lunedì 31 gennaio 2011

All'ineffabile dito medio Triste, Solitario y Final di Santanché preferiamo l'anarchismo goliardico di Littizzetto: grazie splendida Lucianina!

Quando un Politico (un Sottosegretario e "consigliora" del Premier) arriva ad alzare un dito non a caso contro una signora che di professione fa la Comica (e che comica!), siamo alla frutta. Da questi piccoli gesti si intuisce quanto siamo caduti in basso. Ma le italiane sanno da secoli e da sole come rialzarsi: lo abbiamo fatto migliaia di volte in 2500 anni, e ce la caveremo anche questa volta...

Pare che se ne sia anche accorto anche il Premier (Single e Triste, Solitario y Final...): ha capito, dopo 17 anni, che la vera malattia italiana e' una bassissima (asfittica) crescita sommata ad un mostruoso debito pubblico. E propone l'uscita Bipartisan!

Qui tocca alla Politica vera, e senza dito medio perfavore, rispondere: l'uscita dal cul de sac in cui 17 anni di berlusconismo (e semi-assenza di opposizione) ci hanno condotto, dovrà essere per forza di cose Bipartisan, ma in un paese europeo avverrebbe con persone dall'elevato profilo istituzionale e non con coloro che hanno demolito le istituzioni con la stessa irruenza dei black blocs di fronte a un bancomat... O con il sorriso beffardo del "Così fan tutt*"...

Nel frattempo brava Littizzetto: se un Sottosegretario la insulta, risponda - con ironia - ma risponda! Noi ragazze che abbiamo studiato musica, strumenti e setticlavio, sappiamo che Mozart non si sarebbe fatto insultare dal Potente di turno. Mai abbassare la testa: alla volgarità del potere bisogna sempre mostrare lo specchio e rivelare che il Re è nudo! Anche perché a denudarsi è stato il potere, per sua spontanea volontà...

L'ex Professoressa Littizzetto ha anche detto con il suo consueto acume: "Emma Marcegaglia e Susanna Camusso hanno le tette, ma non hanno fatto quel percorso. Sono entrambe in gamba. Due emblemi dell'alternativa". Basta con le scorciatoia, ritroviamo la dignità di essere donne nel XXI secolo: libere, liberate e non serve di nessuno. Tanto meno del Potente di turno: l'Italia ridotta a un bordello non è il paese in cui vogliamo far crescere i nostri figli. Un'ALTRA ITALIA è POSSIBILE!

Grazie Lucianina!
M.C.

Un nuovo Egitto con El Baradei

El Baradei è stato insignito del Nobel per la Pace nel 2005. Oggi in Egitto si tiene la grande marcia anti Mubarak. Per chi sostiene la democrazia in Egitto e sulle sponde del Mediterraneo, El Baradei è un punto di riferimento.

Non rimaniamo ipnotizzati sulla finta "nipote di Mubarak": aiutiamo gli egiziani a conquistare la democrazia e le libertà civili e d'espressione.

sabato 29 gennaio 2011

30 anni al padre di Sanaa

Sanaa era stata uccisa dal padre il 15 settembre 2009 a Montereale (Pordenone), perché conviveva con un ragazzo italiano. La Corte d'assise d'Appello di Trieste ha condannato a 30 anni il padre della diciottenne Sanaa.

Mentre l'Egitto brucia per la rabbia e la frustrazione di una giovane generazione affamata ed internettiana, l'Italia cerca di offrire una lezione di Pari Opportunità alle donne straniere che nascono e/o vivono nel nostro paese. Purtroppo non abbiamo potuto salvare Sanaa, vittima della follia e dell'insensatezza del patriarcato.

Nessuno ha pensato a corsi di cross-culture per le "nuove" famiglie italiane, sui diritti delle donne nella UE? Anche vademecum di quattro pagine in 3 o 4 lingue, da distribuire insieme al permesso di soggiorno... o offerti con la prima busta paga dai datori di lavoro...

A Milano le donne con la sciarpa bianca: Il Re è nudo!

Una bellissima galleria fotografica di Repubblica.it immortala le coraggiose milanesi (e non solo) che a tutte le età hanno sfidato il freddo e l'ipnosi collettiva del crepuscolo del berlusconismo, per chiedere il rispetto della dignità delle donne e per dire basta al sessismo e alla "prostituzione di Stato, (alle) orge con minorenni, (e all') ostruzione alla giustizia" (citiamo il carismatico N. Roubini da Davos).

OGGI ore 15 in piazza della Scala (MILANO)

APPELLO A TUTTI I LIBERTARI: Se non ora quando?

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali
e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti
ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me
e non c'era rimasto nessuno a protestare.

(Bertold Brecht)

Sabato 29 gennaio ore 15 in piazza della Scala (Milano), perché un’altra Italia è possibile. "Le donne italiane lavorano, studiano, crescono i figli. E anche gli uomini, del resto: alzi la mano chi ha amici che passano le serate nei piani bassi delle loro mega-magioni a giocare al bunga bunga".

"(ndr: In Italia) il problema del governo è diventato grave, è una vera distrazione che v'impedisce di fare quello che dovreste. Siete di fronte ad accuse di una vera e propria prostituzione di Stato, orge con minorenni, ostruzione alla giustizia. Avete un serio problema di leadership che blocca le riforme necessarie" (Nouriel Roubini, il "profeta" della Grande Crisi del 2008-2009)

Per aderire alla manifestazione: ridaredignita@gmail.com

venerdì 28 gennaio 2011

Un consiglio a Silvio B.: Vuol essere Playboy? California Dreaming, con la banda (ultra) larga!

Ripelogo. VecchieFarab(R)utte rifiuta l'idea di essere un blog bacchettone e moralista. Siamo libertarie (a volte fin troppo, ci rimproverano... Ma la libertà è come l'Ossigeno!). Non siamo un blog bacchettone. Primo perché non lo siamo né lo siamo mai state; secondo perché difendiamo la libertà di espressione (il primo emendamento Usa, come se fosse nostro!); secondo perché negli Usa prima PlayBoy, poi l'hard-core, quindi FidoNet hanno creato quella culla libertaria, quell'humus di pensiero libero in cui è nata la cyberculture, la filosofia open della Rete come oggi la conosciamo. Insomma: l'idea di Internet di tutti, Internet gratis, meritocrazia, valorizzazione dei talenti individuali nell'ambito di un team, saper fare squadra senza soffocare i solisti, cultura del team, apertura a tutti, e-inclusion, socializzazione delle esperienze e dei saperi, orgia dei saperi, narcisismo ed edonismo declinati in chiave social... Sono un mix prezioso da cui nasce la cybernet, insieme alla cultura libertaria della Rete delle Reti.

