giovedì 30 settembre 2010

Aung San Suu Kyi sarà libera dal 13 novembre

La leader democratica birmana e premio Nobel per la Pace, in arresto dal 2003, Aung San Suu Kyi sarà liberata dopo le elezioni legislative. Dal 13 novembre. Forse la giunta militare della Birmania vuole celebrare le prime elezioni in 20 anni...? E che elezioni saranno sotto una delle peggiori dittature del Sud-Est asiatico? Per chi si batte per la libertà di Suu Kyi, la notizia è comunque un piccolo passo avanti.

Quote rose: Perché sì

Il dibattito è quanto mai acceso. Dopo il perché no, ecco il perché sì delle quote rosa. La difesa della legge per le quote rosa su IlSole24Ore.com: Quote per portare le donne in quota di Monica D'Ascenzo.

mercoledì 29 settembre 2010

Niente pantaloni, siamo parigine!

Hanno vietato il Burqa (bene), ma non hanno ancora permesso i pantaloni (male). Gli abiti femminili creano sempre imbarazzi e problemi? "Chissà se le parigine sanno che possono portare i pantaloni solo grazie al fatto che la Prefettura della capitale francese chiude un occhio su questo capo d'abbigliamento tutt'ora vietato". Senza autorizzazione, da secoli, alle donne è vietato indossare i pantaloni a Parigi!
Parigi varrà pure una messa... ma insomma, che si aggiornino. E poi ci chiamano "Vecchio Continente" :(

[Fonte IlSole24Ore.com: Donne con i pantaloni fuorilegge a Parigi di Marco Moussanet]
M.C.

martedì 28 settembre 2010

Sakineh, salvata dalla lapidazione, sarà impiccata

"Non c’è più nessuna ragionevole speranza perché Sakineh Mohammadi Ashtiani possa aver salva la vita. Così come nessuna speranza ha accompagnato il miserabile cammino verso la morte della disabile americana Teresa Lewis".


Niente e così sia, avrebbe scritto una famosa giornalista.
[Fonte: WebDiplomazia di Vincenzo Nigro su La Repubblica: Il destino di due donne]

lunedì 27 settembre 2010

La Fellation di Rachida Dati è inflazionata quanto Lindsay Lohan con la siringa di eroina

Un lapsus è un lapsus. Anche se a dirlo è un ex ministro donna bella e un po' caduta in disgrazia. Il fatto poi che lo dica una nèo mamma (che non ha mai voluto dire chi sia il padre del proprio figlio), undicesima figlia di immigrati Maghrebini, dovrebbe ancor più scagionarla (il lapsus delle mamme sarà freudiano o no? Le mamme dovrebbero essere madonne asessuate nell'iconografia imperante? Le mamme fanno meno sesso di quanto vorrebbero ? ...Forse è questa la domanda giusta!).

E invece no. Se uno incontrasse il vecchio Kissinger (o qualche altro potente in là con gli anni) e gli dicesse "Esequie" invece di "Ossequi", farebbe ridere i presenti (dubito che il rugoso Henry si assocerebbe alla risata ma non si sa mai). Ma finirebbe lì.

Invece la ex ministra Rachida Dati dice Fellation invece di Inflation, e diventa il video più cliccato sui media mainstream. Non dubitiamo: alle donne neanche i lapsus vengono perdonati con facilità.

A me sembra che la battuta sia inflazionata quanto Lindsay Lohan con la siringa di eroina: lo abbiamo capito che le ex baby star spesso hanno una vita infelice da grandi (la Star economy è generosa con il cash, ma di maniche strette con la felicità). Ma dare a una ragazza il tempo di crescere, pensare a salvarsi la pelle e a tornare in pista solo quando sarà in forma: è troppo umano?

La verità è che tutti, e non solo i Gossip merchant dichiarati, per una manciata di click si venderebbero la madre. O quasi. Touché.

P.s.: Quanti click avrebbe avuto lo stesso video di Rachida Dati se a parlare di blow job fosse stato Sarkozy? (Dopo Clinton farebbe poca storia insomma). Quanti click avrebbero registrato le tristi foto di Lindsay Lohan se al suo posto fosse stato Pete Doherty (uno che di sostanze psicotrope sembra intendersi fin troppo)? Ok, non si fa la storia con i SE... Ma se le "donne scandalose" sono un cliché che aumenta le tiratura, sono pure un clichè bello inflazionato...

domenica 26 settembre 2010

Le quote rosa sono una "poison pill"?

