venerdì 20 dicembre 2013

La patrmoniale

"Il marito dell'onorevole Pollastrini (Pd), nonché ex braccio destro di Alessandro Profumo in Unicredit e di Corrado Passera in Intesa torna alla carica sulla patrimoniale una tantum a carico delle famiglie più ricche".  

Dopo i danni fatti coi derivati, ora si reinventano la patrmoniale.

giovedì 19 dicembre 2013

Ripensare il lavoro

Bene ha fatto Renzi a porre la questione: più lavoro, in cambio di crescenti diritti. Secondo me, andrebbe ripensata anche la scuola pubblica. Servirebbero insegnanti più giovani e più motivati. E, scusatemi- so di attirarmi critiche (anche motivate, ci mancherebbe) -, ma il posto fisso non aiuta la scuola pubblica. Nel senso che oggi tutto - l'aggiornamento professionale - è "lasciato alla volontà dei singoli individui", ma nella scuola è essenziale l'aggiornamento degli skill, la voglia di far fare ai ragazzi concorsi (oggi ci sono olimpiadi di ogni tipo, dalla atematica all'informatica fino al quotidiano in classe: partecipate scuole! Mettetevi in gioco!).

Lascuola deve testare la gamefication intelligente: imparare, essere invogliati a studiare, divertendosi. I quiz di matematica (quelli della Bocconi sono eccezionali) e Grammaland (libretto di grammatica, esilarante, di un laureato alla Normale di Pisa) oltre alle apps di inglese/francese/tedesco: con questi nuovi strumenti potrete migliorare la preparazione dei ragazzi, senza ricorrere a vetusti "metodi maoisti". Costringere qualcuno a studiare, non funziona mai. Cistrinfìgere i professori ad aggiornarsi è pure tempo perso. Togliete il posto fisso, e lo faranno da sè.

mercoledì 18 dicembre 2013

Gli iperliberisti de noantri

Non avevano fatto i conti con il Fattore I di Internet. In Italia "Ferrara che scrive articoli ove lamenta di non avere preso i finanziamenti dello stato alla stampa, e difende tali finanziamenti, poi dà lezioni di libero mercato anglosassone stile tea-party".

Ora "agricoltori, tassisti e trasportatori, categorie tra le più PROTETTE e SOVVENZIONATE dallo stato, che scendono a fare la rivolta PER CANCELLARE lo stato!"

Vogliamo parlare di Marchionne e la CIG?

Gli iperliberisti de noantri hanno seminato ignoranza e, nell'era di Twitter, hanno raccolto la forca. Complimenti!

martedì 17 dicembre 2013

Giù le mani dal Web!

#giulemanidalweb. Questo è un attacco concentrico alla Rete come non abbiamo visto neanche all’epoca del famigerato Decreto Romani e dell’esilarante Decreto Carlucci, messi insieme, pochi anni fa. Giù le mani dal Web! Visto che l’economia digitale è l’unica leva per crescere. E per uscire dal tunnel.

Studi della Banca Mondiale, di Google, dell’Oecd, del Boston Consulting Group e di Confindustria Digitale sostengono che una buona infrastruttura digitale consentirebbe di risparmiare non meno di 40 miliardi l’anno (con soli 10 miliardi di investimenti iniziali, secondo  Alcatel-Lucent); una crescita della penetrazione della banda larga tra il 13% e il 18% potrebbe generare una crescita di PIL tra il 3,3% e il 4,3% (di cui il 75% a vantaggio dell’industria tradizionale); il McKinsey Global Institute afferma che internet crea più posti di lavoro di quanti ne distrugga. E invece no: l’Italia rema contro il digitale.
Ma, fra WebTax e dettati Siae (con incremento del 500% dell’Equo compenso), fra divieti di “linkare ed embeddare” e Delibere AgCom, l’Italia è luddista nel Dna.
Vogliamo rendere l’Italia un Paese per Internet? #giulemanidalweb! Adesso.

venerdì 13 dicembre 2013

Fra la Russia di Putin e l'Ungheria di Orban, scelgo la Danimarca. E l'economia digitale

L'Italia deve rimanere ancorata all'Europa e contrbuire a fondare gli Stati Uniti d'Europa. Uno dei capi dei Forconi dice che il suo mito è l'Ungheria di Orban, un Paese nazionalista che odia la stampa libera e i gay. Dopo il Lettone di Putin, pretendiamo che l'Italia sposi un modello di civiltà occidentale, pienamente democratico. Un Paese che scommetta sia nella manifattura che nel PIL digitale.

giovedì 12 dicembre 2013

Vi ricordate gli Yuppie?

"Renzi vi sta offrendo una specie di patto faustiano, vi sta promettendo giovinezza. No, non sta cercando di catturare i giovani: numericamente sono troppo pochi per far vincere il partito. Non si atteggia a giovane perche' vuole catturare i giovani: si atteggia a giovane perche' vuole promettere la giovinezza ai vecchi."

Renzi sta evocando gli stessi stilemi Yuppie, ma a misura di Ceto Medio. Ah, la middle class degli anni '60!

mercoledì 11 dicembre 2013

Non solo province

Le province vanno tagliate, ma non basta. Sono da tagliare anche 7.800 società ed enti strumentali, gestiti da nominati della politica, dove non c’è alcuna trasparenza o controllo sulla qualità né sul costo dei servizi, l’8% in più rispetto all’anno precedente, per lo più con bilanci in rosso, con un esercito di 300mila addetti e oltre 19 mila componenti dei Consigli di Amministrazione, per un costo complessivo di solo personale di 15 miliardi di euro.

Eliminiamo il Cnel, prima delle Province. Basta carrozzoni romani.

Stop AGCOM!

Domani 12 dicembre – data funesta per l’Italia (Strage di Piazza Fontana nel ‘69) -, passerà la Delibera AgCom. Si tratta del regolamento sul diritto d’autore che consentirà all’AgCom di bypassare la magistratura per cancellare i siti sospettati di non rispettarne le norme.

(Grazie per il link de Il Fatto Quotidiano alla mia intervista all’avvocato Fulvio Sarzana).

M5S: "Vi siete mangiati 556 miliardi"

L'accusa del M5S è fondata. "Vi siete mangiati 556 miliardi", mentre la globalizzazione accelera e l'Italia perde competitività da 20 anni.

I Kennedy, i fratelli Gracchi, Allende. Quando la controrivoluzione non è un pranzo di gala.

"I nemici di Tiberio Gracco corsero al Senato". Tiberio fu informato che avevano un piano per uccidere il console Publio Muzio Scevolo. "Il Pontefice Massimo, Publio Cornelio Scipione Nasica Serapione, cugino per parte materna di Tiberio, esortò i suoi a far rispettare la legge, mediante la formula del tumultus, e i suoi partigiani marciarono armati fino al Campidoglio. Ne seguì una carneficina nella quale persero la vita oltre trecento cittadini romani e tra loro lo stesso Tiberio, ucciso a bastonate. Il suo cadavere fu gettato nel Tevere e i suoi amici condannati a morte o esiliati senza processo".

"Fratello di Tiberio, eletto tribuno della plebe, Gaio Gracco riprese l'opera di riforma sociale intrapresa dal fratello maggiore nel 123 a.C., dieci anni dopo la sua morte" (...) "Durante la sua carica, oltre a confermare la legge agraria del fratello, Gaio Gracco fece approvare tramite plebisciti diverse leggi Sempronie". "Gaio perse molta della sua popolarità e non fu rieletto al tribunato. Inoltre, nel giorno in cui si presentò in Campidoglio per difendere davanti all'assemblea del popolo la sua legge, scoppiò un grave tumulto tra le parti avverse. Il Senato decretò il Senatus consultum ultimum e Gaio si vide costretto a rifugiarsi con i suoi fedeli sull'Aventino, dove fu attaccato dalle truppe del console Lucio Opimio". "Sopraffatto, persa ormai ogni speranza, secondo la tradizione più accreditata si fece uccidere da un servo al di là del Tevere, sul Gianicolo, nel bosco delle Furrine. Con lui morirono anche circa tremila cittadini, vittime di una feroce repressione".

Lo sciopero dei camionisti alla vigilia del Golpe di Pinochet

Flavia Perina fa un'acuta osservazione su Facebook: "Da anni la destra parlamentare e/o estrema mostra orgogliosamente il dito medio ai protestatari di qualsiasi protesta (studenti medi, donne, indignados, NoTav, ricercatori, operai, disoccupati), chiedendo cariche di polizia, arresti di massa e pene esemplari. Poi Berlusconi apre ai Forconi e come per magia, la più impresentabile delle piazze diventa una causa sacrosanta. Ridicoli".