Se in America nel 1953 non avesse debuttato Playboy (o Playboy Magazine), la celebre rivista dell'editore Hugh Hefner di Chicago rivolta prevalentemente al pubblico maschile eterosessuale, non si potrebbe capire come poi nacque il fenomeno della liberazione sessuale.

Il taglio liberal degli scritti, unito alla fotografia erotica, ha dettato legge nell'editoria mondiale, rappresentato fonte d'ispirazione, e forgiato l'immaginario (liberato) occidentale. Il genere di fotografia di nudo proposta da Playboy viene oggi definita softcore, per contrapporla all'Hardcore di Penthouse, il porno anni '70.

Negli Usa tra i '60 e '70 si plasma un immaginario, prevalentemente maschile (a cui si contrapporrà un certo femminismo), che ha però il pregio di ripudiare il Maccartismo, dare un calcio al perbenismo farisaico, denudare i desideri liberandoli dal giogo dell'ipocrisia piccoloborghese degli anni '50. Energia pura - creatività - libera iniziativa: i germi dell'(anarco)capitalismo californiano, in poche parole.

Questo spaccato di un'America libertina, moderna e liberal (che crede nella libertà d'espressione e nelle libertà civili) fa sì che l'America e soprattutto la California (dove il softporn e la liberazione sessuale s'incontrano con il fenomeno Hippie) diventino un terreno culturalmente fertile per sviluppare le idee più innovative della Silicon Valley. Questo humus (fatto anche di filmetti di serie B, i B-Movies che Quentin Tarantino adora) rende la California la Mezzaluna Fertile dell'innovazione disinibita, una sorta di Atene di Pericle del V secolo avanti Cristo...

E' impossibile capire certe rivoluzioni della Silicon Valley senza conoscere i Bitnick del distretto di Haight-Ashbury a San Francisco, senza aver mai sentito parlare dei valori controculturali della Beat Generation ereditati dagli Hippy e oggi felicemente rielaborati dalla Bit Generation (del Web 2.0): la Generazione dei Bit e dei Byte, degli 0 e 1, dell'economia Digitale.

Psichedelia, sperimentazione di sostanze psicotrope, rivoluzione sessuale, la ricerca dell'Altrove e lo studio dell'Alterazione degli stati di coscienza: ecco tutti i magici ingredienti che rendono la California il vigneto su cui innestare la vite della rivoluzione digitale.

Quando questo Blog difende il Porno (dal nèo-puritanesimo di Steve Jobs), in realtà difende la libertà d'espressione degli individui e quindi il diritto ad esprimersi a 360 gradi, anche attraverso il sesso, l'eros e l'hardcore. Attraverso l'espressione di sé.

Pensiamo a FidoNet. La gestione e le regole della rete erano lasciate completamente agli utenti, tanto che nella prima versione di FidoNet l'area messaggi pubblica fu chiamata "anarchia", con il preciso scopo di informare gli utenti che avrebbero potuto farne ciò che volevano. "Non offendersi e non lasciarsi offendere facilmente" divenne l'unica regola del network.

Analogamente, la rivoluzione sessuale portò a significativi cambiamenti nel comportamento sessuale. Lo storico David Allyn lo definisce un periodo di coming out: riguardo a rapporti sessuali prematrimoniali, masturbazione, fantasie erotiche, uso della pornografia e omosessualità.

« Il rapporto sessuale cominciò
nel millenovecentosessantatré
(assai tardi per me) -
tra la fine della proibizione de L'amante di Lady Chatterley
e il primo Lp dei Beatles »
(Philip Larkin)

Cosa significa tutto ciò?

Che il Porno negli Usa è stato qualcosa di ben diverso da Villa Arzilla bensì ha fatto da apripista all'innovation. E' stata l'industria più innovativa di tutte. In rete il porno ha rappresentato un volano per l'alfabetizzazione telematica, un autentico strumento per sperimentare e diffondere nuove tecnologie o sistemi di distribuzione.

Scrive Gabriele Niola su Punto-Informatico.it: "La storia dei media audiovisivi (e spesso anche solo visivi) ci ha insegnato che uno dei contenuti più importanti per la diffusione e l'affermazione tecnologica è stato il porno. I casi più clamorosi sono stati quelli riguardanti l'affermazione della tecnologia VHS sui rivali Betamax e quella della diffusione delle connessioni ad internet, ma in maniera più sottile il porno è stato il contenuto che ha contribuito e foraggiato tantissime altre forme audiovisive (sia all'interno del mondo del cinema, che in quello della televisione, che della fotografia degli inizi)"

Internet ha liberato totalmente la pornografia mettendola sullo stesso piano (come accessibilità) degli altri contenuti e consentendo un'offerta illegale e legale ampia.

Ecco, il Porno negli Usa non è stato fine a se stesso, o solo strumento di potere (anche se il sesso ha sempre molto a che fare con il potere)... Il Porno ha trainato l'innovazione tecnologica. Liberato anche creatività ed energie intellettuali.

Fatto economia!

Perché Silvio Berlusconi dal Drive-In non ha saputo diventare lo "Hugh Hefner italiano", ma solo un Alvaro Vitali di serie B contornato da sciacquette che nulla hanno del glamour delle Playmate made in Usa?

Perché Berlusconi, grande editore ai tempi di Montanelli, astuto tycoon televisivo, non ha mai capito il potere e la seduzione dell'innovazione tecnologica.

Berlusconi, se fosse stato un genio imprenditoriale oggi, quale in effetti è stato ai tempi della Tv commerciale, non avrebbe trasformato Arcore e Villa Certosa in un Bagaglino di terz'ordine (come appare delle tristi intercettazioni)... Bensì avrebbe creato FidoNet! Avrebbe portato la banda ultra larga da 100 Mega in tutta Italia! Avrebbe creato start-up innovative invece di foraggiare ragazzette e farsi ricattare da minorenni...