Antefatto (personale): Sarà che sono allergica al rosa né mia madre mi ha (quasi) mai vestito di rosa fin da piccola preferendo infilarmi comodi pantaloni, pratiche polo e golfini, spesso e volentieri eredità di seconda mano di cugini cresciuti: a 7 anni odiavo l'austerity di mia madre ma poi ne ho capito e apprezzato il senso (ah proposito! concordo con la tesi di fondo della rubrica di questa settimana di Maria Laura Rodotà su Io Donna... vestire le bambine da mini-escort è pericoloso!).

Chiusa questa privata parentesi, arrivo al punto. Sarà che ciò che si tinge di rosa sa di marketing spinto e mi fa alzare non una ma due antenne come alle lumache; ma le "quota rosa" mi hanno sempre lasciata perplessa: ho sempre avuto il dubbio che potessero diventare una "pillola avvelenata" (o come si dice in gergo una poison pill).

Prima di ritrovare in corsia di sorpasso qualche imbarazzante signorina, tacco 12, non per meriti propri, ma solo in quanto "quota rosa" (... e in quota di un boss maschio!), leggete qui: "Le quote rosa fanno male. Alle donne"[IlSole24Ore.com]

Forse conviene imparare dal California dreaming (ma anche dal Seattle dreaming!) della meritocrazia made in Silicon Valley, prima di finire dalla padella nella brace.
(m.c.)

martedì 21 settembre 2010

Familismo amorale, foresta clientelare, assenza di meritocrazia e Fattore D: il macigno sulle spalle della "generazione rassegnata"?

I fattori e i tratti culturali che dipingono l'Italia di oggi sono tanti, ma hanno tutti alcuni denominatori comuni: familismo amorale, foresta clientelare, latitanza di meritocrazia e assenza (o sottovalutazione) del Fattore D. Messi tutti insieme concorrono all'arretratezza italiana e a creare una "generazione rassegnata". Se il Belpaese penalizza giovani, indipendenti e donne, i motivi sono sempre quelli lì. Non si sfugge: ma cambiare rotta è auspicabile.

lunedì 20 settembre 2010

Questo non è un paese per Indipendenti

Ci sono tanti segnali che indicano il declino di un paese. La corruzione dei costumi, avrebbe sottolineato il vecchio Catone (ma qualcosa avrebbero obiettato anche i custodi della Serenessima qualche secolo fa): e in questi 12 mesi di blog abbiamo contato decine e decine di episodi che fanno gridare ai benpensanti "O tempora o mores!". Ma sono quisquilie rispetto a quanto accade in queste ore nelle stanze felpate del potere. La storia insegna che è dall'economia e dalla finanza che - come nella fine di Luigi XVI alla vigilia della presa della Bastiglia - schioccano gli scricchiolii più spietati e giungono i segnali più lucidi ed inequivocabili. Le ultime 48 ore dell''ultimo dei Mohicani, Alessandro Profumo, sono emblematiche. Massimo Giannini di La Repubblica riporta che "è un'operazione squallida, sgangherata e mal congegnata, che è stata fatta senza neanche informare le istituzioni" e che "il più grande istituto di credito del Paese non si governa come se fosse una segheria". Questo non è un paese (né per donne né per giovani ma tanto meno) per Indipendenti fuori dal sistema: essere scomodi in Italia fa paura? Però una lezione si può già trarre: quando le forze oscure si scatenano, nessuno ci guadagna. Unicredit crolla in borsa...
(M.C.)

[Fonte: I nemici dell'ultimo dei Mohicani di MASSIMO GIANNINI]

925 milioni di persone soffrono la fame: donne e bambini in prima fila

Al Summit delle Nazioni Unite a New York, si dice che «Dal 2000 le persone affamate nel mondo sono aumentate di circa il 10%. (...) Oggi, nonostante i dati Fao mostrino un sensibile miglioramento rispetto al 2009, 925 milioni di persone soffrono la fame». La fame nel mondo è uno dei driver (insieme alle guerre) delle migrazioni da Nord a Sud: diminuire la fame nel mondo dovrebbe voler dire riarmonizzare alcuni squilibri che, a loro volta, causano la crescita della xenofobia anche nell'Europa più evoluta (vedi le elezioni-choc in Svezia). Per questo Nicolas Sarkozy vorrebbe trovare nuove originali forme di finanziamento contro povertà e pandemie...

Gli obiettivi di "Millenium Goals" consistono nei seguenti punti: dimezzare il numero delle persone che vive con meno di un dollaro al giorno, assicurare l'istruzione primaria a tutti, promuovere la parità dei sessi, lottare contro la mortalità infantile e la diffusione di Hiv-Aids, migliorare la salute materna, invertire la tendenza di malaria e altre malattie, assicurare la sostenibilità ambientale e un partenariato mondiale per lo sviluppo.

