giovedì 28 novembre 2013

Alla ricerca di un nuovo nemico da fare a pezzi

Gli anti berlusconiani, rimasti orfani, sono alla ricerca di un nuovo nemico da fare a pezzi. Sono pericolosi, temo.

Se il PD per l'ennesima volta perde "elezioni vinte" per fare di nuovo le Large Intese, merita l'igNobel Prize. E non si lamenti, poi, delle Intese Larghe, vedute strette. Faber est suae quisque fortunae

Ricercatori in classe

La scuola è in affanno a causa di tanti fattori. Per reinventarla e rimotivarla, bisognerebbe portare in cattedra giovani ricercatori competenti, per insegnare il loro know-how ai giovani precari. E per dare la carica ad insegnanti anziani e demotivati, che oggi non sono in grado di reggere i nativi digitali.

mercoledì 27 novembre 2013

Riscoprire l'umanesimo. E ripartire da qui

L'Italia potrà tornare ad essere protagonista nel mondo solo quando recupererà le sue vere radici. L'umanesimo insegnò l'egemonia delle capacità umane su quelle divine. Dunque dimostrò la bontà di una concezione del mondo basata sul buon senso, la ragione, la solidarietà ed il rispetto dei diritti umani (per uno Stato laico che offra pari opportunità a tutti senza privilegi né discriminazioni). La cultura e l'università rappresentano l'unica vera alternativa allo strapotere in campo del sapere da parte del clero: per quesro la meritocrazia serve. La valorizzazione dei talenti è il motore dell'ascensore sociale.

Se l'umanesimo partì da Firenze, non è un caso. Chi dice che Renzi è Vuoto a perdere, sbaglia. Certo, la coppia perfetta per rivoluzionare l'Italia è Renzi+Civati.

(M.C.)

Decadenza sì, ma senza arroganza. Bandite la hubrys!

Ho sempre considerato i discorsi sulla cosiddetta "superiorità morale" un boomerang controproducente. Sono discorsi di un'arroganza, di un'insopportabile hubrys malmostosa. Che oltretutto non rende giustizia a chi invece ha visto giusto, a chi è stato lungimirante. Dividere i torti dalle ragioni è importante. Ma senza arrogarsi "bollini" di superiorità, "patenti" di "diversità".  Anche perché siamo tutti sulla stessa barca e siamo tutti uomini/donne, coi pregi e difetti di tutti. Il rispetto anche verso chi ha sbagliato, pur stigmatizandone gli errori, è umano. Infondo: "Homo sum, humani nihil a me alienum puto".  L'umanesimo è la più grande lezione della cultura italiana al mondo!

Considero il berlusconismo, al pari del fascismo, una delle piaghe degli oltre 150 anni della storia d'Italia. Ma quando Biancofiore dice che alle donne piacciono gli uomini ricchi e potenti, dice - per una volta! - la verità.

Fare i manichei, dividendo gli italiani buoni da quelli cattivi, è solo pretestuoso. Presuntuoso., Arrogante. Dunque, ingiusto.

Decadenza sì, ma senza arroganza. Bandite la hubrys! Anche perché se decade Berlusconi, non decadono i "berluschini dentro di noi".

40 anni di storia d'Italia sono stati declinati dal fascismo e dal post-fascismo berlusconiano. Vuol dire che l'Italia è un Paese, cattolico, di destra, che deve imparare a diventare europeo. Ad aprirsi all'Europa, all'economia di mercato, al vero riformismo. Ma non con l'arroganza di chi vuole raddrizzare il legno storto.

martedì 26 novembre 2013

Il berlusconismo continua, dopo la decadenza

"Il ventennio dovrà essere finalmente giudicato: per come è nato, come ha potuto attecchire. Al pari di Mussolini non cadde dal cielo, non creò ma aggravò la crisi italiana. Nel '94 irruppe per corazzare la cultura di illegalità e corruzione della Dc, di Craxi, della P2, e debellare non già la Prima repubblica ma la rigenerazione (una sorta di Risorgimento, anche se trascurò la dipendenza del Pci dall'oro di Mosca) avviata a Milano da Mani Pulite, e poco prima a Palermo da Falcone e Borsellino". 

Il ventennio ha perpetuato la "putrefazione morale" svelata da Piero Calamandrei. Quando ne usciremo?

domenica 24 novembre 2013

I genovesi non sono tirchi, ma vittime di un incantesimo

I genovesi pagano un biglietto 1.60 euro contro 1.20 degli utenti dell'Ataf fiorentina privatizzata. L'Ataf di Firenze è in attivo, quella di Genova sprofonda nei debiti. Ma non contenti, i genovesi preferiscono farsi aumentare l'Irpef - dunque le tasse - pur di conservare un'azienda tecnicamente fallita. Poi, se un'azienda emigra e delocalizza all'estero, per cercare tasse più basse e qindi investire in R&D per sopravvivere nella globalizzazione, nessuno si chieda "perché". Ma se mai, "perché no".