Avrebbe rivoluzionato l'Italia come un calzino, importando l'economia digitale in Brianza! Magari con un tocco di porno e hardcore, come sembra piacere al Premier... Ma in 15 anni di berlusconismo avrebbe saputo creare la culla per un'economia innovativa della conoscenza!

E invece no: altro che California Dreaming, ci tocca Villa Arzilla. E neanche 2.0. Altro che banda (ultra) larga, di cui abbiamo urgente necessità! A noi ci ha dilatatato solo... la noia, il gossip geriatrico e il debito pubblico.

Credo che Hugh Hefner con le sue maliziose Conigliette e Tom Jennings di FidoNet con la sua ansia di libertà, partecipazione e desiderio di caos anarchico e creativo, avrebbero fatto molto meglio all'Italia dell'ipersessualità stereotipata di questo Premier da Basso Impero.

Niente gogna, ora è tempo di inchieste: Chi sono le "cosiddette" politiche citate dalla Dott.ssa Minetti nell'intercettazione?

Grazie Dottoressa Minetti! "Un nome l’ha già fatto la Minetti stessa, e l’aveva già indicato anche Veronica Lario. Ma la “cosiddetta signora” Carfagna non è che la punta dell’iceberg, sia al governo che al parlamento, così come la Minetti lo è per i consigli regionali. Stanare le altre e lanciare una campagna per le loro dimissioni sarebbe un salutare rito di purificazione nei confronti del gossip perpetuo a cui ci ha condannati il crepuscolo del dio Berlusconi" scrive Piergiorgio Odifreddi.

Basta, insomma, con la gogna mediatica (si fa per dire...)... Passate alle inchieste giornalistiche! Ma chi sono le "cosiddette" politiche citate nell'intercettazineo dalla Dott.ssa-110elode Minetti? Stupiteci. Ora le vogliamo conoscere una per una, CV per CV.

Per Piergiorgio Odifreddi: No, non siamo moraliste!!! Non ci va l'uso del corpo al fine di far carriera perché ciò dirtorce e snatura la competizione. Come non ci piacciono i monopolisti, ma preferiamo chi segue le regole Antitrust. Difficile da capire? Ma nooo. Con simpatia :)
M.C.

APPELLO A TUTTI I LIBERTARI: Se non ora quando?

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali
e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti
ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me
e non c'era rimasto nessuno a protestare.

(Bertold Brecht)



Hitler fu democraticamente eletto e sappiamo come è andata a finire: una delle più spietate dittature della storia, 6 milioni di ebrei uccisi piu' anarchici, Rom, comunisti, disabili... Di totalitarismi è piena la storia: da Stalin ai Khmer Rossi, alla Cina maoista alla Birmania, dall'Iran a tanti piccoli paesi di cui mai si parla ai Tg, dal Cile di Pinochet alle Giunte sud-americane, alla Grecia dei Colonnelli...

Quando ci dicono che un capo di Stato "è stato democraticamente eletto", pensiamo che le elezioni democratiche sono il Principio Zero della democrazia, ma non bastano: la democrazia è partecipazione, rispetto delle regole, delle istituzioni, della carta costituzionale, ma anche rispetto della dissidenza interna e delle minoranze: insomma non finisce lì con il mantra dell' "è stato democraticamente eletto". Quello è un cliché. Anche perché uno dei peggiori dittatori, prima di creare il Totalirismo nazi-fascista, venne democraticamente eletto sulle ceneri della povera Repubblica di Weimar (sconquassata dall'iper inflazione del dopo crisi '29, dalla disoccupazione, dallo Tsunami finanziario che da Wall street si propagò in tutto il mondo, producendo i virus alla base della II Guerra Mondiale...).


Per fortuna la storia non si ripete mai e, quando qualcuno maldestramente ci prova, finisce in farsa... Ecco l'Italia è in questa fase, non meno subdola. Il nostro paese sta diventando la "barzelletta sporca" sulla bocca di tutti. Il nostro Paese, archiviate le tragedie del Novecento e di questo decennio non meno controverso del nuovo secolo (a fine '800 Bava Beccaris, la tragedia della I Guerra Mondiale, quindi il delitto Matteotti, la marcia su Roma di Mussolini, la Dittatura fascista, la II Guerra Mondiale... fino all'omicidio Pinelli, tuttora irrisolto, il tunnel della P38, delle Br e delle sigle terroriste, le Stragi di Stato, la notte delle "matite spezzate" della Diaz e di Bolzaneto, i continui stillicidi degli omicidi in carcere stile-Cucchi...), ora vive la Farsa Finale.

Come giustamente scrive Massimo Giannini su La Repubblica, il "finale di partita", pur farsescamente boccaccesco e beffardamente chiassoso, non è detto che sia meno violento: ha il sapore della Notte della Repubblica. Aggiungo: Solo, triste y final. Ma a volta può portare il colpo di coda velenoso...

Non stupiamoci se, mentre il Nord Africa brucia, sotto le proteste dei diseredati Maghrebini schiacciati da dittature trentennali "travestite" da repubbliche presidenzial-monarchiche (l'ossimoro è voluto), mentre l'Egitto oscura Internet e la telefonia mobile per fare il pulito delle proteste, per azzerare la cyber-dissidenza e torturare chi parla fuori dal coro, non meravigliamoci se c'è chi pensa, nel governo che ha partorito il Decreto Romani prima versione, che si possa cedere alla tentazione di imbavagliare la Rete italiana.

Per questo chi oggi dissente contro questo governo ha l' "obbligo morale" di scendere in piazza domani sabato 29 a Milano e il 13 febbraio in tutta Italia. In un paese dove le Donne sono Mercificate in cambio di un posto in politica a spese dei cittadini, oppure messe a far tappezzeria o a soddisfare i capricci dei Potenti, c'è decisamente qualcosa che non va.

Affinché non si inveri, seppur in forma di farsa, la maledetta profezia di Bertolt Brecht: oggi tocca alle donne essere umiliate, domani sarà la volta di un omosessuale, fra una settimana di uno con il vestito sbagliato, di uno con le idee balzane, e fra un mese verranno a prendere me: solo perché gli sto antipatica.