Se alcuni punti li leggete da 40 anni, non è un déjà vu.



UPDATE: La Tobin-Tax (n.d. R.: chiesta dapprima dai movimenti nati sull'onda del SeattlePeople against Wto) come "granello di sabbia" per combattere la fame nel mondo:

Que pasa por la escuela? Il tramonto della scuola pubblica elementare

Il giornalista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo scrive che, pur apprezzando alcuni punti fermi della riforma del ministro Gelmini, 30 studenti per classe sono il tallone d'Achille della riforma. Forse Cazzullo non ricorda che nei licei anni '80 si iniziava l'anno scolastico in circa 30 studenti per essere decimati a meno di dieci all'ammissione alla Maturità (nella scuola di quegli anni ricordo anche i terrificanti suicidi di chi non aveva il coraggio di confermare una bocciatura a severissimi padri). Ma un conto è il Liceo (che dovrebbe puntare sulla selezione meritocratica), un altro è la scuola dell'obbligo dove, fatta salva la meritocrazia, si devono perseguire anche altri importanti obiettivi costituzionali. Insomma: 30 tredicenni o 30 bimbi di otto anni non sono gestibili quanto 30 quindicenni, che dovrebbero essere ben più motivati.

Il nuovo saggio di Girolamo De Michele, La scuola è di tutti, (Minimum Fax) sostiene: "È necessario combattere una battaglia per le 'precise parole', per l'esattezza", dichiara. Il libro smaschera la realtà dei tagli di bilancio alla scuola pubblica e analizza la crisi dell'educazione in atto da decenni a livello globale. Si può non essere d'accordo su tanti punti del saggio, ma forse il libro svela qualcosa di più, passato in sordina nel "caos del pianeta scuola".

A cosa stiamo assistendo oggi? A tanti fenomeni che, messi insieme, sembrano avere un unico scopo: scardinare per sempre la scuola pubblica italiana. Ma dietro l'angolo non intravediamo Eton o una scuola d'èlite... Ma solo un salto nel buio che spaventa troppi genitori. Forse chi paga le tasse merita un po' più di rispetto?

[Da Repubblica.it: Scuola elementare pubblica. La fine di un mito italiano di BENEDETTA TOBAGI]

mercoledì 15 settembre 2010

Ahi, serva Italia! (...) non donna di provincie, ma bordello. Parola del Foreign Policy (ma anche di Dante!)

L'imprevisto abbraccio tra Sordello e Virgilio, nato dalla sola consapevolezza di venire dalla stessa terra, suscita in Dante una violenta amarezza tanto da apostrofare l'Italia del presente serva, luogo di dolore, nave senza guida, bordello.

Qualche secolo dopo, il Foreign Policy parla di Bordello Italia. Dopo le vicende degli ultimi 18 mesi, non chiediamoci come mai.

Ma questa volta non tira aria di Purgatorio (canto VI). Bensì di Inferno... Stracquadanio docet? Macché: It's the economy, baby!

[Fonte: «Bordello Italia». Così secondo Foreign Policy il Belpaese è sceso all'inferno di Elysa Fazzino]

martedì 14 settembre 2010

Obama scivola sul femminismo. Well, in Usa they don't know Mr Stracquadanio. Perhaps, I Suppose...

Il fatto è questo. Le donne del NOW puntano il dito contro Obama accusato perfino di maschilismo (mica vorranno farci credere che Sarah Palin è femminista, really?): “(...) The president is content to build a boy’s club in the White House in many areas”. Obama in poche parole è accusato di voler costruire un club per soli uomini (chissà forse una stanza dei trenini?) alla Casa Bianca.

Ma oltre a quella vispateresa dei Tea Party, Sarah Palin (ribattezzata tempo fa "Sora Palin" da Sabrina Ferilli, per una volta più spiritosa di Tina Fey), che idea hanno oggi le americane del femminismo?

Se Obama è maschilista, dopo aver piazzato donne (scelte esclusivamente per il loro merito) nei posti chiave delle istituzioni Usa, cosa dovremmo dire noi in Italia?

Insomma, in realtà vorrei chiedere alle femministe del NOW: ma avete mai sentito un discorso del parlamentare Stracquadanio? Forse cambiereste idea su Barack Obama...!

[Fonte: CamilloBlog: Femministe contro Obama]

lunedì 13 settembre 2010

Donne, contr'ordine! Il corpo in cambio di uno stipendio è OK. Il prezzo è giusto?