Vero, ma dimentica - vuoto di memoria? - un fatto.

Il rapporto fra Destra e piazza a me ricorda la fine della Repubblica di Weimar o la vigilia del Golpe di Pinochet, con lo sciopero dei camionisti, le "code lunghe, il gasolio quasi scomparso, le merci che scarseggiano nei supermercati, le strade sbarrate, i blocchi autostradali, le ritorsioni nei confronti di chi non si ferma, basta un niente e ti tagliano le gomme". Poi, si sa, la Storia quando si ripete, da tragedia si trasforma in farsa. (Cmq i forconi esprimono una rabbia più che comprensibile: che il sangue ribolla, sia a destra che a sinistra).

La Repubblica di Weimar. E poi il '33.

C'è nell'aria qualcosa - un refrain, un dettaglio, un delirio - della Repubblica di Weimar, quel periodo che va dal 1919 al 1933, travolta dal nazismo che distrusse tutti i meccanismi assemblati da un normale sistema democratico. C'è qualcosa - un refrain - della Repubblica di Weimar, in cui la violenza comune era dilagante, risse che scoppiavano anche tra gruppi rivali.  Il 7 novembre la rivoluzione aveva raggiunto Monaco di Baviera, provocando la fuga di Ludwig III di Baviera in qualità di primo monarca di Germania decaduto. Stavano nascendo i soviet. Le classi medie iniziavano a temere una prossima evoluzione della nazione in una Repubblica Socialista. Gli scontri culminarono il 15 gennaio con la morte di Rosa Luxemburg e di Karl Liebknecht. La Costituzione di Weimar nel '19 creò una repubblica con un sistema semi-presidenziale. "Fin dall'inizio, la Repubblica fu posta sotto grande pressione tanto dagli estremisti di destra quanto da quelli di sinistra. La sinistra accusava i Socialdemocratici al potere di aver tradito gli ideali del movimento operaio, patteggiando con i poteri del vecchio stato invece di mettere in atto una rivoluzione comunista. La destra si opponeva a un sistema democratico, perché avrebbe preferito mantenere uno stato autoritario come l'Impero del 1871". Ma il puntivo Trattato di Versailles e soprattutto l'impatto del '29, con la crisi a doppia W, travolsero il primo tentativo di repubblica liberal-democratica in Germania. A quel punto arrivò il lungo inverno del '33. A passo dell'oca.

Il forcone che è in te

Togliamo i privilegi e diamo un po’ di diritti ai figli precari-a-vita di quell’ex Middle Class. Adottiamo il “contratto unico” di Tito Boeri e togliamo l’articolo 18, un anacronismo nella globalizzazione. Rimettiamo l’IMU e abbassiamo il cuneo fiscale. E forse i forconi torneranno nella stalle, no? La middle class tedesca è tranquilla; il proletariato tedesco, è vero, con Hartz IV non se la passa benissimo, ma sempre meglio della Dosoccupazione-giovanile-al-40% che ci hanno regalato sindacati poico lungimiranti. Sposiamo il modello tesdesco, e l’Italia – la seconda manifattura d’Eiropa, nonostante una de-indistrializzazione pazzesca – tornerà a respirare. Riforme riforme riforme. Il resto non è noia: ahimè è Alba Dorata. E me la eviterei, così a naso, grazie.

L'Italia ha una lunga storia di tentazioni plebiscitarie, eversive e svolte autoritarie. Per evitarle, basterebbe un Paese più semplice. Non slogan, ma vere semplificazioni.

E non odiamoli 'sti piccoli borghesi, con o senza forconi. Sono i nostri vicini di casa, impoveriti dalla crisi. E stufi della casta.
  

martedì 10 dicembre 2013

I conservatori che frenano ogni progresso

Un collaboratore de La Stampa mi ha rimbrottato su Facebook dicendo che  quello tesdesco è un "modello sbagliato". I benpensanti considerano Schroeder un killer di diritti e non l'architetto della Germania dove la disoccupazione è un ricordo degli anni bui. Ma questi intellettuali sono gli stessi che tollerano (!) i super tutelati di serie A e i precari-a-vita di serie B. E tollerano la disoccupazione a due cifre! Perché non li riguarda.

E poi si dicono "di sinistra". Nel mondo dei sogni, temo. Un mondo dove augurano a noi precari di rimanere tali a vita, sperando così loro di non perdere mai un micro privilegio. Beati i poveri in Welfare perché di essi è il regno dei cieli eh? "Conservare tutto per non cambiare niente (perché non sia mai che quei pezzenti di precari ottengano un diritto in più, se è a discapito di un mio privilegio in meno)". Strazianti.

Coloro che si definiscono progressisti e vorrebbero tenere il mondo del lavoro così com'è, con i super-tutelati di serie A e i precari-a-vita di serie B, non sono poi tanto diversi da Cancellieri che dà il suo numero di cellulare solo agli amici da tirar fuori dalle carceri. Sono fan della parrocchietta-dei-diritti, solo per gli intimi. La "sinistra" dà diritti universali; e non è progressista chi vuole conservare tutto per non cambiare mai niente. La Germania ha disoccupazione quasi nulla; la Spagna sta migliorando a vista d'occhio dopo le riforme. L'Italia che ha fatto pessime riforme, concordate con la Cgil, ha il Paese a più alto tasso di precarietà. Chi è di sinistra e chi è un conservatore eh?

lunedì 9 dicembre 2013

Il Fattore D entra nel PD

Cinque uomini e 7 donne. Così è composta la nuova segreteria del PD. Il Fattore D entra nell'agenda politica. La discontinuità ricomincia anche da qui.

Prima o poi doveva accadere. L'Italia entra nel XXI Secolo

In Italia è caduto The Wall. Con qualche anno di ritardo ma il PCI è morto e sepolto. La
Bad Godesberg è ai nastri di partenza.

giovedì 5 dicembre 2013

Ma questa è una bufala?

La variabile "Vaffa". "SE Civati arriva prima di Cuperlo e Renzi non ottiene la maggioranza assoluta dei voti, questo punto la partita per il segretario nazionale si sposta in Assemblea nazionale. E qui...".

Ma questa è una bufala? Speriamo che venga smentita!

mercoledì 4 dicembre 2013

Il caso Prato

La sinistra toscana è morta a Prato 20 anni fa, quando hanno permesso ai cinesi di fare un'enclave in cui delocalizzare tutto il delocalizzabile, restando però in loco, senza leggi. La de-regulation totale. Il Far-west della sinistra pratese. Altro che Tatcher: noi a Prato abbiamo avuto il capitalismo maoista con l'avallo soprattutto della sinistra. Quella sinistra "ex rossa" che oggi finge di non sapere. Poi si chiedono perché Prato è passata a destra e perché in Toscana la sinistra ha perso appeal. Dopo il "caso Prato" (che il Finanial Times anni fa definì un laboratorio mondiale della Cina!) e il "caso Mps", la sinistra in Toscana - insieme ai sindacati - ha già detto tutto.


Le scene che vedete sui Tg da Prato sono da Rivoluzione industriale inglese. Vecchie di tre secoli. Il comun denominatore è sempre lo stesso: avidità di pochi e sfruttamento di molti. Ma il tutto occultato. E quando la realtà emerge, ti parlano di "globalizzazione" ed "ineludibilità del progresso". Quando invece, se fossero intellettualmente onesti, dovrebbero parlare di dumping sociale e dumping fiscale. 

Renzi è emerso perché la sinistra aveva fatto terra bruciata. Ed ora quella sinistra, che ha cercato di espellere Renzi come corpo estraneo, piange sui cadaveri carbonizzati di quei poveri cinesi che producevano un vestito per 40 centesimi. I cinesi generano 2 miliardi di euro all'anno: 1,5 milioni di euro al giorno, spariscono da Prato.

Valeria Fedeli, per anni alla guida dei tessili della Cgil, che si è presentata come fondatrice di Se non ora quando?, e che denuncia il "silenzio assordante" della Cgil, fa il paio con le interviste su Prato di Prodi, l'architetto di un'Europa che va a due velocità.