Cari libertari (qualsiasi sia il vostro "credo" politico...), pensateci. Ai liberali: domani torneremo a difendere il diritto alla Privacy, il "giusto processo" e la divisione dei Poteri. Oggi - prima che sia troppo tardi - difendiamo il Diritto delle donne a esprimersi liberamente, a non essere umiliate da una Tv dove la mercificazione del corpo femminile ha raggiunto vette spericolate, dove Videocracy è ormai legge. Difendiamo il diritto a fare carriera senza dover cedere a compromessi, a entrare nei Cda non solo perché "figlie di" e così via... Il Fattore D è alle basi della democrazia!

Senza Vere Pari Opportunità per le donne, non c'è vera e compiuta democrazia. Aung San Suu Kyi ci ha indicato un cammino di pace, coraggio e giustizia. Per fortuna noi siamo un paese ben più libero della sua Birmania, grazie a decenni di lotte di tutti; ma dobbiamo difendere ed allargare le conquiste femminili delle donne e dire no alla mercificazione e all'umiliazione del corpo femminile. Fare la escort è un diritto, ma al diritto dev'essere associato il dovere di pagare le tasse. Una escort può partecipare a libere elezioni, ma dicendo come ha fatto carriera, e non negando la realtà. Allo stesso tempo le donne che non si vendono hanno il diritto di poter accedere alla politica senza dover passare per qualche camera da letto. Le donne hanno il diritto di invecchiare con le loro rughe di nonne senza essere apostrofate come "vecchie babbione" oppure "più belle che intelligenti". Signora Zanicchi, parlamentare europeo: grazie per non essersi alzata da quella sedia! Onorevole Bindi: grazie per aver detto che non tutte le donne sono a disposizione del Premier!

Oggi siamo costrette a ribadire ciò che a Londra, in Silicon Valley, a New York o Sidney è ovvio. Che i nostri figli hanno il diritto di vivere in un paese dove non si invita la fidanzata a prostituirsi per accedere al mutuo, di vivere in un paese dove la competizione sia realmente meritocratica; in un paese libero e non falsato da una Doppia Morale che uccide i sogni e "manda tutto in vacca" ...solo per salvare il trono di un Paperone che incorona una reginetta nuova ogni quarto d'ora di celebrità. Una volta si diceva: No Justice, no peace. Senza giustizia non c'è vera pace. Un paese dove l'etica è morta non cresce: ma fa scappare i suoi figli e i suoi migliori talenti altrove. Professor Alesina: è vero che il disagio dei figli non è (sempre) colpa dei padri, ma certi padri (malati, invecchiati senza senno) uccidono i sogni dei figli e, se arrivano a portarsi a letto le fidanzate dei figli, cannibalizzano intere generazioni.

Per liberare energie e creatività, il povero Edipo dovette liberarsi degli stereotipi
. Poi, certo, andò a Colono... :). Per dire no a Leggi Ingiuste, Antigone dovette ribellarsi. Oggi tocca a noi donne, ma speriamo che i tanti uomini liberi e padri affettuosi, vogliano accompagnarci in questo cammino di libertà per tutti e di dignità per le donne, i nostri figli e un intero paese.
M.C.


Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali
e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti
ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me
e non c'era rimasto nessuno a protestare.

(Bertold Brecht)

giovedì 27 gennaio 2011

13 febbraio mobilitazione nazionale al femminile: Se non ora, quando?

"Per non dover più tollerare una cultura diffusa che propone alle giovani generazioni di raggiungere mete scintillanti e facili guadagni offrendo bellezza e intelligenza al potente di turno, disposto a sua volta a scambiarle con risorse e ruoli pubblici".
L'idea della mobilitazione per difendere il valore della dignità non è una cosa solo per donne: "Diciamo agli uomini: Se non ora, quando? E' il tempo di dimostrare amicizia verso le donne".

Tra le firmatarie: le scrittrici Silvia Avallone e Michela Murgia, Lorella Zanardo, onorevole Giulia Bongiorno (Fli), l'editrice Inge Feltrinelli, il direttore del Secolo d'Italia Flavia Perina, le attrici Margherita Buy, Laura Morante, la capogruppo Pd al Senato Anna Finocchiaro, il segretario della Cgil Susanna Camusso eccetera.

Per aderire: mobilitazione.nazionale.donne@gmail.com

L'Italia è un laboratorio di post-demicrazia dove le donne sono solo "tappezzeria" e Sex Toys

Chiara Volpato, docente di Psicologia sociale a Milano Bicocca, spiega come mai le Donne in Italia sono o Trophy Wives o Escort o "inutile decorazione" (leggi: tappezzeria da salotto Tv). Tranne rari casi emergono come professioniste. Nell'intervento per il New York Times, intitolato significativamente "Women's Decorative Role", Volpato spiega: "Le donne, come i minori, sono ridotte a mera decorazione e ciò conferma la loro posizione subordinata nella società italiana", tant'è che "l'Italia appare al 74esimo posto nel rapporto 2010 del World Economic Forum sulle disparità di genere, basato su fattori come la possibilità di partecipazione politica".

Ecco perché in Italia non attecchiscono il Fattore D e la Womenomics. In questo scenario ecco spuntare la Escort: "alcune donne provano a migliorare la loro condizione attraverso relazioni personali con uomini di potere". Dall'articolo di Volpato sul New York Times emerge che il sessismo berlusconiano serve da "instrumentum regni" per governare... Il Rubygate ha poi l'effetto straniante di ipnotizzare le coscienze e bloccare il paese in un Porno-(truman)-show dove il leader non esce mai di scena, perché ha creato una realtà parallela in cui l'elettore, ridotto a Audience, è anestetizzato e reso inerme.

Ma l'Italia è una Democrazia? L'Italia è "un gigantesco esperimento sociale, un laboratorio politico per un regime basato sul controllo da parte dei mass media, il cui uso, e il cui potere, rischia di fare da modello ad altre democrazie. Quel che sta accadendo in Italia - conclude Volpato - domani potrebbe accadere in qualsiasi altro luogo".

mercoledì 26 gennaio 2011

Il boomerang di Luca Ricolfi: quale società laica, avanti e matura invita le figlie a fare le escort?

