giovedì 20 ottobre 2016

Esimi costituzionalisti, il TAR e il latinorum.

Inammissibile. Lo ha detto il TAR al ricorso di SEL e M5S sul Referendum. ORA, v'immaginate cosa dovrebbe pensare il cittadino comune, l'uomo della strada, dei chiarissimi professori - degli esimi costituzionalisti che imperversano su La 7 e ci guardano tutti dall'alto in basso? Il cittadino penserà come il Renzo Tramaglino di Alessandro Manzoni: «Che vuol ch'io faccia del suo latinorum?».

martedì 11 ottobre 2016

Il paradosso americano.

Tutta la stampa a stelle e strisce appoggia Hillary Clinton. Un sostegno che ricorda le percentuali bulgare, neanche l'autoritario Putin fa così man bassa di endorsement. Certo, direte: è ovvio che accada così, dall'altra parte c'è un finto tycoon (finto: perché è un rentier che ricevette in eredità un impero immobiliare e, se mai, ha fatto più volte bancarotta, mica un geniale self-made man come Steve Jobs), spaccone, volgare, sessista, populista, uno di quelli che dà l'assalto alle élite da destra senza avere ricette in tasca, ma solo una manciata di slogan da 140 caratteri. Il suo acume imprenditoriale è poi pari a zero: nel 1978, il patrimonio netto di Trump ammontava a 100 milioni di dollari (fonte: Business Week); se li avesse investiti in un fondo indicizzato dell’indice Standard & Poor 500, oggi avrebbe 6 miliardi, invece la sua ricchezza oscilla fra 3-4 miliardi. Non ha neanche saputo far fruttare l'eredità paterna.

Però: averlo definito un impresentabile e un maiale, a giorni alterni, in un coro unanime anti-Trump, NON fidelizza l'elettore tipico di The Donald? Questo endorsement anti-Trump non spinge l'outsider complottista ad andare a votare contro Clinton, vista come paladina di Wall Street? E, già che ci siamo, a voltare le spalle a tutta la stampa, vista come ostaggio dell'establishment corrotto (insomma, tutto l'armamentario retorico dell'anti politica)? Soluzioni facili non esistono. Solo domande. Ma prima o poi esigono risposte.

lunedì 10 ottobre 2016

La minoranza PD come Gloria Swanson.

« - Siete D'Alema, sì!, il famoso politico dei DS e della bicamerale. Eravate grande! - Io sono sempre grande, è il PD che è diventato piccolo! ». Inizia così La "Minoranza PD sul Viale del Tramonto", la nuova serie Netflix, un successo paragonabile ad House Of Cards, con la MinoranzaPD nel ruolo che fu di Gloria Swanson. Sei mesi prima, fuggendo dagli emissari di una società finanziaria che volevano sequestrargli il Tesoro dei DS, come pagamento per i suoi debiti, il protagonista, Joe Gillis, giovane ghostwriter di un partito, trova casualmente rifugio nella villa di Norma Desmond, un sessantenne ex-divo della Politica Anni '90, ritiratosi a vivere in solitudine. La villa è una proprietà sterminata, fughe di corridoi e saloni, ma è fatiscente come se fosse abbandonata. Gillis fa la conoscenza dell'ex presidente del Consiglio, che vive ormai di ricordi, attorniato da centinaia di sue fotografie - a cene ufficiali con tutti i Grandi della Terra - e, nel totale disprezzo per la politica moderna, che considera rovinata e corrotta dall'avvento del renzismo e della Grande Riforma. Poiché sogna un ritorno sulla scena, la minoranza PD impone a Gillis di visionare il testo di un discorso di cui ha curato la stesura, incentrato sul personaggio di Rodotà, e per questo lo ospita, trattenendolo nella sua torre d'Avorio. Le intenzioni della minoranza trascendono un semplice rapporto di lavoro: essa è infatuata del ghost writer, lo lusinga con sfarzosi regali, ma viene da lui rifiutata. Durante il party di capodanno, in un impeto d'ira la minoranza colpisce Gillis, che fugge dalla villa. Rifugiatosi in casa di un amico, v'incontra la giovane fidanzata di questi, Betty Schaefer, una ragazza conosciuta su un tetto con attivisti del M5S. Durante la serata, Gillis telefona a Max, maggiordomo della minoranzaPD, per farsi spedire indietro i propri effetti personali, ma scopre che ha tentato il suicidio. Sconvolto, il giovane si precipita al suo capezzale, promettendole di non lasciarla ancora. Da questo punto in avanti Gillis conduce una doppia vita: passa le giornate nella villa in compagnia della minoranzaPD, mentre, di sera, esce di soppiatto per raggiungere gli attivisti e scrivere con loro il discorso del Dibba. Scoperto il motivo delle misteriose uscite notturne del ghostwriter, ormai al culmine della follia e rosa dalla gelosia, la minoranzaPD twitta al M5S raccontando della doppia vita di Gillis. Questi la scopre durante la conversazione e invita la ragazza a recarsi alla villa di Sunset Boulevard per chiarire la faccenda. Quando la ragazza arriva, Gillis le spiega della sfarzosa vita che conduce con la matura minoranzaPF; scioccata e affranta, la ragazza fugge in lacrime. Gillis si reca dunque in camera, per fare i bagagli e fuggire; ma la minoranzaPD lo insegue fino in giardino e gli spara tre colpi di pistola, uccidendolo. Il corpo senza vita del ghostwriter cade nella piscina. Si torna così alla scena iniziale, a bordo piscina. All'arrivo della polizia, ls minoranzaPD appare estraniata, incapace di comprendere cosa stia accadendo veramente. Il fido maggiordomo Max, che si scopre essere il suo pigmalione e fondatore, le dice che sono arrivati i media, per riprendere il suo rientro in Politica. La minoranza, credendo che ci sia il regista di tante battaglie, pronto a portarla in trionfo, scende allora maestosamente le scale e, circondata dai reporter, si sente il Politico acclamato di un tempo. Dopo aver ringraziato tutti i presenti, guardando la videocamera pronuncia la famosa battuta finale: « Eccomi, sono pronto. »

mercoledì 5 ottobre 2016

Se-voti-no-non-cambia-nulla? Ma vi piace un Paese che non ha nulla da offrire ai giovani?

Se-voti-no-non-cambia-nulla, dice un contro-spot. A parte che a me un'Italia con il 40% dei giovani disoccupati, milioni di Neet, non piace. A parte che a me un'Italia dove l'Ascensore Sociale è bloccato da decenni, fa impressione: significa che i ricchi diventano sempre più ricchi, i poveri, più poveri, e c'è zero mobilità sociale, roba da feudalesimo. Roba da Ancien régime. A parte che a me un'Italia con una disuguaglianza degna dell'Inghilterra vittoriana di Downton Abbey, fa orrore. Ecco, se mi dite che è la volta buona che non-cambia-nulla, voto all'opposto! Perché voglio che l'Italia esca del medioevo digitale, si affranchi da questa muffa elitaria, permetta ai giovani di emergere. A me lo stato delle cose presenti, basata sul Cognome - sulle relazioni sociali - sul familismo amorale, e non sulla valorizzazione (vera!) di meriti e talenti - fa proprio schifo. Quindi, se mi dite che "non cambia nulla", mi vengono i brividi. Aria fresca, subito, ecco cosa risponderei al contro-spot.