Oggi l'Europa prevede aree fiscali privilegiate (per esempio l'intoccabile Irlanda) ed aree, depauperate, atte a fornire forza lavoro impoverita e a basso costo, in cui i più furbi credono di arricchirsi affittando capannoni e case fatiscenti. Questa non è globalizzazione, ma la #cinesizzazione del Sud-Europa. Foxconn siamo noi. 

martedì 3 dicembre 2013

Non avete mai capito niente, voi 68ini

"Non vi abbiamo conosciuti quando eravate giovani, ma abbiamo avuto a che fare con voi quando eravate adulti e ora che vi avviate alla vecchiaia e, con tutto il rispetto, c’è bisogno che qualcuno ve lo dica. Non è così. Non siete i migliori. Anzi." (...) "La caduta del muro di Berlino, Tangentopoli, la crisi, la new economy, la rivoluzione digitale vi hanno sempre trovato impreparati."

Quando poi parlate di iPhone e Steve Jobs, cari 68ini, siete francamente ridicoli.

L’atavico campanilismo di chi ha paura di non sentirsi rassicurato

Er popolo de sinistra è schiavo delle chiacchiere più di prima, preferisce votare un comico o un chiacchierone in 3d piuttosto che prendere i forconi contro Equitalia, mentre una finanziaria di lacrime e sangue stanzia 100 milioni per l’agenzia delle entrate e ne ruba migliaia con anticipi del 102,5% . Il problema non è che Renzi è poco di sinistra, ma che non è rassicurante. (...) Poichè è “demagogo 2.0” e bassino lui è “tra la folla”. Crowdsourced” come i Lolling Cats, le icone della inutilità coccolosa di Internet.

La sinistra tutta chiacchiere e distintivi, no?, chiama al voto l'italica vocazione all’irresponsabilità.

Sondaggi: Renzi al 56%

Quand'è che Bersani ha davvero perso? Quando ha lasciato Fassina libero di scorrazzare in Tv a paventare la patrimoniale, senza prima aver tagliato la spesa pubblica. Lì c'è stata la fuga di voti dal PD al M5S e alla lista Monti.
SE Renzi scende sotto il 50%, verrà dato in pasto al PD, il partito che ha divorato più Segretari nella sua storia. Comunque sia, se Renzi vince, sarà bene che Civati superi Cuperlo.

domenica 1 dicembre 2013

Not in my name

Questo è Federico Perna, 34 anni, detenuto a Poggioreale, gravemente malato.
Sua madre non aveva il numero di telefono del ministro Cancellieri. 

giovedì 28 novembre 2013

Alla ricerca di un nuovo nemico da fare a pezzi

Gli anti berlusconiani, rimasti orfani, sono alla ricerca di un nuovo nemico da fare a pezzi. Sono pericolosi, temo.

Se il PD per l'ennesima volta perde "elezioni vinte" per fare di nuovo le Large Intese, merita l'igNobel Prize. E non si lamenti, poi, delle Intese Larghe, vedute strette. Faber est suae quisque fortunae

Ricercatori in classe

La scuola è in affanno a causa di tanti fattori. Per reinventarla e rimotivarla, bisognerebbe portare in cattedra giovani ricercatori competenti, per insegnare il loro know-how ai giovani precari. E per dare la carica ad insegnanti anziani e demotivati, che oggi non sono in grado di reggere i nativi digitali.

mercoledì 27 novembre 2013

Riscoprire l'umanesimo. E ripartire da qui

L'Italia potrà tornare ad essere protagonista nel mondo solo quando recupererà le sue vere radici. L'umanesimo insegnò l'egemonia delle capacità umane su quelle divine. Dunque dimostrò la bontà di una concezione del mondo basata sul buon senso, la ragione, la solidarietà ed il rispetto dei diritti umani (per uno Stato laico che offra pari opportunità a tutti senza privilegi né discriminazioni). La cultura e l'università rappresentano l'unica vera alternativa allo strapotere in campo del sapere da parte del clero: per quesro la meritocrazia serve. La valorizzazione dei talenti è il motore dell'ascensore sociale.

Se l'umanesimo partì da Firenze, non è un caso. Chi dice che Renzi è Vuoto a perdere, sbaglia. Certo, la coppia perfetta per rivoluzionare l'Italia è Renzi+Civati.

(M.C.)

Decadenza sì, ma senza arroganza. Bandite la hubrys!

Ho sempre considerato i discorsi sulla cosiddetta "superiorità morale" un boomerang controproducente. Sono discorsi di un'arroganza, di un'insopportabile hubrys malmostosa. Che oltretutto non rende giustizia a chi invece ha visto giusto, a chi è stato lungimirante. Dividere i torti dalle ragioni è importante. Ma senza arrogarsi "bollini" di superiorità, "patenti" di "diversità".  Anche perché siamo tutti sulla stessa barca e siamo tutti uomini/donne, coi pregi e difetti di tutti. Il rispetto anche verso chi ha sbagliato, pur stigmatizandone gli errori, è umano. Infondo: "Homo sum, humani nihil a me alienum puto".  L'umanesimo è la più grande lezione della cultura italiana al mondo!

Considero il berlusconismo, al pari del fascismo, una delle piaghe degli oltre 150 anni della storia d'Italia. Ma quando Biancofiore dice che alle donne piacciono gli uomini ricchi e potenti, dice - per una volta! - la verità.

Fare i manichei, dividendo gli italiani buoni da quelli cattivi, è solo pretestuoso. Presuntuoso., Arrogante. Dunque, ingiusto.

Decadenza sì, ma senza arroganza. Bandite la hubrys! Anche perché se decade Berlusconi, non decadono i "berluschini dentro di noi".

40 anni di storia d'Italia sono stati declinati dal fascismo e dal post-fascismo berlusconiano. Vuol dire che l'Italia è un Paese, cattolico, di destra, che deve imparare a diventare europeo. Ad aprirsi all'Europa, all'economia di mercato, al vero riformismo. Ma non con l'arroganza di chi vuole raddrizzare il legno storto.

martedì 26 novembre 2013

Il berlusconismo continua, dopo la decadenza

"Il ventennio dovrà essere finalmente giudicato: per come è nato, come ha potuto attecchire. Al pari di Mussolini non cadde dal cielo, non creò ma aggravò la crisi italiana. Nel '94 irruppe per corazzare la cultura di illegalità e corruzione della Dc, di Craxi, della P2, e debellare non già la Prima repubblica ma la rigenerazione (una sorta di Risorgimento, anche se trascurò la dipendenza del Pci dall'oro di Mosca) avviata a Milano da Mani Pulite, e poco prima a Palermo da Falcone e Borsellino". 

Il ventennio ha perpetuato la "putrefazione morale" svelata da Piero Calamandrei. Quando ne usciremo?

domenica 24 novembre 2013

I genovesi non sono tirchi, ma vittime di un incantesimo

I genovesi pagano un biglietto 1.60 euro contro 1.20 degli utenti dell'Ataf fiorentina privatizzata. L'Ataf di Firenze è in attivo, quella di Genova sprofonda nei debiti. Ma non contenti, i genovesi preferiscono farsi aumentare l'Irpef - dunque le tasse - pur di conservare un'azienda tecnicamente fallita. Poi, se un'azienda emigra e delocalizza all'estero, per cercare tasse più basse e qindi investire in R&D per sopravvivere nella globalizzazione, nessuno si chieda "perché". Ma se mai, "perché no".

No, i genovesi non sono tirchi, altrimenti vorrebbero pagare meno il biglietto dell'autobus. I fiorentini però mi sembrano più astuti, o no? L'Alitalia è fallita perché aveva i prezzi più cari e il servizio più scadente: ricordiamocelo.

No. I genovesi non sono tirchi, ma vittime di un incantesimo, sì. La "malia del finto comunismo".

Ps: I poveri vanno sull'autobus e pagano 40 centesimi in più che a Firenze. I ricchi vanno in auto. I radikal-chic in moto e bici, quindi non pagano la "tassa" sui poveri.

venerdì 22 novembre 2013

Il dito e la luna. Il caso Rossi-Doria a Genova

Quando un sindaco promette la luna, i cittadini s'illudono di poter avere l'impossibile. Ma, se poi guardano il dito che indicava la luna e scoprono che non è l'indice, improvvisamente si svegliano dal sogno-che-genera-mostri. E s'illuminano, vedendo che l'amministratore di turno ha scelto l'immobilismo invece di "governare la crisi" con serietà e tagli. A quel punto s'infuriano. Lezione: Mai promettere le caramelle! Qualcuno potrebbe venirtele a chiedere per davvero, no?

Mai alimentare false speranze, quando si sa che si è già raschiato il fondo, a meno di non voler alimentare proteste infinite.
E l'antipolitica sale, sale, sale. Vogliono uno tsunami, forse.


