martedì 20 dicembre 2011

Altro che articolo 18: il salario è il punto!

A quelli come me, per anni senza uno straccio di assicurazione sul futuro, che hanno fatto figli senza un euro di contributi maternità (negati con spregio dall'Inpgi per 3 mesi-dico- 3 mesi di ), la Legge Biagi ci ha messo in regola.

Non sono mai stata "sotto art. 18", ma non riesco a vederne (nel caso dei precari e dei Co.co.pro) l'utilità. L'art. 18 oggi difende solo il 65% dei dipendenti, lasciando gli altri in balia del Fato.

Al contrario, salari meno bassi e garanzie nel caso di perdita del lavoro, anche per chi non ha diritto alla (inerziale) cassaintegrazione, li vedo come l'uscita dal tunnel.

Ma chi lo dice, viene zittito dai fischi degli Ultras dell'Art.18 che ci vorrebbero fare battere per ottenere cose di cui pochissimi della Generazione Precaria sente la necessità.

Noi abbiamo bisogno di salari più alti e di uno scivolo d'uscita in caso in cui l'azienda rischi il fallimento.

M.C.

venerdì 16 dicembre 2011

Lost generation

Oltre due milioni di italiani sono disoccupati. Alcuni cercano il lavoro da più di un anno. Il 40% dei senza lavoro sono giovani: ammontano a 834 mila gli Under 30 che non hanno un'occupazione. L'Italia in recessione deve recuperare per impedire che ci sia una "generazione perduta nella crisi"... Nel frattemo, denuncia Lagardere a capo del FMI, l'Europa rischia la Depressione del 29.

mercoledì 14 dicembre 2011

Quel fil rouge da Breivik a Firenze: non sono pazzi, sono nazi

La "sindrome del '37" è una brutta malattia. Dopo la crisi del '29-'33, la ripresa del triennio successivo, a causa di errori di politica economica, gli Usa precipitarono nella Double Dip nel '37. Cosa successe in quel decennio in Europa, lo sanno anche i sassi: prima la superinflazione si Inserisci linkdivorò la fragile Repubblica di Weimar, travolta dalle carriole di soldi per una pagnotta, quindi nel '33 i tedeschi elessero democraticamente un certo Hitler. Il resto è la marcia dell'oca verso la guerra, l'Olocausto, il genocidio e milioni di morti. L'inferno nazista e, in Italia, fascista (Italia laboratorio: la marcia su Roma e l'assassinio Matteotti sono precedenti).

Nossignori, non sono pazzi, sono nazi. Sono uniti da un crogiuolo di sottoculture che si rifanno all'odio razziale e alla supremazia dei bianchi... Da Breivik alla strage dei senegalesi a Firenze, c'è un filo rosso che unisce certi terrificanti episodi. Un clima da monitorare, dopo il Progrom contro un campo Rom a Torino. L'Europa deve contrastare la crisi del debito e la crisi economica, perché in questo clima la "caccia al diverso", la "ricerca del capro espiatorio" e il "pericolo Xenofobia" allignano come non mai.

Einstein, a chi gli chiese di che "razza fosse", rispose: Appartengo alla razza umana.

Anche noi rispondiamo così a chi vuole riportare l'orologio della storia indietro di decenni e lo spettro nazi in un'Europa, stressata dallo Spread, ma capace di reagire. La lezione del '33-'37 vuol dire: non ricadere negli errori/orrori di allora.

Solidarietà alla comunità senegalese di Firenze. Le vittime del killer si chiamavano Samb Modou, 40 anni, Diop Mor, 54 anni, I feriti sono invece Sougou Mor (32 anni) colpito nel pomeriggio in piazza del Mercato centrale insieme al connazionale Mbenghe Cheike (42) e Moustapha Dieng (37).

