬. Mi farebbe piacere sentire una seria riflessione da parte di ‪Boldrini‬, presidente della Camera, Premio Donna 2008. Parliamo da giorni di oche spennate, ci indigniamo per tante disuguaglianze, ma sul sessismo cala sempre un gran silenzio. In fondo, chiediamo ‪‎rispetto‬. E vere ‪Pari Opportunità‬.