"L’ha detto laRepubblica". Il vero rischio che corre Renzi

"L’ha detto laRepubblica". Ah già, quella che aveva decretato la vittoria dell'iPhone mentre Samsung detiene il 39,9% ed Apple cala dal 14,4% al 12,9%.

"L’ha detto laRepubblica". Il vero rischio che corre Renzi. Come lo ha corso la povera Apple, con endorsement così imbarazzanti.

giovedì 21 novembre 2013

Civati e Rossi-Doria, due storie parallele.

I politici che cercano i facili consensi sono come le donne dai facili costumi?

No, per carità. Le ragazze emancipate, in fondo, cercano solo di evitare il Paradiso, per andare dove preferiscono loro. I politici che cercano la scorciatoia dei facili consensi finiscono invece all'Inferno. Sepolti dal velleiarismo. Questo è il caso di De Magistris.

E non di Civati e Rossi-Doria. Ma queste due sono storie parallele. Che devono ancora finire di essere raccontate. Il caso del Sindaco di Genova è vittima dell'immobilismo: non fare nulla per evitare di scontentare il conservatorismo rosso. Il caso di Civati - ragazzo intelligente e autentico estimatore di Rodotà - è frutto della scelta di non votare Letta pur dovendogli lealtà. Un paradosso come quello di Zenone. Civati farebbe meglio ad uscire dal PD? Rossi-Doria ad ammettere che SEL non ha gli strumenti per governare?

martedì 19 novembre 2013

Valorizzare il FattoreD nella pubblicità? Yes, we can!

Verso una nuova cultura di genere. "Si svolge oggi, 18 novembre 2013, la nona conferenza Internazionale della Comunicazione Sociale organizzata da Pubblicità Progresso. La Conferenza ha l’obiettivo di stimolare l’attenzione su “temi caldi” quali i comportamenti discriminatori che non permettono di considerare la diversità di genere come un valore ma perpetuano il concetto di discriminante".
Intervengono: Alberto Contri (presidente Fondazione Pubblicità Progresso), Salvatore Natoli (filosofo), Lorella Zanardo (scrittrice), Marco Lombardi (Presidente Young&Rubicam Itlaia e docente Università IULM), Vicky Gitto (EVP, Direttore Creativo Esecutivo Young&Rubicam Group), Patrizia Zappa Mulas (attrice e scrittrice), Francesca Zajczyk (docente Università degli Studi Milano Bicocca), Roberta Cocco (direttore Microsoft Italia) che con Giovanna Maggioni (direttore UPA), Francesco Morace (fondatore Future Concept Lab)  e Claudia Parzani (Presidente Valore D e Partener di Linklaters) ha preso parte alla tavola rotonda “Lavoro, rappresentanza, leadership: quanto costa non valorizzare la diversità?” guidata da Alessia Maccaferri  (giornalsta NòVa24, Il Sole 24 Ore).

Oggi in Italia l'immagine delle donne nella pubblicità è spesso fuori fuoco: vediamo spot sessisti oppure con un'immagine femminile ridotta a stereotipo o antiquata. Come raccontare le donne di oggi anche nelle inserzioni advertising, partendo dalla campagna I'm a Girl di Bloomberg?

Valorizzare il FattoreD nella pubblicità? Yes, we can!

lunedì 18 novembre 2013

L'Italia esce dal G8

L'Italia è uscita dal G8, per fortuna Obama varò il G20, per non fare drammi. L'Italia era la sesta economia mondiale; ora è la nona e rischia di calare all'undicesimo posto nel giro di 5 anni, quando ci supereranno anche Canada e India, dopo il sorpasso della Russia.

Nel frattempo Profumo ammette che la cessione di Mps non è più un tabù. Forse è l'ultima chance, o no?


Cosa è successo in questi 38 anni?

Cuore di Tenebra ad Arcore. Ma siamo tutti siamo dei potenziali Kurtz?

Severgnini paragona MisterB al Kurtz di Cuore di Tenebra (Heart of Darkness di Joseph Conrad). "Il male per Marlow è la sete di potere economico-politico, che Kurtz esplicita con la sua brama di avorio, ma dietro la sete di potere economico-politico, dietro l'avorio di Kurtz c'è il fascino dell'abominio, che sia il cannibalismo, fenomeno frequente nelle spedizioni avventurose dell'epoca (Franklin al Polo Nord) e probabilmente praticato da Kurtz o il sesso, grande tabù dell'epoca vittoriana". In punto di morte aveva citato: "The horror, the horror, ossia L'orrore, probabilmente riferito alle barbarie compiute in nome della 'civilizzazione'". Ed in fondo "tutti noi - per quanto anestetizzati da una società fondata sul politically correct - siamo dei potenziali Kurtz, ai quali manca in fondo solo l'occasione e/o le capacità per poterlo diventare davvero". ApocalipseNow è dentro di noi, come quell'ineffabile senso di "inquietudine" che ci lascia la lettura del capolavoro di Conrad.

giovedì 14 novembre 2013

L'Italia non ce l'ha fatta da sola

La BCE ha comprato 100 miliardi di titoli pubblici e 250 miliardi di euro a banche italiane. L'Italia non ce l'ha fatta da sola. Per niente. E ancora ha una spesa pubblica monstre da 800 miliardi di euro l'anno, con PIL in caduta da trimestri e trimestri. E i dirigenti PA sono pagati il triplo che in tutto l'OCSE.

L'Italia ha bruciato più di mezzo milione di posti di lavoro e il 15% della sua industria. Una deindustrializzazione che duncia il ritardo di un quarto di secolo dell'intero Paese.

L'Italia ce l'ha fatta da sola? Ma va là.

OCSE: I dirigenti PA sono pagati il triplo che nel resto del mondo

La Spesa Pubblica da 800 miliardi di euro è il vero Moloch. Un macigno che impedisce di tagliare le tasse. E i responsabili non sono i dipendenti, in genere malpagati e vessati. Ma i dirigenti. Che spesso dirigono 1-3-massimo 5 persone: dunque, neanche dirigono. Se vogliamo far ripartire il Paese, trovando risorse da investire in bandalarga e R&D eccetera, va aggredita la Spesa Pubblica. Lo scandalo dei Dirigenti pagati il triplo che nel resto del mondo (dati Ocse) grida vendetta.

L'utopia del fisco giusto

"Se uno Stato consente ad una multinazionale di pagare il 2,5% di tasse, ma perchè quella Società dovrebbe sborsare al #fisco italiano il 70%?" si chiede ironicamente un  mio contatto Facebook, sviluppatore di apps, che dice che Letta è solo un caso di nepotismo al cubo. L'Europa, e in particolare l'eurozona, è stata costruita con un'architettura che lascia falle incredibili a chi fa "ingegneria fiscale e finanziaria". Invece di puntare il dito contro le società più astute-di-una-volpe (loro sì che leggono Machiavelli!), chi sono quei geni della Comunità europea che non si sono accorti di questi sbilanciamenti e di queste derive?

Ora gli italiani, assetati di tasse, vorrebbero svenare Apple Italia, Google Italia e Facebook. Sbranarle e metterle alla gogna.

Ma le società applicano solo una sofistica ingegneria finanziaria: mica evadono od eludono.

Per la cronaca: l'Italia è in recessione da 9 trimestri e avrà una ripresina nel 2014, poi chissà. l’Irlanda, la cui lettera iniziale è una delle I di Piigs, sta uscendo dalla crisi in cinque mosse: rigoroso percorso di risanamento, export, fisco vantaggioso, competitività in aumento e gestione della crisi bancaria e immobiliare.

Ma di cosa stiamo parlando? Le tasse non sono belle, ma sono utili per tutto. Però il fisco deve essere giusto. Se inquo, crea squilibri terrificanti. E recessione.

Il Fisco Giusto è il titolo di un bel libro-intervista di Orazio Carabini all'ex ministro Visco (sbeffeggiato dalla destra come Dracula). Ma il Fisco giusto deve essere un obiettivo, in un Paese dove la spesa pubblica, al netto della spesa per interessi, s'è impennata dal 39.5% del #Pil (474,9 miliardi Euro, fonte Istat) nel 2000 al 45,6% (714,4 miliardi di Euro, fonte Mef) nel 2012, mentre la pressione fiscale esplodeva, passando dal 41% al 44% del Pil (fonte Istat) nello stesso periodo. Volete far fuggire i capitali stranieri? Oppure riformare il fisco, pesando meno sul lavoro e più sulle rendite e i rentier?

mercoledì 13 novembre 2013

Le competenze nella scuola pubblica

Perché mio figlio fa 25 minuti a piedi, invece di 5 per andare a scuola? Perché la ScuolaSottoCasa non è come la ScuolaPubblica che abbiamo scelto. Perché le competenze e i meriti dei docenti di una scuola non sono un optional. Paghiamo tante tasse, ma non dobbiamo subire da sudditi ciò che non va. I genitori devono poter scegliere le scuole, i professori migliori. Perché chi studia di più, fa tanti compiti, tante interrogazioni, tante verifiche; è vero: fa fatica, ma avrà migliori Pari Opportunità da adulto. Se troviamo insegnanti inadeguati o poco competenti, è un danno a spese dei nostri ragazzi, ma soprattutto un'ingiustizia per chi ha meno chance nella vita. Per chi non ha genitori laureati o non in grado di pagare lezioni private (spesso, in nero, il che è vergognoso).