Il sociologo Luca Ricolfi scrive: "Accecati dal disprezzo per Berlusconi i dirigenti della sinistra non sembrano rendersi conto che la loro scelta di cavalcare gli scandali sessuali per disarcionare il capo del governo è un’arma a doppio taglio". Gli scandali sono un boomerang. "Né Veltroni né Bersani si mostrano capaci di resistere alla madre di tutte le tentazioni per un uomo politico: usare i guai extra-politici dell’avversario per 'infilzarlo' politicamente".

Va bene non essere moralisti né giustizialisti. Ma arrivare a fingere che Berlusconi si comporti come Obama, Cameron e Merkel, ci vuole coraggio.

In fin dei conti mi chiedo se Giuliano Ferrara, Piero Ostellino e Luca Ricolfi si immaginano OGGI, nel 2011, Cameron, Obama o Merkel trasformare una festa in casa propria (dopo averla resa residenza di pertinenza del Premier) in un Wild party (come dice WikiLeaks: parole dell'ambasciata Usa) e poi invitare decine di signorine a spettacoli di ogni genere? Davvero si immaginano inglesi, americani e tedeschi approvare senza batter ciglio questi comportamenti mentre il loro paese è anchilosato e paralizzato, e non cresce da oltre un decennio?

Davvero Ferrara - Ostellino e Ricolfi credono che l'elettorato sia più laico, "avanti" e maturo della sua classe dirigente, visto che sappiamo di padri, madri e fratelli che invitano sorelle a trarre maggiori benefici economici dalla simpatia del Premier nei loro confronti? Qual è il grado di maturità che intravedono in questo approccio? Disincanto e disillusione, ma "maturità" e laicità?

Da quando essere laici significa benedire i figli che vogliono diventare escort o gigolò?

Davvero credono che una società, dove si è abbassata l'asticella di guardia in maniera impressionante, sia poi pronta a fare sacrifici per tornare a crescere? Oppure pensano che la bacchetta magica (quale, il federalismo forse?) risolverà tutti i problemi italiani?

Veramente sono convinti che un paese dove il primo ministro va a escort sia proprio come tutti gli altri paesi del G20? Veramente sono convinti che questo Premier non sia ricattabile?

Nessuno qui disprezza chi vota Berlusconi: anche perché chi so che vota Berlusconi, lo fa perché non sopporta la sinistra Radikal-chic; perché si sente compatibile con un Premier che in fondo non ama le tasse e una magistratura debordante; perché - detto fra noi - si diverte a leggere delle scorribande libertine del Primo Ministro. Al bando il moralismo, al bando il giustizialismo.

Ma questo blog è convinto che un primo ministro, che va a escort e il cui numero di cellulare è sulla rubrica di una prostituta, sia una "mina vagante". Non un esempio di liberalismo! Di liberale questo paese non ha proprio un fico secco o quasi... Soprattutto per un paese che non cresce da un decennio, che ha un debito pubblico che cresce di 2800 euro ogni secondo; e che se non è considerato affidabile per qualsiasi motivo, rischia semplicemente e banalmente il Default. Lo spettro dell'Argentina 2001.

Non ci vuole poi tanto a capire che non si può esporre al ricatto un primo ministro di un simile paese così esposto ai venti della globalizzazione e dei mercati internazionali. Non ci vuole un Nobel per capire che un Premier, eletto democraticamente, non può mentire ai suoi cittadini.

I realisti più realisti del re non hanno impedito a questo paese di avere un debito pubblico mostruoso. Cresciuto di 200 miliardi di euro in pochi anni. Questi signori si sono fatti vanto di belle teorie, ma non hanno saputo avvertire il manovratore del baratro che si stava spalancando davanti a tutti noi... Il liberale Einaudi si metterebbe a disquisire di Privacy e liberazione sessuale mentre è in gioco la credibilità di un intero paese? Dubito.

Einaudi avrebbe avuto da dire molte cose su un'Italia ridotta a bordello. Ma non per falso moralismo! Ma perché è assurdo che non siano i Liberali, bensì debbano essere le donne italiane ad aprire gli occhi a una società che preferisce tapparsi occhi e orecchie, ballare l'ultima danza sul Titanic, invece di portarsi in salvo, lontano dai pericoli. Lontano dall'ice-berg contro cui stiamo andando a sbattere. Mentre tanti nostri rivali non vedono l'ora di spartirsi quel che resta di buono delle tante aziende italiane che sanno competere in mercati aggressivi.

Gli italiani sono superiori al loro Establishment. Gli italiani sono meglio di chi li governa. Su questo non ci sono dubbi. Tutte le milioni di donne italiane che lavorano o che sono disoccupate o casalinghe, sono superiori a chi vediamo quaso ogni sera in Tv.

E' sconfortante essere tacciati di Superiorità Morale (ma quale???) quando siamo solo donne che lavorano e che si rendono conto che questo paese è seduto non sulla sua fortuna (il petrolio nossignori non l'abbiamo! Né le terre rare!), bensì su una miccia esplosiva: il Debito pubblico. Su cui saltò perfino la Francia nel 1789.

"Gratifica l’Ego di chi si sente superiore e si considera titolare del diritto di far parte honoris causa dell’Italia dei 'migliori'" e "consente di autoconsolarsi, attribuendo le ragioni della sconfitta non già ai propri errori, ma alla tara genetica degli italiani"?

Ma quale sarebbe la tara genetica degli italiani? Qui vediamo solo il volersi sempre autoassolvere invece di mostrare in quale vicolo cieco porti un rapporto Debito/Pil al 118,5%! Un Rapporto che sarebbe dovuto scendere e invece si è impennato: e non con il Viagra o il Cialis, cari signori...

Gli italiani non hanno alcuna colpa se nessun mass media Tv (i giornali li leggono solo 5 milioni di italiani, come nel '39) spiega loro cosa significhi avere il terzo debito pubblico al mondo. Hanno responsabilità solo coloro che conoscono questi numeri, ma perferiscono trascurarli e parlare d'altro. Per esempio: discettare di moralismo, giustizialismo, perbenismo... guardando sempre al dito, mai alla luna.