martedì 13 dicembre 2011

Il peso della crisi sulle spalle dei ragazzi

Non è un paese per giovani. Secondo la Fondazione Ismu, l'unica resistenza alla recessione è merito quasi solo delle donne, "concentrate nei servizi domestici e di assistenza meno legati agli andamenti ciclici dell’economia". Invece per i giovani italiani va male: 160 mila posti in meno per le giovani generazioni, le vere grandi vittime della crisi. Ieri uno studente ventenne, che per arrotondare lavora, è morto sul lavoro, schiacciato da un'impalcatura che stava montando per il concerto di Jovanotti. La paga? Pochi euro all'euro, pare 5. Anche se Assomusica nega che il costo del lavoro di facchinaggio sia di 5 euro all'ora: "I nostri associati - come in questo caso il promoter di Trieste che ha un'esperienza più che trentennale - si rivolgono a compagnie o cooperative di servizi alle quali a seconda della regione pagano dai 13 ai 16 euro l'ora per il personale impiegato...".

martedì 6 dicembre 2011

Se non ora quando: in piazza l'11 dicemnbre

Il 13 febbraio hanno portato in piazza più di un milione di persone. In estate a Siena hanno fatto il bis. Ora i cento comitati composti dalle donne di "Se non ora quando" promuovono la manifestazione per l'11 dicembre. Le donne oggi pagano la crisi, ma il Fattore D potrebbe essere una leva della crescita.

lunedì 5 dicembre 2011

Fatevi due conti: l'ICI prima casa e l'equità

Se l'estimo catastale medio a Roma per un appartamento di 100 mq era di 180.000 euro, con l'incremento del 60% (+108.000 euro), diventa 298.000 euro. L'aliquota prima casa è dello 0,4%, ma tolta l'esenzione prima casa, il totale è: 1192 euro - 200 euro, quindi 992 euro di pagamento ICI. Da pagare a prescindere dal proprio reddito, sia che abbiate scudato sia che siate un pensionato che non ha mai evaso un centesimo... L'equità si declina in tanti modi.

Pensioni d'oro: scandalo italiano?

Invece delle "lacrime di coccodrillo", anche se umanissime sincere, di Elsa Fornero, avremmo preferito un bel taglio a uno scandalo: le pensioni d'oro. In Italia ci sono persone che prendono oltre i 10 mila euro di pensione, dopo aver occupato posti di lavoro, ottenuti solo attraverso tessere politiche o sindacali.

Quello era il ramo da sfoltire! Non la deindicizzazione delle pensioni poco più che da fame

L'Inps e l'Inpdap dovrebbero erogare al massimo 3.000 euro di pensione. Chi ce l'ha più alta avrà sicuramente un capitale messo da parte. I soldi risparmiati serviranno a salvare l'Italia dal fallimento e a dare un futuro ai nostri figli.

Ma in Italia, il TAX ME MORE vale solo per chi ha sempre pagato... tassati e tartassati.

domenica 4 dicembre 2011

Elsa Fornero: Senza donne non si va da nessuna parte

Il Forum Giovani si è presentato a Palazzo Chigi, all'ultimo giro di incontri del governo, senza una ragazza. Cento per cento al maschile. Il ministro del Lavoro e delle Pari opportunità Elsa Fornero ha fatto loro notare che è un "atteggiamento culturalmente sbagliato". Senza donne non si va da nessuna parte: ma è possibile ripetere le stesse cose nel 2011 a ragazzi nati negli anni '90? Il Fattore D è anticrisi.

venerdì 2 dicembre 2011

Censis: Oltre la metà degli italiani è su Internet

Il Rapporto Censis 2011, giunto alla 45esima edizione, scatta un'instantanea agli italiani, in un momento di fragilità (sotto attacco in Borsa da mesi i Bot e Btp) e di svolta (il governo Monti sta per varare Riforme strutturali che cambieranno il volto del paese). Alle donne sono chiesti sacrifici: lavorare di più, ritardare a "fare le nonne" per dare un salario minimo ai giovani. Vedremo.
Intanto il Censis ci dice che 9 ragazzi su 10 sono sul Web (molti in cerca di lavoro, visto che 1 su 3 è disoccupato) e oltre la metà degli italiani è su Internet. Almeno questo giro di boa, l'Italia lo ha superato. Riuscirà a soperare anche gli altri scogli?