martedì 13 dicembre 2011

Il peso della crisi sulle spalle dei ragazzi

Non è un paese per giovani. Secondo la Fondazione Ismu, l'unica resistenza alla recessione è merito quasi solo delle donne, "concentrate nei servizi domestici e di assistenza meno legati agli andamenti ciclici dell’economia". Invece per i giovani italiani va male: 160 mila posti in meno per le giovani generazioni, le vere grandi vittime della crisi. Ieri uno studente ventenne, che per arrotondare lavora, è morto sul lavoro, schiacciato da un'impalcatura che stava montando per il concerto di Jovanotti. La paga? Pochi euro all'euro, pare 5. Anche se Assomusica nega che il costo del lavoro di facchinaggio sia di 5 euro all'ora: "I nostri associati - come in questo caso il promoter di Trieste che ha un'esperienza più che trentennale - si rivolgono a compagnie o cooperative di servizi alle quali a seconda della regione pagano dai 13 ai 16 euro l'ora per il personale impiegato...".

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