giovedì 31 gennaio 2013

Ma a parte tutto, Ingroia si sarebbe mai rivolto in quel modo a Boccassini se non fosse stata donna?

No. Il Gender Gap (uno dei problemi più aspri dell'Italia di oggi) si osserva da tanti piccoli indizi. Al magistrato Ingroia chiediamo maggiore attenzione verso questi temi. Ingroia non si sarebbe mai rivolto in quel modo sibillino a Boccassini, se fosse stato un uomo. Purtoppo è così. Fra un po' i poltici tuoneranno: "Tornate a fare la calza!".




mercoledì 30 gennaio 2013

Ciao, Antonio Caronia (Genova, 1944 – Milano, 30 Gennaio 2013)

Oggi è morto un grande, Antonio Caronia. Un artista, un intellettuale sofisticato, appassionato e profondo conoscitore di controculturetecnologiafantascienza, utopie e distopie, l’autore di uno dei più bei libri italiani sui Cyborg (ShaKe). Un sincero rivoluzionario, dal sorriso sdentato e dal pensiero raffinato. Uno che sbeffeggiava il potere con leggerezza ed ironia, che ha reso più colti gli hacktivist italiani, consigliando sempre nuovi e vecchi libri da leggere… Ciao, Antonio, ci mancherai


martedì 29 gennaio 2013

Lettera aperta al PD: Perché volete perdere delle elezioni già vinte?

Il libro da leggere, dopo l'acquisto Balotelli, è "Il tradimento dei chierici" (1927). Il libro parte dall'affaire" Dreyfus che negli anni a cavallo tra Otto e Novecento divise la cultura francese ed europea in due schieramenti inconciliabili. Ecco noi siamo ancora lì fra i due schieramenti inconciliabili. L'autore Julien Benda difende un ruolo dell'intellettuale "custode di valori" universali come la ragione, la verità, la giustizia. I "traditori" contro i quali si scaglia sono gli sciovinisti, i razzisti, i fascisti di ogni gradazione. "Ma anche i rappresentanti di quella corporazione intellettuale che fa politica al riparo dalla sua supposta superiorità e imparzialità, i servi di ogni regime o ideologia, anche quando mossi delle migliori intenzioni". Non è un libro che amo. Però tutte le persone che incontro a Firenze, dopo MPS, mi dicono: "Ci hanno traditi". Traditi, come innamorati che hanno perso fiducia, il bene supremo... 


La soluzione?

Due.

1) Ticket Bersani - Renzi. Subito. Renzi buca l'RDF di MisterB, meglio di Pierluigi (ottimo ministro, ottima persona, ma priva di carisma: non è un difetto, ma un dato di fatto). Contro l'iPhone 5 ci vuole il Galaxy S III.

2) Chiarezza in MPS. Come fu fatta per Parmalat. 

E ricordatevi: Balotelli vale 45 giorni di Veronica Lario. MisterB non perderà mai, finché avrà frecce al suo arco.

Per il resto ho 38 di febbre. 

lunedì 28 gennaio 2013

L'exit strategy

Otto bonifici, destinazione Amsterdam, Madrid e Londra. Diciassette-dico-diciassette miliardi di euro in 11 mesi. "Mps non è certo una banca fallita: non si può far ricorso a misure d'emergenza, alimentando un clima ingiustificato di panico tra i risparmiatori e di allarme sui mercati". Su questo concordano tutti, da Monti a Grilli, da Visco a Vegas. Se così non fosse, il governatore non avrebbe dato via libera ai 3,9 miliardi di Monti bond, ritenendoli "al momento sufficienti". Il nodo, tuttavia, sta tutto in quel "al momento" scrive Massimo Giannini su La Repubblica.
Ma qual è l'exit strategy? La nazionalizzazione non è esclusa. Sarebbe una "nazionalizzazione di risulta" modellata sugli interventi del governo svedese negli anni '90 e di quello inglese all'inizio della crisi del 2007. MPS verrebbe nazionalizzata in via temporanea, per "poi essere ricollocata sul mercato, con nuovi soci privati e nuovi assetti di governance".

Intanto è caccia alla "madre di tutte le tangenti", a vent'anni da Enimont. Perché Mps non è solo una banca Rossa: il "Sistema-Siena non aveva un colore. Aveva tutti i colori".

MPS non è una nuova Parmalat, ma rappresenta la tomba del Leghismo-Rosso

L'inchiesta sui conti truccati per generare il rialzo del prezzo di Antonveneta vedono come testimoni Gotti Tedeschi e il figlio di Cardia (Consob). Inoltre un dirigente del Monte dei Paschi (Mps) lanciò l'allarme su Alexandria ma venne defenestrato. Gli warning erano stati inviati ai vari livelli della banca, ma chi li aveva spediti, fu fatto fuori.