L'onorevole Stracquadanio sa sempre come sorprenderci. Neanche questa volta ci ha deluso. Se non avete un posto in Cda o uno scranno in Parlamento, don't worry: be happy, ma solo se avete una taglia 42, tacco 12 e due gambe da urlo. (Sulla cellulite, no, non sappiamo: forse basterà una crema o una calza velata... ci informeremo).

"Intervistato in tv, ha detto che ognuno, per fare carriera, è giusto che usi il meglio che ha. E che se una donna ritiene di usare il suo corpo, è legittimo che lo faccia. Insomma, andare a letto con qualcuno in cambio di un posto in lista, va bene. (...) Con questa legge il vero rischio che corriamo non è di avere le escort in parlamento; è di avere gente come questo signor Stracquadanio" (dal Blog di Cinzia Sasso su La Repubblica: Dal letto allo scranno)

Concordo... Però almeno l'onorevole dica alle aspiranti esc..., opps alle aspiranti parlamentari (lapsus in fabula?), quali misure sono ammesse per un posto in lista. In caso di elezioni, non si sa mai...! Ma per votare l'onorevole Stracquadanio, le elettrici dovranno conoscere anche le sue misure? Ci auguriamo di no: ci bastano i suoi "pensieri in libertà" per decidere chi sì e chi no.

domenica 12 settembre 2010

Bambini in carcere: che ci fanno lì?

Mamme in prigione. Ma sono un colpo allo stomaco i volti dei loro cuccioli in carcere, senza la gioia del parco, dell'aspettare il proprio turno all'altalena e le allegre baruffe alla partita a pallone: in libertà. La mostra mette in risalto gli occhi di chi vive nel "microcosmo della non libertà". Ecco lo sguardo alla ricerca dei legami spezzati e proibiti... La truffa dell'infanzia negata. Non possiamo proprio far niente per ridar loro un futuro?

GUARDA le foto su IlSole24Ore.com: "Che ci faccio io qui?" A Roma le immagini della vita dei bambini in carcere

mercoledì 8 settembre 2010

Non sottovalutate il Web stalking su Facebook...

La sentenza della Cassazione parla chiaro. Il web-stalking è equiparabile allo stalking: chiunque minaccia o disturba qualunque persona, fino al punto di provocare un cambiamento del suo stile di vita, rischia il carcere fino a quattro anni. Anche su Facebook.

[Fonte: Cassazione: lo stalking online avviene anche su Facebook]

domenica 5 settembre 2010

Frau Merkel e M.me Lagarde: l'uscita dalla crisi si tinge di rosa?

Sia che siate fan di N. Roubini o lettori accaniti del blog di P. Krugman (dietro ai cui scritti c'è però lo zampino della moglie), sia che siate apocalittici o pragmatici, su una cosa forse possiamo tutti essere d'accordo. Lo ha detto (senza nascondere una punta d'orgoglio...) Christine Lagarde, ministro del governo francese Sarkozy: "Questa è stata una crisi finanziaria gestita al femminile". E se le donne sono Angela Merkel, Mary L. Shapiro - capo della Sec (la Consob americana)-, Neelie Kroes a capo della Digital Agenda UE e la stessa Lagarde (tanto per fermarsi a questi nomi da copertina, ma la lista in realtà è più lunga): forse l'affermazione meriterebbe uno studio più approfondito.

L'imperativo europeo? Lo ha ricordato in questi giorni Mario Monti e lo ha ripetuto Pietro Scott Jovane, 41enne Ad di Microsoft Italia: Accelerare sull'Agenda 2020.

(E se si iniziasse a mandare in onda cartoon solo in lingua inglese, forse si partirebbe con il piede giusto per i nostri figli: sarà naïve, ma la politica dei piccoli passi porta sempre i frutti migliori).

giovedì 2 settembre 2010

Sakineh siamo tutte noi

Mobilitiamoci tutt* per Sakineh: no alla lapidazione. No alla violenza sulle donne. L'Iran condanna alla lapidazione le donne accusate di adulterio. Anche la Premiere Dame francese, Carla Bruni - Sarkozy, è stata definita "prostituta" per aver osato chiedere libertà per Sakineh (e per aver avuto una vita amorosa precedente al matrimonio): solidarietà alla first lady francese.

[Fonte: Corriere della Sera] Segui le mobilitazioni italiane per salvare la vita a Sakineh

Update 8-9-2010: La sentenza di lapidazione è stata sospesa per effetto delle mobilitazioni internazionali