No, i genovesi non sono tirchi, altrimenti vorrebbero pagare meno il biglietto dell'autobus. I fiorentini però mi sembrano più astuti, o no? L'Alitalia è fallita perché aveva i prezzi più cari e il servizio più scadente: ricordiamocelo.

No. I genovesi non sono tirchi, ma vittime di un incantesimo, sì. La "malia del finto comunismo".

Ps: I poveri vanno sull'autobus e pagano 40 centesimi in più che a Firenze. I ricchi vanno in auto. I radikal-chic in moto e bici, quindi non pagano la "tassa" sui poveri.

venerdì 22 novembre 2013

Il dito e la luna. Il caso Rossi-Doria a Genova

Quando un sindaco promette la luna, i cittadini s'illudono di poter avere l'impossibile. Ma, se poi guardano il dito che indicava la luna e scoprono che non è l'indice, improvvisamente si svegliano dal sogno-che-genera-mostri. E s'illuminano, vedendo che l'amministratore di turno ha scelto l'immobilismo invece di "governare la crisi" con serietà e tagli. A quel punto s'infuriano. Lezione: Mai promettere le caramelle! Qualcuno potrebbe venirtele a chiedere per davvero, no?

Mai alimentare false speranze, quando si sa che si è già raschiato il fondo, a meno di non voler alimentare proteste infinite.
E l'antipolitica sale, sale, sale. Vogliono uno tsunami, forse.


"L’ha detto laRepubblica". Il vero rischio che corre Renzi

"L’ha detto laRepubblica". Ah già, quella che aveva decretato la vittoria dell'iPhone mentre Samsung detiene il 39,9% ed Apple cala dal 14,4% al 12,9%.

"L’ha detto laRepubblica". Il vero rischio che corre Renzi. Come lo ha corso la povera Apple, con endorsement così imbarazzanti.

giovedì 21 novembre 2013

Civati e Rossi-Doria, due storie parallele.

I politici che cercano i facili consensi sono come le donne dai facili costumi?

No, per carità. Le ragazze emancipate, in fondo, cercano solo di evitare il Paradiso, per andare dove preferiscono loro. I politici che cercano la scorciatoia dei facili consensi finiscono invece all'Inferno. Sepolti dal velleiarismo. Questo è il caso di De Magistris.

E non di Civati e Rossi-Doria. Ma queste due sono storie parallele. Che devono ancora finire di essere raccontate. Il caso del Sindaco di Genova è vittima dell'immobilismo: non fare nulla per evitare di scontentare il conservatorismo rosso. Il caso di Civati - ragazzo intelligente e autentico estimatore di Rodotà - è frutto della scelta di non votare Letta pur dovendogli lealtà. Un paradosso come quello di Zenone. Civati farebbe meglio ad uscire dal PD? Rossi-Doria ad ammettere che SEL non ha gli strumenti per governare?

martedì 19 novembre 2013

Valorizzare il FattoreD nella pubblicità? Yes, we can!

Verso una nuova cultura di genere. "Si svolge oggi, 18 novembre 2013, la nona conferenza Internazionale della Comunicazione Sociale organizzata da Pubblicità Progresso. La Conferenza ha l’obiettivo di stimolare l’attenzione su “temi caldi” quali i comportamenti discriminatori che non permettono di considerare la diversità di genere come un valore ma perpetuano il concetto di discriminante".
Intervengono: Alberto Contri (presidente Fondazione Pubblicità Progresso), Salvatore Natoli (filosofo), Lorella Zanardo (scrittrice), Marco Lombardi (Presidente Young&Rubicam Itlaia e docente Università IULM), Vicky Gitto (EVP, Direttore Creativo Esecutivo Young&Rubicam Group), Patrizia Zappa Mulas (attrice e scrittrice), Francesca Zajczyk (docente Università degli Studi Milano Bicocca), Roberta Cocco (direttore Microsoft Italia) che con Giovanna Maggioni (direttore UPA), Francesco Morace (fondatore Future Concept Lab)  e Claudia Parzani (Presidente Valore D e Partener di Linklaters) ha preso parte alla tavola rotonda “Lavoro, rappresentanza, leadership: quanto costa non valorizzare la diversità?” guidata da Alessia Maccaferri  (giornalsta NòVa24, Il Sole 24 Ore).