Quell'intreccio pericoloso fra amicizie e debiti in Fondazione, sono inoltre un'anomalia, come denuncia Sergio Rizzo... MPS non sarà forse una nuova Parmalat, ma rappresenta la tomba del Leghismo-Rosso.

giovedì 24 gennaio 2013

Eretici digitali. Da Mps a Apple, gara a chi "brucia" di più in Borsa. Nel silenzio dei media

Mps ha bruciato in Borsa 500 milioni di euro, quando tutti sapevano che una cattiva politica stava affossando il Monte dei Paschi.Ma non è l'unica bolla che si sgonfia. Wall Street c’è anche una certa Apple che ha bruciato in poche settimane 175 miliardi di dollari (fonte: Bloomberg), sulle ali del Buzz e del Viral marketing. Per carità: nel caso di Apple non c’è “dolo”. Non c’è un caso Parmalat, nel caso Apple, e ci mancherebbe. Mps, è un caso più scottante.

Ma un fil rouge che lega le bolle esiste eccome: il demonio della disinformazione. La Fatwa dell’InfoTainment che emoziona, ma non svela. La hubrys del guru digitale con milioni di Follower. Valanghe di articoli che pompano un titolo, senza esaminarne i punti deboli, senza analizzarne i bug, e dunque innescando la sindrome del “Gigante dai Piedi d’Argilla”, sono nocivi. Sono Titoli Tossici. Come il Blog Melamente Assorto e il nostro Mela Marcia hanno sempre denunciato, a chiare lettere. Ma gli Eretici digitali, eravamo noi. Non i ParaGuru, che facevano black propaganda, sapendo di farla.
Certo, Apple ha la possibilità di riprendersi, se seguirà i mercati emergenti e le Leggi del mercato. Mps, francamente, non saprei.
La Finanza non è ancora uscita dalla crisi innescata ai tempi degli scatoloni di Lehman Bros. E lo scandalo continua ad essere un mondo dell’informazione che non sempre fa chiarezza e vero giornalismo, con la schiena dritta, ma troppo spesso fa SOLO propaganda. O no?

mercoledì 23 gennaio 2013

Montepaschi come Parmalat?

"Il buco nero nei conti della banca "rossa" non è solo la fine indegna dell'ultimo residuo di "socialismo municipale" rimasto nel Paese. È anche una miccia innescata nel cuore fragile di un sistema creditizio opaco e autoreferenziale. Ed è anche una bomba incendiaria che deflagra in campagna elettorale" scrive Massimo Giannini su La Repubblica.

I "documenti tenuti celati all'Autorità di Vigilanza" fanno sì che Via Nazionale (insieme agli azionisti, ai dipendenti e ai correntisti della banca) sia "parte lesa" di una truffa che ricorda paurosamente il crac della Parmalat.

Ma gli scandali sono tanti: "Mussari si è dimesso dalla presidenza dell'Abi: ma il vero paradosso è che ci sia rimasto per tutti questi anni" prosegue il direttore di Affari & Finanza.

Chi scoperchierà il verminaio di Siena, le lottizzazioni e il clientelismo? Sia chiaro: la Banca è Rossa, ma i verminai - basta pensare alle quote latte - sono bipartisan. "Una finanza predona, una politica stracciona. È difficile dire quale sia il male peggiore" conclude sconsolato Giannini.

martedì 22 gennaio 2013

L'exploit del debito pubblico: perché il rigore di Monti non è un errore

Undici anni di folli spese pubbliche. Bipartisan. Titola così il Corriere della Sera, un intervento di Mario Baldassari, senatore FLI. 536 miliardi: era l'ammontare delle entrate pubbliche dell'anno 2000, quando la spesa pubblica era in parirà, a quota 536 miliardi di euro.

Ma nel 2012 è stato il boom delle spese pubbliche: le entrate pubbliche erano passate da 536 a 764 miliardi di euro, mentre il totale della spesa pubblica era esploso: da 536 a 805 miliardi di euro.

L'Italia spendeva più di quanto guadagnasse. L'Italia stava vivendo oltre le sue possibilità. L'harakiri di Berlusconi è tutto racchiuso in queste cifre. Il resto sono balle. Spaziali.

Monti ha girato la leva troppo sull'Austerity? Può darsi, ma non avrebbe potuto fare altrimenti. Stavamo per schiantarci, come su un'auto in folle corsa che non ha visto il baratro. Ora, passata la tempesta, va continuata la revisione della spesa, coniugando la crescita con il rigore. Magari togliendo l'IMU a chi possiede case di basso valore (reale, non catastale). Magari, rimodulando l'IMU in base ai reali valori di mercato. Magari, iniziando a usare i soldi derivanti dalla lotta all'evasione/elusione, per abbassare le tasse a chi già le paga e ha una busta paga, davvero magra. Altra cosa da fare: la guerra agli "stipendi e pensioni d'oro", concesse negli anni delle "vacche grasse", ormai insostenibili. Ed è già tanto se non gli si richiederanno indietro anche i pregressi!