Fingere che vada tutto bene è da irresponsabili. Le donne sono pragmatiche di natura e preferiscono far quadrare i conti di casa.
Preferiamo chi sa mettere in riga i bilanci a chi si arrampica sugli specchi dei Massimi Sistemi e preferisce disquisire di moralismo o libertinaggio, mentre un paese intero rischia sui mercati finanziari per inchinarsi a un uomo ricco. Complimenti, per il coraggio... o l'incoscienza? :)

Farsi anestetizzare dal Rubygate e da una contrapposizione che è utile a un uomo solo, non fa bene a nessuno. Questo sì che è un boomerang... Non dire al manovratore che è finito contromano.

Donne che si ribellano: Un'altra Italia è possibile

Ci sono donne che studiano, lavorano, o ancora sono disoccupate, fanno le casalinghe, le madri, le operaie, le insegnanti o sono precarie. Donne che si svegliano all'alba e non vanno alle feste (tantomeno ai festini), ma lavorano, producono, pagano le tasse su tutto quanto percepiscono e non accettano "buste" da ricchi anziani sconosciuti. Donne che vogliono reagire contro il degrado, contro il sessismo e contro un'immagine stereotipata della donna stile Videocracy.

In gioco è il ruolo delle donne italiane che, tanto più oggi, vogliono essere apprezzate per i loro meriti, e mostrare non il Lato B bensì il Fattore D e la Womenomics. Termini ancora poco noti nella società italiana, ancora sessista e legata a un immaginario obsoleto ed anacronistico. Le donne italiane, soprattutto, vogliono essere rispettate: anche dalle più alte cariche dello Stato, a partire dalla Presidenza del Consiglio. Anche quando hanno le rughe e non ammiccano ai ricchi Paperoni.

Licenziato per comportamento offensivo verso le donne. Succede in UK

Sky licenzia Andy Gray, la voce del calcio inglese. Il motivo? Comportamento offensivo nei confronti delle donne. Succede in Gran Bretagna. In Italia, a volte, c'è chi fa carriera, insultando Lgbt e donne.

Quella di Mario Adinolfi era solo una battuta? Lo immaginiamo, ma oggi, con il clima omofobo che si respira in Italia, rinunciare alle battute, è un passo avanti per tutti.

Casta Diva: va di scena la frittata rivoltata del Parlamento (sovrano, per carità!)

La Procura dice che "Le serate hard (ndr: sono) negli atti"? Macché! Il Parlamento si arrocca sulla linea Maginot, la difesa ad oltranza del Casto Premier: "Niente sesso", siamo ad Arcore. Altro che (h)AR(d)CORE. Anche perché: Niente sesso siamo inglesi, non avrebbero potuto dirlo, dopo che la Bbc ha svillanneggiato il Presidente Silvio Berlusconi... C'è da ridere? No: da piangere! Surreale!, come la soap opera di Palazzo Chigi imposta al paese (fonte: Nyt). Il paese è in crisi, ma il pane e il circo non mancano, a quanto pare...

"Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave senza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello.
"

O tempora o mores! Ma agli italiani dei sondaggi piace davvero così? E il fervore per il Family Day, già tutto scemato, svaporato nel nulla? Dopo l'elogio del '68 da parte dei liberali italiani (ammettiamo: un po' fuori tempo massimo o no?), un altro giro di Valzer... Niente logica, siamo italians!

martedì 25 gennaio 2011

Postribolo Televisivo? ...da che pulpito!

"Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave senza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello.
"

Postribolo Televisivo? ...da che pulpito! Certo che se non se ne intende lui di Postriboli, accipicchia!, chi altri?

E l'Italia, bordello? Macché, com'è superato Dante! Anacronistico.... Suvvia! Le previsioni del FMI sul Pil italiano, il prossimo anno, hanno solo limato dello 0,1%, a +1,3%. Ma nooo, è solo la lente distorta del Postribolo Tv... Mica l'Italia ridotta a serva e bordello... Gad Lerner se ne faccia una ragione: solidarietà da parte mia!

"In una sola settimana il capo del governo di uno dei paesi più industrializzati del mondo ha inviato un videomessaggio a tutte le tv nazionali ricordando ad un press agent che gli deve dei soldi; ha invitato in diretta una nota cantante a lasciare una trasmissione televisiva; sempre in diretta tv ha irosamente illustrato il curriculum vitae di una igienista dentale milanese. Un po’ come se all’ordine del giorno del prossimo G8 ci fossero il casting di Uomini e donne o i debiti di Lele Mora." (Politica Pop di Marco Bracconi: Dal G8 a Mora)

E' questa l'Italia che lavora, si alza alle 5 e va a letto alle 10 di sera? Non sembra un paese di extraterrestri?

M.C. Una di "Quelle cosiddette signore..."? Ma, no, Presidente: Dottoressa!

Basta giocare con la dignità delle donne italiane. La Doppia Morale è ipocrisia. E una rosa è una rosa, e una escort una escort

Una rosa è una rosa. Una escort è una escort: non c'è niente di male a parlare chiaro (lo fa anche Marchionne!) e a dare alle cose il loro vero nome. Non c'è niente di male neppure a vendere il proprio corpo in cambio di bonifici, appartamenti, gioielli e bigiotteria: ma una escort è una escort, e non LA fidanzata (per un quarto d'ora) del Premier. Basta saperlo e il mondo ne prenderà atto. Non c'è nulla di degradante per le donne consapevoli (e magari, perché no?: felici) di mercificarsi, di vendersi e di... prostituirsi. Ma chiamiamole con il loro (chiaro, esplicito e trasparente) nome. E' la glasnost, bellezza!

Che os'è degradante? Degradante e insultante è dire alle donne oneste, magari non belle, magari non più giovani, con la sciatica o le rughe, che hanno loro sbagliato strada! Che sono loro a essere ingenue e a non aver non capito in che mondo viviamo! Sono loro che si ostinano a studiare, ad alzarsi alle 5 o alle 6 di mattina, ad andare a letto alle 9.00 stanche, a rinunciare a feste e divertimenti per crescere i figli (e non delegarli alla baby sitter!), a lavorare di sabato e domenica, a non voler subire le dispari opportunità!

Quand'è che la mercificazione non è più consapevole, ma diventa svilente?