Oggi in Italia l'immagine delle donne nella pubblicità è spesso fuori fuoco: vediamo spot sessisti oppure con un'immagine femminile ridotta a stereotipo o antiquata. Come raccontare le donne di oggi anche nelle inserzioni advertising, partendo dalla campagna I'm a Girl di Bloomberg?

Valorizzare il FattoreD nella pubblicità? Yes, we can!

lunedì 18 novembre 2013

L'Italia esce dal G8

L'Italia è uscita dal G8, per fortuna Obama varò il G20, per non fare drammi. L'Italia era la sesta economia mondiale; ora è la nona e rischia di calare all'undicesimo posto nel giro di 5 anni, quando ci supereranno anche Canada e India, dopo il sorpasso della Russia.

Nel frattempo Profumo ammette che la cessione di Mps non è più un tabù. Forse è l'ultima chance, o no?


Cosa è successo in questi 38 anni?

Cuore di Tenebra ad Arcore. Ma siamo tutti siamo dei potenziali Kurtz?

Severgnini paragona MisterB al Kurtz di Cuore di Tenebra (Heart of Darkness di Joseph Conrad). "Il male per Marlow è la sete di potere economico-politico, che Kurtz esplicita con la sua brama di avorio, ma dietro la sete di potere economico-politico, dietro l'avorio di Kurtz c'è il fascino dell'abominio, che sia il cannibalismo, fenomeno frequente nelle spedizioni avventurose dell'epoca (Franklin al Polo Nord) e probabilmente praticato da Kurtz o il sesso, grande tabù dell'epoca vittoriana". In punto di morte aveva citato: "The horror, the horror, ossia L'orrore, probabilmente riferito alle barbarie compiute in nome della 'civilizzazione'". Ed in fondo "tutti noi - per quanto anestetizzati da una società fondata sul politically correct - siamo dei potenziali Kurtz, ai quali manca in fondo solo l'occasione e/o le capacità per poterlo diventare davvero". ApocalipseNow è dentro di noi, come quell'ineffabile senso di "inquietudine" che ci lascia la lettura del capolavoro di Conrad.

giovedì 14 novembre 2013

L'Italia non ce l'ha fatta da sola

La BCE ha comprato 100 miliardi di titoli pubblici e 250 miliardi di euro a banche italiane. L'Italia non ce l'ha fatta da sola. Per niente. E ancora ha una spesa pubblica monstre da 800 miliardi di euro l'anno, con PIL in caduta da trimestri e trimestri. E i dirigenti PA sono pagati il triplo che in tutto l'OCSE.

L'Italia ha bruciato più di mezzo milione di posti di lavoro e il 15% della sua industria. Una deindustrializzazione che duncia il ritardo di un quarto di secolo dell'intero Paese.

L'Italia ce l'ha fatta da sola? Ma va là.

OCSE: I dirigenti PA sono pagati il triplo che nel resto del mondo

La Spesa Pubblica da 800 miliardi di euro è il vero Moloch. Un macigno che impedisce di tagliare le tasse. E i responsabili non sono i dipendenti, in genere malpagati e vessati. Ma i dirigenti. Che spesso dirigono 1-3-massimo 5 persone: dunque, neanche dirigono. Se vogliamo far ripartire il Paese, trovando risorse da investire in bandalarga e R&D eccetera, va aggredita la Spesa Pubblica. Lo scandalo dei Dirigenti pagati il triplo che nel resto del mondo (dati Ocse) grida vendetta.

L'utopia del fisco giusto

"Se uno Stato consente ad una multinazionale di pagare il 2,5% di tasse, ma perchè quella Società dovrebbe sborsare al #fisco italiano il 70%?" si chiede ironicamente un  mio contatto Facebook, sviluppatore di apps, che dice che Letta è solo un caso di nepotismo al cubo. L'Europa, e in particolare l'eurozona, è stata costruita con un'architettura che lascia falle incredibili a chi fa "ingegneria fiscale e finanziaria". Invece di puntare il dito contro le società più astute-di-una-volpe (loro sì che leggono Machiavelli!), chi sono quei geni della Comunità europea che non si sono accorti di questi sbilanciamenti e di queste derive?

Ora gli italiani, assetati di tasse, vorrebbero svenare Apple Italia, Google Italia e Facebook. Sbranarle e metterle alla gogna.

Ma le società applicano solo una sofistica ingegneria finanziaria: mica evadono od eludono.