Deve valere la regola aurea di Adriano Olivetti: «Nessun dirigente, neanche il più alto in grado, deve guadagnare più di dieci volte l'ammontare del salario minino».

Il resto sono frottole.

lunedì 21 gennaio 2013

Obama promette ricette più di sinistra

Stessi diriti a fratelli e sorelle gay. Obama preme sui diriti civili Lgbt. La svolta a sinistra, si farà.

Liste pulite, forse ci siamo

Non saranno le elezioni dei nostri sogni. L'Italia non sarà il migliore dei mondi possibili. Ma, dopo l'addio dei nomi imbarazzanti del PD e del PDL (prendiamo atto del coraggio di Mister B., per una volta in vita sua, con la veduta lunga di un politico, verrebbe da dire, di uno Statista), le liste elettorali saranno pulite. Ancora zeppe di figli-di, nipoti-di, mogli-di (perfino signore che si qualificano come fondatrici di "Se non ora quando?"), ma almeno prive di quei nomi che al solo suono, facevano tremare i polsi a chi combatte le Mafie, rischiando la propria vita per servire lo Stato da civil servant. Grazie al M5S, a Grillo e alle battaglie civili de IlFattoQuotidiano: grazie!

domenica 20 gennaio 2013

L'establishment che non vedeva alternative all'austerità

Il Financial Times paragona Mario Monti a Heinrich Bruning, cancelliere tedesco dal 1930 al 1932, a capo di un establishment che non vedeva alternative all'austerità. Heinrich Bruning fu l'ultimo leader ddemocratico, prima di Hitler e dell'avvento del nazismo.

Ma a preoccupare il FT è anche lo scenario politico attuale:  a sinistra di Monti c'è un Bersani che tentenna sulle riforme necessarie a far ripartire l'Italia, mentre a destra s'ingrossano le fila dell'alleanza Berlusconi-Lega, pronta ad ipotecare le riforme...

Forse a guidare l'Italia non sarebbero meglio persone come Emma Bonino e Matteo Renzi?

UPDATE: La risposta di Monti al FT: «Non me l'aspettavo dal Ft, ma da quell'editorialista sì: vorrebbe vedere saltare l'Eurozona»

venerdì 18 gennaio 2013

Lettera aperta a Emma Bonino

"Tu sei il leader di una sinistra particolare, che non esiste nelle espressioni ufficiali della sinistra e non trova posta nelle posizioni radicali: sei liberale in economia senza essere una macchietta che imita la Thatcher venti anni dopo. Sei laica, con una storia di incredibile coerenza politica, e sai parlare la lingua della tolleranza e della libertà per tutti. Sei una dura lavoratrice, senza essere una suora laica al servizio di Pannella.
Tu sei un leader internazionale riconosciuto e stimato nel mondo, forse più e meglio di Mario Monti e Mario Draghi".

mercoledì 16 gennaio 2013

Smontate l'RDF di Mister B!

Lui cancella sempre i fatti svarevoli, per sostituirli con fattoidi, verosimili, ma falsificati in senso favorevole. Smontate l'RDF di Mister B! Si può.

Il metodo Boffo colpisce ancora

Se avete cognati con casa a Montecarlo, foto hard con trans e classici scheletri nell'armadio, sappiatelo: il "Metodo Boffo" colpisce ancora. La macchina del fango è inesorabile: più puntuale di un orologio svizzero. Schizzi di fango mediatico colpiranno tutti coloro che sono contro il Cav, come un frullatore impazzito. Benvenuti nel XXI Secolo. Solidarietà al direttore e alla redazione di Gay.it!

martedì 15 gennaio 2013

lunedì 14 gennaio 2013

Il vecchio illusionista ringalluzzito

Prima la citazione colta: il pifferaio di Hamelin, e lo ha definito
Il Pifferaio Magico. Ma gli italiani non sono topolini da votare all'annegamento. Poi, lo ha chiamato "il vecchio illusionista ringalluzzito", e lì ha aperto le porte alla vera Partita italiana: Classe dirigente (quella seria) vs Populismo. Infine la stoccata finale, in salsa anti politica: i partiti sono “organizzazioni che costano e che comportano certe esigenze di mantenimento e di favori”.
Parole che "dovranno bruciare non poco ad un signore che si autoproclama “uomo del fare”, si dipinge i capelli e si circonda di (quasi) diciottenni in odor di Olgettina" come scrive Bracconi sul blog su Repubblica.it.

venerdì 11 gennaio 2013

Freccero: La7 ha un potenziale enorme

Nove milioni di spettatori. Il 33% di share. Roba da Italia - Germania ai mondiali di calcio.