Quando si scambia il Fattore D per il Lato B
, e si promette un lavoro in cambio non di titoli e meriti, bensì in cambio di qualcosa d'altro. Quando si dice a tutte le donne che sono consapevoli di sedersi sulla loro fortuna: quando NON tutte le donne sono consapevoli (perché a 17 o 90 anni, molte ragazze vogliono innamorarsi, farsi sedurre dall'intelligenza, dall'ironia, dalla bellezza... e non da un portafoglio gonfio e da promesse di scorciatoie per la carriera!).

Quando le donne cercano la scorciatoia sul luogo di lavoro e, invece della gavetta, preferiscono darsi via solo per un posticino, per un'apparizione, per un pezzettino di pane; oppure per un appartamento, un carrierone e chissà quali vette del successo... Bè, care voi, siete voi le escort o le mercificate: non le altre che non lo fanno! I giornalisti che si vendono sono pennivendoli (copyright: Pennac!): escort della penna, e non giornalisti WatchDog.

Quando le Pari Opportunità non sono più una meta, ma puramente un miraggio. Un vessillo da sbandierare solo a fini elettorali, tanto poi (come tutti sanno) vige la Doppia Morale. Se sei ricco e potente, hai una doppia vita, protetta dai vetri oscurati e dalla logica del Privé. Se sei povero e magari oneste, sei un "povero fesso" a cui somministrare la vitamina del Family Day e le notizie premasticate della Fabbrica della (doppia) Verità.

E chi si comporta male e mostra che il Re è Nudo? Per loro lavora giorno e notte la Macchina del Fango, quella che schizza fango su tutto e tutti per mostrare l'unica Verità suprema: Che Così' Fan Tutt*. E, dunque, Parigi val bene una Messa!

Gesù Cristo e Francesco d'Assisi avrebbero parlato di Farisei e di ipocrisia. Oggi è la PornoPolitica, bellezza! Ma ci sono donne che credono nella famiglia (e per loro il Family Day è una croce/delizia quotidiana...); ci sono donne che non si svendono per fare carriera né per un esame all'università. Né seguono uno stile di vita che esalta solo il successo o i soldi.

Questo Blog è dedicato a tutte loro: le donne di un'Altra Italia.
Che non conquista le copertine dei giornali, ma manda avanti la baracca, e non evadono le tasse come le Escort.

INFINE: Il Postribolo Televisivo? Da che pulpito! Che dire: Lei, Presidente, forse è un internditore, noi siamo ragazze ingenue!!!

Scendiamo in campo noi, ragazz*, diciamo basta a questo degrado: Un'altra Italia è possibile!
Sabato 29 gennaio Ore 15 in piazza Scala (MI)

Ministro Gelmini e Mr. Giuliano Ferrara: Ma non eravate per la Meritocrazia, il Family Day e per la fine del '68?

Mi piace osservare i miei concittadini quando provano a rivoltare frittate, irrivoltabili. Il piacere di vedere i saltimbanchi alla riscossa (e che saltimbanchi di lusso! Leggo sempre con gusto Giuliano Ferrara! Uomo intelligentissimo quanto Piero Ostellino) dà un brivido lungo la schiena. Ora ci spiega "La libertà cortigiana, il culo di Montaigne e di Ostellino". E ci mancherebbe: noi daremmo libertà anche ai carcerati, figuriamoci agli uomini liberi!

Però. Se Montaigne ci convince: "Per quanto alto sia il trono su cui ci si siede, si è sempre seduti sul proprio culo". Il culo in questione era quello dell'uomo, del regnante! Qui invece, come insinua l'acutissimo Adriano Sofri, si vuole "fare il frocio col culo degli altri". Ma Sofri avverte che c'è una differenza fra l'uomo e la scimmia: "La scimmia più in alto sale, più espone agli sguardi il culo". Qui, insomma, cari giornalisti, il c...o è il nostro: e non il vostro!

Ebbene: se il ministro Gelmini un giorno sì e un giorno pure ci esorta alla Meritocrazia (dei titoli, I suppose! e non delle abilità nell'Ars Amatoria o nelle tecniche di blowjob!); se il ministro Gelmini ci dice ogni mese che "è finito il '68", come se fosse scattata la campanella della ricreazione di quando eravamo tutti libertini, tutti impegnati in orge e sesso libero..., per darci un contegno e diventare tutti meritocratici. Allora come si spiega, Mister Ferrara, che ora no: retrofront! Dobbiamo invece darci tutti al libertinaggio, sfasciare le famiglie, regalare (chissà!) i nostri figli al Premier per un bunga bunga presidenziale in cambio di ricchi premi e cotillon (bonifici, farfalline di strass e chissà quali mirabilia)?

Ma non ci avevate detto che siamo entrati nell'era del Family Day? ...O ci siamo perse qualche passaggio?

Ah, forse i liberali italiani vogliono dirci un'altra cosa? Il Family Day per gli operai, le precarie sposate e i poveri cristi da 1000 euro al mese; invece per l'Establishment milionario e il Signore dello Ius Primae Noctis, il '68 non è mai finito: e vai con il bunga bunga? (L'invito è per le precarie libere; quelle sposate, no, non sta bene! Il decoro, suvvia, signori...)

E' questa la differenza? Oppure, ripeto, qui qualcosa non quadra. La logica, signori, la logica! a volte supera la retorica propagandistica, dai :)

Oppure, Ministro Gelmini, al prossimo Concorso le ragazze nubili potranno tutte spogliarsi e chiedere un 30 e lode politico (in nome del Premier)? Che meritocrazia sarebbe questa?

Eppure vi avevamo preso sul serio quando ci raccontavate il favoloso mondo della meritocrazia, del Family Day, del Quoziente famigliare, della fine della prostituzione per strada...

Ah, che marketing! Non è che per la disciplina, ci vuole troppa volontà?
M.C.

Sabato 29 gennaio Ore 15 in piazza Scala (MI)

lunedì 24 gennaio 2011

Sabato 29 gennaio ore 15 in piazza della Scala (Milano): Un’altra Italia è possibile!

Sabato 29 gennaio ore 15 in piazza della Scala (Milano), perché un’altra Italia è possibile. "Le donne italiane lavorano, studiano, crescono i figli. E anche gli uomini, del resto: alzi la mano chi ha amici che passano le serate nei piani bassi delle loro mega-magioni a giocare al bunga bunga".