Per la cronaca: l'Italia è in recessione da 9 trimestri e avrà una ripresina nel 2014, poi chissà. l’Irlanda, la cui lettera iniziale è una delle I di Piigs, sta uscendo dalla crisi in cinque mosse: rigoroso percorso di risanamento, export, fisco vantaggioso, competitività in aumento e gestione della crisi bancaria e immobiliare.

Ma di cosa stiamo parlando? Le tasse non sono belle, ma sono utili per tutto. Però il fisco deve essere giusto. Se inquo, crea squilibri terrificanti. E recessione.

Il Fisco Giusto è il titolo di un bel libro-intervista di Orazio Carabini all'ex ministro Visco (sbeffeggiato dalla destra come Dracula). Ma il Fisco giusto deve essere un obiettivo, in un Paese dove la spesa pubblica, al netto della spesa per interessi, s'è impennata dal 39.5% del #Pil (474,9 miliardi Euro, fonte Istat) nel 2000 al 45,6% (714,4 miliardi di Euro, fonte Mef) nel 2012, mentre la pressione fiscale esplodeva, passando dal 41% al 44% del Pil (fonte Istat) nello stesso periodo. Volete far fuggire i capitali stranieri? Oppure riformare il fisco, pesando meno sul lavoro e più sulle rendite e i rentier?

mercoledì 13 novembre 2013

Le competenze nella scuola pubblica

Perché mio figlio fa 25 minuti a piedi, invece di 5 per andare a scuola? Perché la ScuolaSottoCasa non è come la ScuolaPubblica che abbiamo scelto. Perché le competenze e i meriti dei docenti di una scuola non sono un optional. Paghiamo tante tasse, ma non dobbiamo subire da sudditi ciò che non va. I genitori devono poter scegliere le scuole, i professori migliori. Perché chi studia di più, fa tanti compiti, tante interrogazioni, tante verifiche; è vero: fa fatica, ma avrà migliori Pari Opportunità da adulto. Se troviamo insegnanti inadeguati o poco competenti, è un danno a spese dei nostri ragazzi, ma soprattutto un'ingiustizia per chi ha meno chance nella vita. Per chi non ha genitori laureati o non in grado di pagare lezioni private (spesso, in nero, il che è vergognoso).

Che tristezza, le vetero femministe!

Anch'io chiamo il feto "bambino", ma non considero assassina chi abortisce e soprattutto non farei mai campagne elettorali sulla 194. Le giornaliste che sostengono Ciati hanno ragione a dire che la Legge 194 è disattesa. Ma poi offendono il mondo cattolico violentando il linguaggio. Secondo me è importante che si sappia che chi decidere di abortire, potrebbe dare il suo bambino - in completo anonimato - a una mamma che non può averne. Se poi, preferisce abortire, è un suo diritto. E se la vede con la sua coscienza. Che tristezza, le vetero femministe!

La legge consente alla madre di non riconoscere il bambino e di lasciarlo nell’Ospedale dove è nato (DPR 396/2000, art. 30, comma 2). Basta colpevolizzare le donne. Basta però colpevolizzare i cattolici se considerano un feto, un "bambino" (anche per me - agnostica - lo è; mi rifiuto di chiamarlo feto o grumo di materia!). Certo la 194 è una legge disattesa. E va difesa da noi donne. Ma non lo si fa, dividendo il mondo a metà, fra renziani e antirenziani.

La Cgil è un sindacato di Pensionati: questione di numeri.

La Cgil è un sindacato di Pensionati? Non è un insulto, ma statistica. Se la Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) conta più di 5 milioni e 700 000 iscritti di cui quasi 3 milioni di pensionati. Dunque oltre la metà (dati 2012) non lavora ma è in pensione, e si può dire che più che dei lavoratori è un sindacato di pensionati. Emerge dai dati. Ecco, la Fiom credo che sia inattaccabile, invece, da questo punto di vista . E la Fiom è anche più attenta al precariato.

Il Personale è Politico. O no?

Le femministe denunciano, giustamente, che la Legge 194 sull'aborto è fra le più disattese. La verità è che l'autodeterminazione delle donne, da cui discende il FattoreD, è calpestata in Italia. Il fallimento del femminismo in Italia, in fondo, è il silenzio imposto alle donne. L'imposizione del BonTon nei casi di divorzio dà un calcio definitivo a uno dei mantra del primo femminismo militante. Il "Personale è politico" è defunto. E con esso il femminismo.

Lo sfogo di Veronica ex Berlusconi non è ammesso alla (ex?) signora Mentana. E non osiate difenderla. Vi sbraneranno perché "i panni sporchi vanno lavati in famiglia". Se l'avesse detto MisterB, si sarebbero aperte le cateratte. Il Personale è Politico, dunque è Top Secret!