E poi? Niente. 47 milioni sono gli aventi diritto al voto. Ma il 35% non si recherà alle urne (pari a 16 milioni e mezzo). Ma l'effetto Santoro ha regalato 400.000 voti al PDL (Piepoli).

Ha ragione quel genio di Freccero: La7 ha un potenziale enorme. Non sfruttato. Un consiglio? Telecom liberizzi la rete, e si dedichi alla Tv ;)






Mariangela Melato, una donna innovativa

"Bisogna diffidare di due categorie di persone: quelle che non hanno personalità, e quelle che ne hanno più di una" (Mariangela Melato).Non tutte le donne sanno innovare. Lei, sì. Incarna una donna moderna, dal taglio dei capelli al trucco, non bellissima, ma un "tipo", capace di colpire ed affondare un uomo con una battuta salace. Intelligente, volitiva, fulminea, felina, ma anche sensuale e intrigante. Tutto questo è stata Mariangela Melato. Femminista? Soprattutto attrice. Una grande, eclettica attrice, da Ronconi a Fo, alla commedia divertentissima, mai volgare, di Lina Wertmüller. Muore a 71 anni, una donna d'acciaio, ma dallo sguardo espressionista, dalla voce Jazz, milanese di razza.



giovedì 10 gennaio 2013

#NonTeLaDaremoMai

Ovviamente, l'adesione (sì, l'endorsement, in italiano "adesione" :). Stasera serata PopCorn a vedere l'intervista Santoro-Travaglio vs. Mister B?

mercoledì 9 gennaio 2013

Il M5S oggi ha restituito 123000 euro, lo farà per 12 mesi, per 5 anni. Da investire in microcredito

Il M5S oggi ha restituito 123000 euro, lo farà per 12 mesi, per 5 anni. Totalizzando 5 milioni 5 per il microcredito. La "lista Rotary" di Monti non potrebbe seguire questo esempio, magari investendoli in Start-up? Non è demagogia. Sono fatti.

martedì 8 gennaio 2013

A Fassina e Vendola. Lor signori, sanno qual è la posta in gioco, se il PD perde la Lombardia?

"Profondo Nord". Se fossi un giornalista disoccupato, aprirei un blog. Ed andrei a video-intervistare tutti i Piccoli, quelli che racconta Dario Di Vico, da Arcore a Vimercate; e poi da Limonta a Lecco; e poi, nella Bergamasca; i paesini di Sondrio; e la Bassa, da Cremona a Mantova, fino a Pavia... No, cari Fassina e Vendola - anima pura della sinistra senza se e ma - ebbene, no: non si vince solo a Milano. il Nord è vasto, popolato. E la crisi sta mordendo i "piccoli brianzoli" che avevano un tenore di vita da piccoli-Depardieu-di-provincia, e che fino a ieri non volevano neanche affittare ai cinesi che, timidamente, si affacciavano alle agenzie immobiliari... Ma ora, eccome se li cercano, "i cinesi".

Ricordatevi: "il piccolo brianzolo" non si rassegna, e vede - nonostante le delusioni - in Maroni/Tremonti uno "scudo protettivo anti globalizzazione". Il PD lo sa o no, qual è la posta in gioco, se perde la Lombardia? Primo, rischia il Senato. Secondo, rischia il Nord. Che già sente "profumo di devolution", la prima tappa per la secessione. Mica la Jugoslavia, per carità; ma la Repubblica Ceca e la Slovacchia, non vi dicono proprio niente?

Siete sicuri che il signore con gli occhialini rossi, non raccolga consenso?

Dimenticate il Trota, la dott.ssa Minetti (quella che parla a fluent english), ma fatevi due conti. Non ha uno straccio di programma, ma depenna le tasse: rigira 20 miliardi di tasse all'anno a Roma. Azzera l'IRPEF, ridimensiona l'IMU e toglie il bollo Auto. Considerato che non fa guarire dal cancro, non vi pare che Maroni non sia in grado di prendere un voto in più di Ambrosoli? E lo scrivo con grande dolore da milanese... A Milano, non gli crederanno: vero. 

Ma i Piccoli, tartassati e decimati dalla globalizzazione e dalla crisi, in Brianza e provincia? La "pancia lombarda" come risponderà a queste sirene? Certo, sarebbe il passo verso la secessione.

La Jugoslavoia iniziò a implodere per molto meno...