Che tristezza, le vetero femministe!

Anch'io chiamo il feto "bambino", ma non considero assassina chi abortisce e soprattutto non farei mai campagne elettorali sulla 194. Le giornaliste che sostengono Ciati hanno ragione a dire che la Legge 194 è disattesa. Ma poi offendono il mondo cattolico violentando il linguaggio. Secondo me è importante che si sappia che chi decidere di abortire, potrebbe dare il suo bambino - in completo anonimato - a una mamma che non può averne. Se poi, preferisce abortire, è un suo diritto. E se la vede con la sua coscienza. Che tristezza, le vetero femministe!

La legge consente alla madre di non riconoscere il bambino e di lasciarlo nell’Ospedale dove è nato (DPR 396/2000, art. 30, comma 2). Basta colpevolizzare le donne. Basta però colpevolizzare i cattolici se considerano un feto, un "bambino" (anche per me - agnostica - lo è; mi rifiuto di chiamarlo feto o grumo di materia!). Certo la 194 è una legge disattesa. E va difesa da noi donne. Ma non lo si fa, dividendo il mondo a metà, fra renziani e antirenziani.

La Cgil è un sindacato di Pensionati: questione di numeri.

La Cgil è un sindacato di Pensionati? Non è un insulto, ma statistica. Se la Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) conta più di 5 milioni e 700 000 iscritti di cui quasi 3 milioni di pensionati. Dunque oltre la metà (dati 2012) non lavora ma è in pensione, e si può dire che più che dei lavoratori è un sindacato di pensionati. Emerge dai dati. Ecco, la Fiom credo che sia inattaccabile, invece, da questo punto di vista . E la Fiom è anche più attenta al precariato.

Il Personale è Politico. O no?

Le femministe denunciano, giustamente, che la Legge 194 sull'aborto è fra le più disattese. La verità è che l'autodeterminazione delle donne, da cui discende il FattoreD, è calpestata in Italia. Il fallimento del femminismo in Italia, in fondo, è il silenzio imposto alle donne. L'imposizione del BonTon nei casi di divorzio dà un calcio definitivo a uno dei mantra del primo femminismo militante. Il "Personale è politico" è defunto. E con esso il femminismo.

Lo sfogo di Veronica ex Berlusconi non è ammesso alla (ex?) signora Mentana. E non osiate difenderla. Vi sbraneranno perché "i panni sporchi vanno lavati in famiglia". Se l'avesse detto MisterB, si sarebbero aperte le cateratte. Il Personale è Politico, dunque è Top Secret!

Dunque, gentili femministe, è inutile che ci chiediate di difendere la 194. Il FEMMINISMO è MORTO.

martedì 12 novembre 2013

I NO che aiutano a (de)crescere?

"Le spiagge sono di tutti" disse il governatore Rossi che chiede al PD di dire NO alla vendita delle spiagge. Un governatore che ignora il costo dei 35 euro al giorno ad ombrellone nella sua Regione. Oppure intendeva: Tutti coloro che possono permetterselo? Le spiagge pubbliche sono sempre meno, in Toscana. E tenute sempre peggio.

I Tweet della ex signora Mentana? La Sinistra non perdona.

L'Italia è un Paese provinciale dove il FattoreD viene ignorato, dove l'armamentario retorico del femminismo è puro antiquariato, dove si cerca di tenere insieme "i cocci di vecchi codici infranti", resi anacronistici dalle rivoluzioni sociali oppure "ridicoli dalla loro stessa prosopopea" (citazioni da Michele Serra). Ma l'establishment ha solo paura della sua preziosa privacy. NSA spia tutti, ma la Sinistra sbraita: i "panni sporchi si lavino in famiglia". All'ex signora Mentana: rinunci alla vendetta. La faranno fuori. Come solo l'establishment italiano sa far fuori le donne che si ribellano al sessimo e al maschilismo. Poi, certo, dopo Chicco Testa e Mentana, si sposi con un Liberale vero: meglio uno di destra, ché questi uomini alla Hollande che ti fregano (news, skills, l'anima) appena possono.

Le ragazze bonton sono finite. Sono stufe di tollerare tutto. Spero che la signora chieda al futuro ex marito 200 mila euro d'anni d'alimenti, così, potrà regalarli al ToyBoy facendo calare la disoccupazione giovanile. Quel Precariato a cui la Cgil ci ha condannato a vita.



Ragazze, reinventatevi! R.i.b.e.l.l.a.t.e.v.i. allo strapotere maschilista! E liberatevi dal sessismo: Fattore D adesso: prendete il Potere.

L'uomo che preferisce pagare una "professionista" piuttosto che dare gli alimenti a un'ex moglie - visti i numeri dei tribunali -, racconta molto del declino etico dell'Italia di oggi. E poi le mamme stile Anna Magnani in "Bellissima", pronte a tutto, pur di assicurare alle figlie i gadget del consumismo, sono un'ulteriore tema di discussione. Una volta le madri speravano nella "scalata sociale" (far studiare le figlie, sperare nell'incontro fatale), ma oggi - quando l'Ascensore Sociale è fermo (le ricche sposano i ricchi, punto) - quelle stesse madri scommettono, perversamente, sulla scorciatoia della babyprostituzione. Il declino italiano è anche questo. Che dire? "Il puritanesimo da Guerra Fredda sarebbe sfociato, in seguito, nella ribellione culturale che prese le forme della rivoluzione sessuale". Ecco, ragazze, imparate dalle PussyRiot e dalle RiotGrrrl degli anni '90 o dalle Femen di oggi: prendete il Potere! Ribellatevi alle mamme che vi inducono alla prostituzioni coi vecchi polli! Ma soprattutto ribellatevi al predominio maschilista!

Ragazze, reinventatevi! R.i.b.e.l.l.a.t.e.v.i. allo strapotere maschilista!

La sessualità maschile, le baby escort e il ritorno del moralismo bigotto. Donne, ma la Rivoiluzione Sessuale, la praticate o no?

Ho letto il pezzo, bello, di Marina Terragni sull'argomento scottante della baby prostituzione. Ma sarebbe interessante anche andare oltre, imho. Servirebbe pure una licida analisi sul fatto che, in tema di Rivoluzione Sessuale, siamo tornati all''800, se troppi uomini vanno ad escort. La mia trisnonna, molto ricca e cattolica, venne lasciata dal marito per la cameriera, giovane e disponibile. Ovviamente il trisnonno pretese di ritornare nella villa di campagna da vecchio, quando si era stufato della cameriera (che andò a scusarsi dalla trisnonna, dicendole che si era illusa... La trisnonna ha voluto tramandare questo aneddoto a noi femmine di famiglia, per dirci: "Fidarsi dei mariti è bene, non fidarsi è meglio"). La trisnonna non impedì il ritorno a casa al marito fedifrago, ma lo trattò fino all'ultimo da mascalzone, anche in pubblico, rovinandogli la carriera (ma essendo un possidente feudale, che faceva il sindaco gratis, veniva ahimè riverito da tutti i Maschi suoi contemporanei del senese). Quello che mi chiedo: All'epoca le trasgressioni veniva soddisfatte così, usurpando i diritti delle donne; ma, dopo il decennio '60-'70, la Rivoluzione Sessuale, che fine ha fatto, o è finita nel Riflusso?  La mia trisnonna, cresciuta in un Collegio a pane, pianoforte e francese, non conosceva certo le raffinate pratiche libertine delle Liaisons dangereuses! O se le conosceva, fingeva in pubblico di scandalizzarsene. Ma le figlie della Rivoluzione Sessuale non avrebbero dovuto rendere la Prostituzione una roba di nicchia? C'è in giro ancora un bigotto puritanesimo che porta la sessualità maschile a preferire la sessualità a pagamento? In questo senso, non considero la faccenda delle baby prostitute solo figlia di una sessualità maschile perversa; ma piuttosto figlia di un misurdarstanding culturale del femminismo.