Dunque, gentili femministe, è inutile che ci chiediate di difendere la 194. Il FEMMINISMO è MORTO.

martedì 12 novembre 2013

I NO che aiutano a (de)crescere?

"Le spiagge sono di tutti" disse il governatore Rossi che chiede al PD di dire NO alla vendita delle spiagge. Un governatore che ignora il costo dei 35 euro al giorno ad ombrellone nella sua Regione. Oppure intendeva: Tutti coloro che possono permetterselo? Le spiagge pubbliche sono sempre meno, in Toscana. E tenute sempre peggio.

I Tweet della ex signora Mentana? La Sinistra non perdona.

L'Italia è un Paese provinciale dove il FattoreD viene ignorato, dove l'armamentario retorico del femminismo è puro antiquariato, dove si cerca di tenere insieme "i cocci di vecchi codici infranti", resi anacronistici dalle rivoluzioni sociali oppure "ridicoli dalla loro stessa prosopopea" (citazioni da Michele Serra). Ma l'establishment ha solo paura della sua preziosa privacy. NSA spia tutti, ma la Sinistra sbraita: i "panni sporchi si lavino in famiglia". All'ex signora Mentana: rinunci alla vendetta. La faranno fuori. Come solo l'establishment italiano sa far fuori le donne che si ribellano al sessimo e al maschilismo. Poi, certo, dopo Chicco Testa e Mentana, si sposi con un Liberale vero: meglio uno di destra, ché questi uomini alla Hollande che ti fregano (news, skills, l'anima) appena possono.

Le ragazze bonton sono finite. Sono stufe di tollerare tutto. Spero che la signora chieda al futuro ex marito 200 mila euro d'anni d'alimenti, così, potrà regalarli al ToyBoy facendo calare la disoccupazione giovanile. Quel Precariato a cui la Cgil ci ha condannato a vita.



Ragazze, reinventatevi! R.i.b.e.l.l.a.t.e.v.i. allo strapotere maschilista! E liberatevi dal sessismo: Fattore D adesso: prendete il Potere.

L'uomo che preferisce pagare una "professionista" piuttosto che dare gli alimenti a un'ex moglie - visti i numeri dei tribunali -, racconta molto del declino etico dell'Italia di oggi. E poi le mamme stile Anna Magnani in "Bellissima", pronte a tutto, pur di assicurare alle figlie i gadget del consumismo, sono un'ulteriore tema di discussione. Una volta le madri speravano nella "scalata sociale" (far studiare le figlie, sperare nell'incontro fatale), ma oggi - quando l'Ascensore Sociale è fermo (le ricche sposano i ricchi, punto) - quelle stesse madri scommettono, perversamente, sulla scorciatoia della babyprostituzione. Il declino italiano è anche questo. Che dire? "Il puritanesimo da Guerra Fredda sarebbe sfociato, in seguito, nella ribellione culturale che prese le forme della rivoluzione sessuale". Ecco, ragazze, imparate dalle PussyRiot e dalle RiotGrrrl degli anni '90 o dalle Femen di oggi: prendete il Potere! Ribellatevi alle mamme che vi inducono alla prostituzioni coi vecchi polli! Ma soprattutto ribellatevi al predominio maschilista!

Ragazze, reinventatevi! R.i.b.e.l.l.a.t.e.v.i. allo strapotere maschilista!

La sessualità maschile, le baby escort e il ritorno del moralismo bigotto. Donne, ma la Rivoiluzione Sessuale, la praticate o no?

Ho letto il pezzo, bello, di Marina Terragni sull'argomento scottante della baby prostituzione. Ma sarebbe interessante anche andare oltre, imho. Servirebbe pure una licida analisi sul fatto che, in tema di Rivoluzione Sessuale, siamo tornati all''800, se troppi uomini vanno ad escort. La mia trisnonna, molto ricca e cattolica, venne lasciata dal marito per la cameriera, giovane e disponibile. Ovviamente il trisnonno pretese di ritornare nella villa di campagna da vecchio, quando si era stufato della cameriera (che andò a scusarsi dalla trisnonna, dicendole che si era illusa... La trisnonna ha voluto tramandare questo aneddoto a noi femmine di famiglia, per dirci: "Fidarsi dei mariti è bene, non fidarsi è meglio"). La trisnonna non impedì il ritorno a casa al marito fedifrago, ma lo trattò fino all'ultimo da mascalzone, anche in pubblico, rovinandogli la carriera (ma essendo un possidente feudale, che faceva il sindaco gratis, veniva ahimè riverito da tutti i Maschi suoi contemporanei del senese). Quello che mi chiedo: All'epoca le trasgressioni veniva soddisfatte così, usurpando i diritti delle donne; ma, dopo il decennio '60-'70, la Rivoluzione Sessuale, che fine ha fatto, o è finita nel Riflusso?  La mia trisnonna, cresciuta in un Collegio a pane, pianoforte e francese, non conosceva certo le raffinate pratiche libertine delle Liaisons dangereuses! O se le conosceva, fingeva in pubblico di scandalizzarsene. Ma le figlie della Rivoluzione Sessuale non avrebbero dovuto rendere la Prostituzione una roba di nicchia? C'è in giro ancora un bigotto puritanesimo che porta la sessualità maschile a preferire la sessualità a pagamento? In questo senso, non considero la faccenda delle baby prostitute solo figlia di una sessualità maschile perversa; ma piuttosto figlia di un misurdarstanding culturale del femminismo.