Per aderire alla manifestazione: ridaredignita@gmail.com

Mobilitiamoci per ridare dignità all’Italia



chi non puo' andare, almeno una firma! :)

Fantapolitica: Un governo presieduto da Marina Berlusconi è difficile da immaginare?

"Tailleur azzurro Dolce e Gabbana e stivali in cavallino delle sorelle Fendi: non ha rinunciato al suo stile il nuovo presidente del Consiglio Marina Berlusconi (...)
Ma nel gruppetto dei giovani neoministri la più osservata era senz’altro la titolare delle Pari Opportunità, Nicole Minetti (...)
Non ha invece voluto rilasciare dichiarazioni la ministra degli Esteri Daniela Santanché, (...) ma era ben visibile sul bavero della sua giacca il ricamo 'Fuck Islam, Fuck Buddhism'”

Uno strepitoso Post di Alessandro Gilioli, degno di Stefano Benni!

Il malinteso femminismo può essere a volte più pericoloso del più becero maschilismo patriarcale...

Fonte Blog Piovono Rane su L'Espresso: Meglio fare qualcosa adesso (di Alessandro Gilioli)

Essere donne in Italia negli anni Dieci: una su cinque è una madre straniera

In Italia una donna su due non ha lavoro e non lo cerca, è la percentuale più bassa dei 27 paesi Ue dopo Malta. In Italia un giovane su cinque non studia, non lavora e non cerca impiego.

In Italia
i residenti non italiani sono 4 milioni 563 mila, con un incremento di 328 mila. Le nascite tornano ai livelli di sei anni fa, grazie alle mamme straniere: sono il 18% delle madri, quasi una su cinque.

Ma in Italia il Premier ci impone le escort come modello di vita... Al Fattore D è preferito il Lato B del bung bunga?

domenica 23 gennaio 2011

La Soap Opera berlusconiana è ...SURREALE!

"Cosa c’è dietro la soap opera che Berlusconi non riesce a oscurare”. Il titolone SURREALE! (è scritto proprio a titoli cubitali, con un tono volutamente "urlato") occupa l’intera copertina del supplemento domenicale del New York Times, con foto del premier e Ruby.

Anche Emma Marcegaglia, a capo di Confindustria, ammette che da 6 mesi il paese è fermo. Imbambolato forse dalle signorine a palazzo?

Risposta a Piero Ostellino: Vent'anni di anestetizzazione delle coscienze, bastano? (Ovvero il malinteso femminismo)

"Vent’anni di ipnosi collettiva. Da Drive In a Kalispera passando per anni di milioni di giovani “provinati” in tutta Italia per le Isole e le Case, per diventare Amici o infermierine. Chi ha vent’anni è nato lì dentro. Non è in questione, oggi, la prostituzione consapevole: ciascuno è libero di fare di sé ciò che vuole. Il problema è chi la induce e l’ha indotta in anni di casting ad uso pubblico e privato, di chi la sfrutta la rivendica ergendola a modello di condotta di successo" (Concita De Gregorio).

Quin non è *mai* stata in discussione la liberazione sessuale dell' "utero è mio e me lo gestisco io". Qui è invece da ribaltare alle radici il malinteso femminismo. La malintesa liberazione sessuale. Il malinteso libertinismo (o libertinaggio). L'equivoco che fa di tutta l'erba un fascio, di tutte le notizie una marmellata che tutto confonde solo per un unico scopo. Arrivare al vero obiettivo: la buia notte (delle coscienze) in cui tutte le vacche sono nere, e in cui vincono solo chi urla più forte, chi meglio confonde le acque torbide e chi più sa giocare alla Dirty War per dimostrare che nessuno ha le mani pulite, dunque, così fan tutti.

Hanno cercato di anestetizzarci con il gossip mediatico, i polveroni di Signorini e il "così fan tutti". Anche perché non è vero: non tutti fanno così!

Non tutte le donne si vendono né per essere assunte né per far carriera! Non tutte le donne italiane credono di essere sedute sulla propria fortuna! (Anzi a volte cercano di non truccarsi, di essere più dimesse, di avere gonne più lunghe, solo per non essere scambiate per certe signorine... Anzi a volte le donne italiane rinunciano a far carriera per seguire i figli e perché non sembri che fanno carriera non per meriti propri bensì per altri motivi!). Ma pensi un po', Dottor Ostellino, c'è un'altra Italia, non glamour, non vippesca, che la pensa in modo diverso dalla corte e dal sottobosco del suo Premier (che è anche mio, anche se me ne vergogno)... Un'altra Italia che non vuole più tacere.

Ma pensi un po', Dottor Ostellino, anche le donne hanno letto De Tocqeville, Montesquieu, Max Weber, Kojève, Karl Popper e tutta la banda... Anche se siam precari da 1020 euro al mese... Ma pensi un po', che strana Italia... Anche se non abbiamo mai sgomitato per un posto, anzi... Ma guardi un po' che strano paese ;)

C'è una generazione che ogni giorno da 30 anni abbassa l'asticella del decoro, ogni giorno abbassa un po' la guardia, ogni giorno si piega un po' di più, ogni giorno insulta le italiane salvo poi cercarsi un posto in paradiso con il Family Day. Ed è questa generazione, che, nonostante ottime singole persone, non ha impedito il "deserto morale attuale". Dò atto ad alcuni editori di essersene accorti in tempo: oggi in tanti praticano e si augurano una stampa "sentinella della democrazia" e fatta di giornalisti-watch-dog in stile anglosassone. Questa è l'unica via per tornare tutti ad avere la Schiena Dritta, e guardare in faccia le macerie di Italia Anno Zero, e porre rimedio all'ipnosi collettiva e agli enormi problemi accomulatisi. Il debito pubblico italiano, il terzo nel mondo, cresce di 2800 euro al secondo: Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?

Tutto il resto sono chiacchiere, da salotti inutili, temo. Dopo, certo, sarà l'ora di avere una vera divisione dei poteri, una vera legge sulla Privacy, una vera democrazia liberale anglossasone. Come quella del Primo ministro David Cameron che ha licenziato Andy Coulson, lo spin doctor per un'intercettazione scandalosa, ma molto meno di quelle che abbiamo letto in settimana.

O il paese che fu di Maggie Tatcher non è abbastanza liberale per il dottor Ostellino e la Lega?
M.C.