Il declino italiano, è anche questo. Fra mogli bigotte che la Rivoluzione Sessuale non sanno più cosa sia stata, escort sempre più giovani e cheap (rispetto alle squille d'alto bordo) e una sessualità maschile che semplifica tutto col dio denaro. L'uomo che preferisce pagare una "professionista" piuttosto che dare gli alimenti a un'ex moglie, racconta tanto del declino etico dell'Italia di oggi. E poi le mamme stile Anna Magnani in "Bellissima", pronte a tutto, pur di assicurare alle figlie i gadget del consumismo. Una volta le madri speravano nella "scalata sociale", ma oggi - quando l'Ascensore Sociale è fermo - puntano sulla scorciatoia della babyprostituzione.

venerdì 8 novembre 2013

I Google Glass, l'Espresso e La Stampa

Il curatore di DigiArte X porta i Google Glass in Italia, con grande impegno personale. La PR improvvisata, dopo che ha dato forfait l'azienda incaricata, scrive ai grandi giornalisti per invitarli alla Conferenza Stampa, le Star non vengono. Ma, poiché i Google Glass interessano, eccome se!, invitano nelle loro redazioni l'azienda che fisicamente è developer di Google Glass Explorer. Fin qui? Tutto bene. Dispiace essere snobbati, ma vabbè. Poi, però, esce l'e-book sui Google Glass per l'Espresso, un bel copia-e-incolla di news sul tema - da tutti i siti che si occupano di IT -, con qualche simpatico excursus filosofico: e fin qui, nulla di nuovo. La "grande Stampa" fa sempre così. Ma due righe su Digiarte X, la mostra che ha catalizzato l'attenzione sui Google Glass in Italia, no, eh?

Ma no, siamo in Italia! MAI mettere un link esterno se non agli amici_di _sinistra della parrocchietta. Sono gli stessi che fanno la guerra alla Meritocrazia di Renzi. Gli stessi. Complimenti, eh.

Dei Ragazzi Non Si Sa Niente. Il narcisismo dei media e il mistero dell'adolescenza

Dopo l'imbarazzante articolo di Concita De Gregorio e i pessimi epigoni delle audaci performance erotiche degli adolescenti, vorrei che scrivesse una Lettera ai Media qualcuno che sapesse che dei Ragazzi Non Si Sa Niente. Qualcuno che mostrasse sincero rispetto nei confronti del girovagare dei teenager intorno al centro dell'universo, fra sesso e castità, fra eros e ascesi. Rispetto verso il loro - intimo ed urgente - desiderio di esplorare nuovi mondi, sondare vette e abissi, annusando l'odore del sangue e assaggiare le secrezioni più intime. La intitolerei "Lettera ai Media: Lasciate stare gli adolescenti". Lasciateli crescere! Con amore e rispettosa distanza. In fondo, li avete già derubati di tutto tranne che del loro gadget preferito! Volete anche infierire condannandoli a una pornografia-di-carta-patinata per tirar su un po' le vostre anemiche vendite?
  
Che cos'è l'adolescenza se non un miscuglio di utopie - illusioni/disillusioni - avventure sessuali - prime esperienze di trasgressione - terrificanti illuminazioni - paure e bagliori di felicità? Che cos'è quell'arco di età, fatto di umori ed isterismi, di ormoni e vertigini emozionali, che attraversa le lagune della stupefacente meraviglia e gli abissi dell'horror vacui?

Cari media, lasciate vivere liberamente gli adolescenti, sempre in bilico fra lisergiche percezioni ed insondabili terrori. Quella folle libertà di non avere legami, la voglia di annusare gli odori del sesso, di assaggiare le amarezze dei tradimenti o di sorprendersi per squarci improvvisi di felicità. Già avete tolto tutto ai vostri figli tranne un consumismo sfrenato e posticcio, il continuo rincorrere dei gadget, delle mode, l'ansia dei soldi. Del fare i soldi in fretta per fare le file ai negozi. E, se invece di scoprire le utopie della Libertà (sessuale, politica, filosofica, religiosa...), applicano anche al sesso il ciclo consumistico del Produci-Consuma-Crepa, non sarà - anche - colpa della vostra aridità? Del vostro cinismo? Del vostro pensiero liquido che disfa ogni trama? Del vostro orizzonte stretto?

Il narcisismo dei media vorrebbe specchiarsi in quello strato d'acqua, fresco ma torbido, che è l'adolescenza, ma rischia solo di annergarci dentro come il mito insegna.



giovedì 7 novembre 2013

Marketing vs. rinnovamento. Il caso CambiaVerso di Matteo Renzi

Cambiaverso è una delle idee di Marketing politico più originale vista negli ultimi anni, che vi piaccia o no il candidato. Il messaggio più incisivo che ho letto finora, l'ha inviato P.B. or ora e dice: "Oppressione fiscale SEMPLIFICAZIONE". Carino anche "Delega PARTECIPAZIONE". Certo, il rischio del "boxino morboso" c'è sempre come fa notare Mantellini, ma una differenza c'è: il boxino morboso crea passività, off; la provocazione accende il cervello, on. E in'Italia apatica da 20 anni, meglio far girare i neuroni, in fondo, meglio on che off. Poi, certo, bastasse il marketing per innovare, non saremmo passati al Nexus 5 e saremmo ancora all'iPhone 4.

Sotto indagine il surplus dei conti correnti della Germania?

Dopo la denuncia del FMI e degli USA, qualcosa si muove. Germania sul banco degli imputati?

Elogio dell'algoritmo

Gli algoritmi sono procedimenti matematici, e un problema risolvibile mediante un algoritmo si dice computabile. Un algoritmo è (era, ora le cose sono ben più complesse!) al cuore del motore di ricerca di Google, gli algoritmi sono ovunque e permettono di far funzionare bene la tecnologia che usiamo ogni giorno. Nell'amore seguite pure la follia e la serendipity, ma se l'economia seguisse di più gli algoritmi e meno i Sentiment causati da paura o euforia, forse incorrerebbe in un numero inferiore di errori. Alla finanza fa male la cocaina che gira fra i broker: mica gli algoritmi! 

L'eredità di Bloomberg? I'm a girl. I'm beautiful the way I am

Qual è la lezione dell'elezione di De Blasio? A New York la sinistra per vincere non è costretta a fingersi di destra, se la destra ha fatto il suo "dirty job" per vent'anni, prima con Rudolph Giuliani e poi con Bloomberg. E fra l'altro Bloomberg lascia in eredità una delle più belle campagne pubblicitarie pro-donne e FattoreD mai viste in occidente: "I'm a girl. I'm beautiful the way I am", per ridonare alle donne l'autostima che si meritano in un mondo ipersessualizzato e per riscoprire l'autodeterminazione femminile, il vero motore della Womenomics.

mercoledì 6 novembre 2013

Il Gender Gap italiano non cessa di stupirci

In qualcosa le donne hanno leadership: lavorano di più degli uomini. E il primato – planetario – vede l’Italia in testa. Non stentiamo a crederci. Malpagate e super lavoratrici.

Non tutti vanno al Mamiani, cara La Repubblica

Il pezzo l'avrete letto tutti. Un articolo inutilmente ridondante, saccente, traboccante di moralismo bigotto. Certo, la prostituzione delle adolescenti ci sbatte in faccia tanti non-detto e per chi ha figli, è roba tosta. Ma non tutti vanno al Mamiani, cara La Repubblica

"Ribadendo che Concita De Gregorio non è Chandler, comunque gli scrittori non hanno schifo dei loro personaggi, non aspettano che siano a terra per colpirli con frasi a effetto senza il verbo. Ma questo è il meno".

A Concita De Gregorio, che "non è Chandler", non piace la secolarizzazione della società italiana. Una "laicizzazione" in cui l'emancipazione femminile va a braccetto sia con l'autodeterminazione che con un fenomeno antropologico di "ammorbidimento dei costumi sessuali", a volte confuso e a volte spiacevole, ma comunque progressista. Roma diventerà come Ansterdam? Perché, no? Trattare in maniera reazionaria il mondo del porno (soft e hard) e della prostituzione (non parliamo dello sfruttamento, ma della libera scelta), è spietato. E vetusto.