Il declino italiano, è anche questo. Fra mogli bigotte che la Rivoluzione Sessuale non sanno più cosa sia stata, escort sempre più giovani e cheap (rispetto alle squille d'alto bordo) e una sessualità maschile che semplifica tutto col dio denaro. L'uomo che preferisce pagare una "professionista" piuttosto che dare gli alimenti a un'ex moglie, racconta tanto del declino etico dell'Italia di oggi. E poi le mamme stile Anna Magnani in "Bellissima", pronte a tutto, pur di assicurare alle figlie i gadget del consumismo. Una volta le madri speravano nella "scalata sociale", ma oggi - quando l'Ascensore Sociale è fermo - puntano sulla scorciatoia della babyprostituzione.

venerdì 8 novembre 2013

I Google Glass, l'Espresso e La Stampa

Il curatore di DigiArte X porta i Google Glass in Italia, con grande impegno personale. La PR improvvisata, dopo che ha dato forfait l'azienda incaricata, scrive ai grandi giornalisti per invitarli alla Conferenza Stampa, le Star non vengono. Ma, poiché i Google Glass interessano, eccome se!, invitano nelle loro redazioni l'azienda che fisicamente è developer di Google Glass Explorer. Fin qui? Tutto bene. Dispiace essere snobbati, ma vabbè. Poi, però, esce l'e-book sui Google Glass per l'Espresso, un bel copia-e-incolla di news sul tema - da tutti i siti che si occupano di IT -, con qualche simpatico excursus filosofico: e fin qui, nulla di nuovo. La "grande Stampa" fa sempre così. Ma due righe su Digiarte X, la mostra che ha catalizzato l'attenzione sui Google Glass in Italia, no, eh?

Ma no, siamo in Italia! MAI mettere un link esterno se non agli amici_di _sinistra della parrocchietta. Sono gli stessi che fanno la guerra alla Meritocrazia di Renzi. Gli stessi. Complimenti, eh.

Dei Ragazzi Non Si Sa Niente. Il narcisismo dei media e il mistero dell'adolescenza

Dopo l'imbarazzante articolo di Concita De Gregorio e i pessimi epigoni delle audaci performance erotiche degli adolescenti, vorrei che scrivesse una Lettera ai Media qualcuno che sapesse che dei Ragazzi Non Si Sa Niente. Qualcuno che mostrasse sincero rispetto nei confronti del girovagare dei teenager intorno al centro dell'universo, fra sesso e castità, fra eros e ascesi. Rispetto verso il loro - intimo ed urgente - desiderio di esplorare nuovi mondi, sondare vette e abissi, annusando l'odore del sangue e assaggiare le secrezioni più intime. La intitolerei "Lettera ai Media: Lasciate stare gli adolescenti". Lasciateli crescere! Con amore e rispettosa distanza. In fondo, li avete già derubati di tutto tranne che del loro gadget preferito! Volete anche infierire condannandoli a una pornografia-di-carta-patinata per tirar su un po' le vostre anemiche vendite?
  
Che cos'è l'adolescenza se non un miscuglio di utopie - illusioni/disillusioni - avventure sessuali - prime esperienze di trasgressione - terrificanti illuminazioni - paure e bagliori di felicità? Che cos'è quell'arco di età, fatto di umori ed isterismi, di ormoni e vertigini emozionali, che attraversa le lagune della stupefacente meraviglia e gli abissi dell'horror vacui?

Cari media, lasciate vivere liberamente gli adolescenti, sempre in bilico fra lisergiche percezioni ed insondabili terrori. Quella folle libertà di non avere legami, la voglia di annusare gli odori del sesso, di assaggiare le amarezze dei tradimenti o di sorprendersi per squarci improvvisi di felicità. Già avete tolto tutto ai vostri figli tranne un consumismo sfrenato e posticcio, il continuo rincorrere dei gadget, delle mode, l'ansia dei soldi. Del fare i soldi in fretta per fare le file ai negozi. E, se invece di scoprire le utopie della Libertà (sessuale, politica, filosofica, religiosa...), applicano anche al sesso il ciclo consumistico del Produci-Consuma-Crepa, non sarà - anche - colpa della vostra aridità? Del vostro cinismo? Del vostro pensiero liquido che disfa ogni trama? Del vostro orizzonte stretto?

Il narcisismo dei media vorrebbe specchiarsi in quello strato d'acqua, fresco ma torbido, che è l'adolescenza, ma rischia solo di annergarci dentro come il mito insegna.



giovedì 7 novembre 2013

Marketing vs. rinnovamento. Il caso CambiaVerso di Matteo Renzi

Cambiaverso è una delle idee di Marketing politico più originale vista negli ultimi anni, che vi piaccia o no il candidato. Il messaggio più incisivo che ho letto finora, l'ha inviato P.B. or ora e dice: "Oppressione fiscale SEMPLIFICAZIONE". Carino anche "Delega PARTECIPAZIONE". Certo, il rischio del "boxino morboso" c'è sempre come fa notare Mantellini, ma una differenza c'è: il boxino morboso crea passività, off; la provocazione accende il cervello, on. E in'Italia apatica da 20 anni, meglio far girare i neuroni, in fondo, meglio on che off. Poi, certo, bastasse il marketing per innovare, non saremmo passati al Nexus 5 e saremmo ancora all'iPhone 4.

Sotto indagine il surplus dei conti correnti della Germania?

Dopo la denuncia del FMI e degli USA, qualcosa si muove. Germania sul banco degli imputati?

Elogio dell'algoritmo

Gli algoritmi sono procedimenti matematici, e un problema risolvibile mediante un algoritmo si dice computabile. Un algoritmo è (era, ora le cose sono ben più complesse!) al cuore del motore di ricerca di Google, gli algoritmi sono ovunque e permettono di far funzionare bene la tecnologia che usiamo ogni giorno. Nell'amore seguite pure la follia e la serendipity, ma se l'economia seguisse di più gli algoritmi e meno i Sentiment causati da paura o euforia, forse incorrerebbe in un numero inferiore di errori. Alla finanza fa male la cocaina che gira fra i broker: mica gli algoritmi! 

L'eredità di Bloomberg? I'm a girl. I'm beautiful the way I am

Qual è la lezione dell'elezione di De Blasio? A New York la sinistra per vincere non è costretta a fingersi di destra, se la destra ha fatto il suo "dirty job" per vent'anni, prima con Rudolph Giuliani e poi con Bloomberg. E fra l'altro Bloomberg lascia in eredità una delle più belle campagne pubblicitarie pro-donne e FattoreD mai viste in occidente: "I'm a girl. I'm beautiful the way I am", per ridonare alle donne l'autostima che si meritano in un mondo ipersessualizzato e per riscoprire l'autodeterminazione femminile, il vero motore della Womenomics.

mercoledì 6 novembre 2013

Il Gender Gap italiano non cessa di stupirci

In qualcosa le donne hanno leadership: lavorano di più degli uomini. E il primato – planetario – vede l’Italia in testa. Non stentiamo a crederci. Malpagate e super lavoratrici.

Non tutti vanno al Mamiani, cara La Repubblica

Il pezzo l'avrete letto tutti. Un articolo inutilmente ridondante, saccente, traboccante di moralismo bigotto. Certo, la prostituzione delle adolescenti ci sbatte in faccia tanti non-detto e per chi ha figli, è roba tosta. Ma non tutti vanno al Mamiani, cara La Repubblica

"Ribadendo che Concita De Gregorio non è Chandler, comunque gli scrittori non hanno schifo dei loro personaggi, non aspettano che siano a terra per colpirli con frasi a effetto senza il verbo. Ma questo è il meno".

A Concita De Gregorio, che "non è Chandler", non piace la secolarizzazione della società italiana. Una "laicizzazione" in cui l'emancipazione femminile va a braccetto sia con l'autodeterminazione che con un fenomeno antropologico di "ammorbidimento dei costumi sessuali", a volte confuso e a volte spiacevole, ma comunque progressista. Roma diventerà come Ansterdam? Perché, no? Trattare in maniera reazionaria il mondo del porno (soft e hard) e della prostituzione (non parliamo dello sfruttamento, ma della libera scelta), è spietato. E vetusto.