New York si sposta a sinistra, merito di Bloomberg

New York si sposta a sinistra, dopo un'ubriacatura ventennale di neoliberismo. Ora vedremo se il "dirigismo" includerà le periferie nel cerchio magico della prosperità, no?

martedì 5 novembre 2013

La Grazie e l'IMU

Vuole la Grazia ad ogni costo? In cambio deve votare per rimettere l'IMU sulla prima casa (verrà solo tolto a chi ha case modeste e alle fasce disagiate, non a chi evade). E investire i soldi dell'IMU nel taglio del cuneo fiscale. E, ovviamente, non ripresentarsi mai più alle elezioni.

Però MisterB ha altri processi in corso, e la Grazia mica può estendersi a mille processi.

Insomma, la Grazia è inutile. Invece rimettere l'IMU e incidere maggiormente sul cuneo fiscale, serve al Paese.

Il benessere non abita più qui

Su 34 Paesi Ocse, l'Italia è infelice. Solo la Grecia, devastata dall'Austerity, fa peggio di noi nell'indice del benessere. Si ampliano le differenze di genere.

Servono la certezza della pena e la riforma della Giustizia. Non il linciaggio del ministro Cancellieri

Il "caso Cancellieri" è una vittoria mediatica dei sedicenti giornalisti "de sinistra"? In parte sì: "cercano di far passare per manettaro (sinistra giustizialista!) chiunque ponga anche una semplice questione di opportunità sull'operato del ministro Cancellieri". Ma il VERO problema è che i sedicenti giornalisti "de sinistra" ci riescono a livello mediatico perché la sinistra non ammette che serve una Riforma della Giustizia. E che la carerazione preventiva è un abuso. Terrificante. Che bisogna ammettere che se vogliamo aiutare tutti - e non solo Giulia Ligresti, ma anche i Cucchi e gli Aldrovandi, anche i ragazzini -, dobbiamo o fare l'amnistia o - ancora meglio (visto che l'amnistia non risolve nulla, siamo di nuovo daccapo fra 6 mesi) - fare la Riforma della Giustizia. Basta con l'abuso della carcerazione preventiva, basta con le abitudini barbare da biechi giustizialisti e da tricoteuse. Serve la Giustizia per tutti. No justice, no peace, dicevano i Movimenti degli anni '60. Ed è così. Senza Riforme, questo Paese è in mano ai Raccomandati. Punto.

La pena deve essere certa, dura ed equa. Il resto sono balle di destra. O di sinistra.

lunedì 4 novembre 2013

Macché patrimoniale. Tagliate le spese subito!

"Tutti vogliono ridurre le tasse. Ma non si può farlo se non si riduce la spesa. Per poter chiedere sacrifici, bisogna tagliare i costi della politica. Per farlo, è necessario avere un’idea chiara di numeri e sprechi. Vediamo quali".

Se volete la patrimoniale, prima tagliate tutto. Politicamente difficile, socialmente doloroso, ma essenziale per chiedere sacrifici.


La Cancellieri ha mostrato il vero volto (disumano) dell'Oligarchia

L'Oligarchia "è il sistema di governo imposto da un gruppo ristretto di persone, una classe scelta in base al censo, ed è anche detto governo di pochi (dal greco oligoi (ὀλίγοι) = pochi e archè (ἀρχή) = potere, comando), nel quale vi è più un interesse proprio dei componenti politici". Secondo Aristotele è un cattivo governo non in quanto antidemocratico ma in quanto i "pochi", scelti in base al censo, esercitano  il potere indebitamente favorendo gli interessi particolaristici a scapito di quelli della comunità. Per il filosofo greco l'oligarchia era degenerazione dell'aristocrazia.

domenica 3 novembre 2013

Lo scandalo non è la telefonata di Cancellieri, ma l'inutile catena di comando, profumatamente pagata

"Ma se ci sono motivi di salute, o qualsiasi altro motivo che induca a credere che una data persona non può restare in prigione, deve forzatamente intervenire il Ministro della Giustizia?
E tutta la scala di comando che discende da lei, a partire da quello più in basso: il Direttore del Carcere, non hanno alcuna possibilità d’intervenire, e allora cosa ci stanno li a fare con i loro profumatissimi compensi?" si domanda Brica.44 sul Blog Piovono Rane. E ha ragione.

Lo scandalo non è la telefonata di Cancellieri, ma l'inutile catena di comando, profumatamente pagata, incapace di prendersi tesponsabilità. Questo è un Paese di cialtroni, strapagati. Punto.

giovedì 31 ottobre 2013

La Veduta Lunga dei Kattivi Maestri

Ernesto Nathan Rogers: «Se i popoli hanno i governi che si meritano, anche i governi hanno gli architetti che si meritano». Fu vero per tanti, ma non per il genio del Razionalismo italiano. Un Kattivo Maestro che ha regalato all'Italia la Modernità, la capacità di essere Avanguardia. Per questo, a volte, conviene diffidare da coloro che - in nome di ideologie, magari superate dalla storia - vogliono impedirci di seguire i "Cattivi Maestri". Perché chi porta il suo Paese nella modernità, svecchiandolo dalle incrostazioni obsolete ed anacronistiche, non è detto che sia Kattivo come l'Ideologia di cui è portatore (sano). Anzi, a volte il Cattivo Maestro è solo un Illuminato che vede Oltre il suo naso. La #VedutaLunga conta, non l'ideologia. Poi, certo, i Cattivi Maestri sono spesso eccezioni, e non vanno presi come esempi per tutti. Ma l'Innovazione è spesso laddove non te l'aspetti. Anzi, dove credevi ci fosse il Baratro.

Forse Renzi è meno peggio di come credete voi anti Renziani, o no?

Palese? La Shock Economy vi travolgerà.

La glasnost di Gorbaciov fu geniale. Diventò, in breve tempo, il grimaldello per scardinare l'URSS, una delle più terrificanti dittature totalitarie del '90, dopo il Nazismo. Ha portato al dominio post-democratico (o pre-dittatoriale) di Putin: il più grande esperimento neo-liberistico dopo il Cile di Pinochet, se avete letto Shock Capitalism di Naomi Klein. I ChicagoBoys italiani ringraziano i trasparentisti, e hanno le loro ragioni di ridere sotto i baffi (e dico baffi, non a caso!).

“Il peggior nemico del bene è il meglio”. E lo dico a chi vorrebbe la Democrazia come una "casa di vetro". Anche i nazisti usavano certi concetti come grimaldello. Ma per i loro scopi. Stiamo attenti: non calpestiamo la democrazia. Magari per inseguire cose di cui nessuno sa niente. Ricordiamoci che fine hanno fatto le "case di cristallo" e la Glasnost (da Gorbačëv a Putin). Poi, certo, anche a me piacerebbero l'Utopia, il Mondo Ideale. Per ora mi accontento degli (ottimi!) Open Data. Sulla Trasparenza Per Tutti, occhio ai tranelli... “Il peggior nemico del bene è il meglio”.

mercoledì 30 ottobre 2013

La secessione è sotto i vostri occhi

"Voi non lo avete capito, ma la #secessione e' in corso", anche sr è una secessione "aziendale" e non fra Stati. "Adesso chiediamoci: che cosa hanno ottenuto le MIGLIAIA di aziende italiane che si sono spostate oltreconfine? Hanno ottenuto di... di NON PAGARE PIU' UNA LIRA A ROMA, non contribuire piu' ad un sistema che sprecava i soldi, ad un sistema che disprezzavano, che ritenevano alimentare parassitismo e fancazzismo" (Uriel).

L'Italia non fa niente per farsi rispettare da chi è fuggito. E quando finisce un amore, Zac!, è traumatico ma necessario troncare ogni rapporto.

martedì 29 ottobre 2013

Dialettica. E sintesi.

A me Civati piace. A me le larghe intese non piacciono. Sto cercando di trovare una sintesi fra la frase A) e la frase B).