New York si sposta a sinistra, merito di Bloomberg

New York si sposta a sinistra, dopo un'ubriacatura ventennale di neoliberismo. Ora vedremo se il "dirigismo" includerà le periferie nel cerchio magico della prosperità, no?

martedì 5 novembre 2013

La Grazie e l'IMU

Vuole la Grazia ad ogni costo? In cambio deve votare per rimettere l'IMU sulla prima casa (verrà solo tolto a chi ha case modeste e alle fasce disagiate, non a chi evade). E investire i soldi dell'IMU nel taglio del cuneo fiscale. E, ovviamente, non ripresentarsi mai più alle elezioni.

Però MisterB ha altri processi in corso, e la Grazia mica può estendersi a mille processi.

Insomma, la Grazia è inutile. Invece rimettere l'IMU e incidere maggiormente sul cuneo fiscale, serve al Paese.

Il benessere non abita più qui

Su 34 Paesi Ocse, l'Italia è infelice. Solo la Grecia, devastata dall'Austerity, fa peggio di noi nell'indice del benessere. Si ampliano le differenze di genere.

Servono la certezza della pena e la riforma della Giustizia. Non il linciaggio del ministro Cancellieri

Il "caso Cancellieri" è una vittoria mediatica dei sedicenti giornalisti "de sinistra"? In parte sì: "cercano di far passare per manettaro (sinistra giustizialista!) chiunque ponga anche una semplice questione di opportunità sull'operato del ministro Cancellieri". Ma il VERO problema è che i sedicenti giornalisti "de sinistra" ci riescono a livello mediatico perché la sinistra non ammette che serve una Riforma della Giustizia. E che la carerazione preventiva è un abuso. Terrificante. Che bisogna ammettere che se vogliamo aiutare tutti - e non solo Giulia Ligresti, ma anche i Cucchi e gli Aldrovandi, anche i ragazzini -, dobbiamo o fare l'amnistia o - ancora meglio (visto che l'amnistia non risolve nulla, siamo di nuovo daccapo fra 6 mesi) - fare la Riforma della Giustizia. Basta con l'abuso della carcerazione preventiva, basta con le abitudini barbare da biechi giustizialisti e da tricoteuse. Serve la Giustizia per tutti. No justice, no peace, dicevano i Movimenti degli anni '60. Ed è così. Senza Riforme, questo Paese è in mano ai Raccomandati. Punto.

La pena deve essere certa, dura ed equa. Il resto sono balle di destra. O di sinistra.

lunedì 4 novembre 2013

Macché patrimoniale. Tagliate le spese subito!

"Tutti vogliono ridurre le tasse. Ma non si può farlo se non si riduce la spesa. Per poter chiedere sacrifici, bisogna tagliare i costi della politica. Per farlo, è necessario avere un’idea chiara di numeri e sprechi. Vediamo quali".

Se volete la patrimoniale, prima tagliate tutto. Politicamente difficile, socialmente doloroso, ma essenziale per chiedere sacrifici.


La Cancellieri ha mostrato il vero volto (disumano) dell'Oligarchia

L'Oligarchia "è il sistema di governo imposto da un gruppo ristretto di persone, una classe scelta in base al censo, ed è anche detto governo di pochi (dal greco oligoi (ὀλίγοι) = pochi e archè (ἀρχή) = potere, comando), nel quale vi è più un interesse proprio dei componenti politici". Secondo Aristotele è un cattivo governo non in quanto antidemocratico ma in quanto i "pochi", scelti in base al censo, esercitano  il potere indebitamente favorendo gli interessi particolaristici a scapito di quelli della comunità. Per il filosofo greco l'oligarchia era degenerazione dell'aristocrazia.

domenica 3 novembre 2013

Lo scandalo non è la telefonata di Cancellieri, ma l'inutile catena di comando, profumatamente pagata

"Ma se ci sono motivi di salute, o qualsiasi altro motivo che induca a credere che una data persona non può restare in prigione, deve forzatamente intervenire il Ministro della Giustizia?
E tutta la scala di comando che discende da lei, a partire da quello più in basso: il Direttore del Carcere, non hanno alcuna possibilità d’intervenire, e allora cosa ci stanno li a fare con i loro profumatissimi compensi?" si domanda Brica.44 sul Blog Piovono Rane. E ha ragione.

Lo scandalo non è la telefonata di Cancellieri, ma l'inutile catena di comando, profumatamente pagata, incapace di prendersi tesponsabilità. Questo è un Paese di cialtroni, strapagati. Punto.