Se vedessi trionfare di nuovo MisterB, mi verrebbe l'orticaria. Se Renzi è il male minore, vedremo. Tanto il ragazzotto è ambizioso: fra 3 anni vuole fare le Primarie per diventare il Leader d'Europa. Bastano 3 anni di cura Renzi, e poi potremo passare a Ciwati più Barca.

lunedì 28 ottobre 2013

Renziani vs. Ciwatiani mica è un derby

I miei amici, di area PD, sono divisi esattamente a metà: metà voteranno per Renzi, metà per Civati. Mi chiedo però se da parte dei supporter di Civati sia efficace insultare, sempre e comunque, chi voterà per Renzi. C'è chi definisci gli elettori di Renzi, edonisti anni '80: ma alcuni neanche erano nati in quell'epoca! E quando li insultano, lo fanno con quell'aura di Superiorità Morale che per due decenni ha fatto la fortuna di MisterB: un atteggiamento tafazziano, da soliti RadicalChic fuoritempomassimo. Mi pongo questi dubbi perché in ogni post, in cui i Ciwatiani tendono a prendere in giro Renzi, per dimostrare la superiorità intellettuale di Civati (e perfino di Pittella! Lì si rasenta il comico, vi assicuro!), si cade nella faziosità più ridicola. Se mi chiedete per chi voterò, propendo per scrivere un surreale "Carpe diem" sulla scheda. E, in questo momento, vi confesso che se si presentasse un anziano economista in borghese con un Blackberry vecchio di 5 anni, riscuoterebbe pure il mio interesse. Perché so che non mentirebbe sullo stato, drammatico, delle finanze italiane. E non mi cercherebbe di vendere fumo, ma magari tenterebbe di salvare il salvabile in questo astioso presente. Se poi, tagliasse le spese inutili per 50 miliardi all'anno, diminuendo le tasse, potrebbe perfino guadagnarsi il mio voto, chissà. Perché sia chiaro che chiunque voglia che lo Stato continui a spendere in più di quanto riscuota, vuole aumentare le mie tasse. E la misura (fiscale) è colma.

La patrimoniale, poi, non oso neanche ipotizzarla: non ve la pagherei, anzi, organizzerei il Tea Party in due minuti. Anche solo per mandarvi tutti a Quel Paese.

martedì 22 ottobre 2013

Le migliori intenzioni di Enrico Letta non rendono l'Italia un Paese migliore

Enrico Letta, come Bersani, è una brava persona. In più, rispetto a Bersani, sa le lingue. Letta sarebbe un ottimo ministro in qualsiasi governo. E in più ha leadership di velluto: una dote da rivalutare (perché il decisionismo di Craxi - Marchionne - Renzi è pericoloso in un'Italia, profondamente ideologizzata nonostante la fine delle ideologie).

Però le migliori intenzioni di Enrico Letta non rendono l'Italia un Paese migliore. Perché il governo Brun-Etta che toglie l'IMU ai ricchi sulla prima casa, ipoteca la vera portata del taglio del Cuneo Fiscale. Una riduzione che fa da leva per 1,5 miliardi. Ma potrebbe avere un Effetto Leva superiore, se il taglio fosse più incisivo. E non decurtato da quell'inutile regalo ai Ricchi Paperoni con Case da Nababbi.

Le migliori intenzioni di Enrico Letta non rendono l'Italia un Paese migliore. A pagare sono due classi sociali: la classe media, con quattro soldi di risparmi e due stanzette al mare, magari prestate ai nipoti coi genitori precari (che altrimenti non potrebbero permettersi le vacanze); e gli incapienti/ precari che sono gli italiani di SerieB dagli anni '90. Sia chiaro, il declino colpisce tutti, però chi è già vicino alla "soglia di povertà", rischia grosso. La stangata è per i Soli Noti. Gli Usual Suspects.

Chiunque vinca le Primarie del PD, e si candida a governare il Paese, deve resuscitare la MiddleClass e dare un futuro a chi teme il NoFuture. Tutto il resto sono chiacchiere, dopo questa manovra. Ed Enrico Letta non ha potuto fare meglio soprattutto a causa di una coalizione (fortemente ipotecata dalla destra) che non capisce l'Effetto Leva del CuneoFiscale ma vuole solo regalare caramelle-elettorali a chi vive in case da ricchi. Ma a che serve tutto ciò, Mister President? Ai ricchi serve un regalo da mille euro? Non sarebbe meglio un più deciso taglio al Cuneo per ridsare fiato alla Classe Media, sfiancata da un quinquennio di crisi e da un ventennio di crescita anemica?

lunedì 21 ottobre 2013

#OccupyFuture

Ho girato quasi tutti i centri sociali d'Italia fra gli anni '90 e il 2001. Sono andata a raccontare la "rivoluzione digitale" a chi non sapeva cosa fosse un cavo o una Bbs prima del Web, a fare iniziative per raccogliere soldi per cablare i CS e spiegare loro perché dovessero fare rete invece di fare la fine degli Autonomen tedeschi nelle "riserve indiane". Abbiamo visto crescere una generazione che è sempre connessa, che è digitalmente evoluta e che studia in università, ed è aperta al dialogo con tutti, senza voler zittire nessuno. Spero che il "meglio di questa gioventù" venga ascoltata per ciò che ha da dire, per le storie che ha da raccontare, e non solo per le saracinesche abbassate. "Dare voce a chi non ha voce" era il nostro slogan, dieci anni prima di Indymedia e del primo Hackmeeting. Ragazzi, date voce a chi non ce l'ha, a chi è ultimo fra gli ultimi, a chi non ha mai avuto pari opportunità. L'Italia esprimerà tutto il suo potenziale di creatività, quando non ci sarà più uno steccato invalicabile, una cortina di ferro, fra cittadini di serie A e serie B, ma quando verranno offerte pari opportunità a tutti, fin dall'asilo, in modo che ognuno esprima il suo talento e trovi la sua strada nella vita. Liberamente, pacificamente, e con un pizzico d'ironia. Kotiomkin docet!

Elogio del talento e del vero merito

Questo è un pezzo sul talento che, "se non si appoggia al carattere, conta meno di zero". Questo è un pezzo non (solo) sul calcio. Vendica tutte le vittime dei cliché da salottini e circolini chiusi che si londano e imbrodano solo fra di sé. Chi ti dà per finito perché non hai rispettato le Regole, i Comandamenti, i Tempi, il Bon Ton, ma non conosce neanche un'unghia delle tue potenzialità e delle tue capacità, ignoralo. Va' per la tua strada, lavorando a testa bassa, ancora più duramente di ieri. Prima o poi, il talento (quello vero, non il soufflé mediatico, la panna-montata patinata, da bolla subprime) emerge. Il resto, si sgonfierà. Come ogni stereotipo, costruito a tavolino. Ecco perché la meritocrazia è il vero Ascensore Sociale, mentre le "Signorie costruite con gli intrecci di Relazioni" sono incrostazioni post-feudali. Solo destinate ad essere spazzate via al primo vento d'autunno insieme alle foglie morte.

domenica 20 ottobre 2013

Vecchi diritti e nuovi reati. Quali pericoli portano i reati di omofobia e negazionismo?

I liberali di centrodestra e i libertari di sinistra italiani sono - secondo me, giustamente - preoccupati dal rischio di proliferazione dei reati: reato di omofobia; reato di negazionismo; femminicidio eccetera. L'Italia rischia di cadere in una sindrome scivolosa. Di avvitarsi in una spirale pericolosa. Reati che, se interpretati alla luce della Politically Correctness, possono portare ad aberrazioni terrificanti, ipotecando la Libertà d'Espressione. In effetti il rischio, in un'Italia che ogni vent'anni ha rigurgiti giustizialisti, esiste. Resta il fatto che in Italia bisogna spingere sulla cultura più che sulle normative giuridiche, ed è verissimo. Ma la cultura e la scuola, che fanno? Purtroppo incontriamo l'#omofobia, la xenofobia e il negazionismo sull'autobus, in fila al supermercato, in coda alle Poste. Ogni giorno. Un fenomeno che a Londra o a Parigi vedo in misura inferiore... O no? Certo, la LibertàDiEspressione va preservata, in primo luogo. Su questo non ho dubbi: nessuna censura. Però una società deve tutelare tutti, e anche questo è fra i diritti umani, e non solo delle minoranze.

mercoledì 16 ottobre 2013

Nessun moralismo su Fabio Fazio. Ma la RAI deve cambiare pagina

Nessun moralismo su Fabio Fazio: la nostra è una denuncia contro il nepotismo e le raccomandazioni, un male endemico italiano che sta rovinando la principale industria culturale in Italia, la RAI. La nostra è una denuncia contro le voragini di bilancio che rischiano di mandare in rosso la RAI mentre noi paghiamo il canone - e più canoni se si possiedono più case. Scrive Aldo Grasso: "Decide il mercato, soldi ben spesi se il programma ha un buon ritorno pubblicitario. Calmierare i compensi è opportuno". Benissimo, vero. E agginge: "Se c’è da calmierare i compensi, la battaglia è più che giusta. Se c’è da promuovere una campagna di «pulizia etnica» per restituire verginità a Viale Mazzini bisognerebbe cominciare a denunciare tutte quelle persone che occupano indegnamente un posto, dirigenti compresi, tutti quei conduttori che sono stati messi lì grazie a una raccomandazione e fanno flop, tutti i «fornitori» che profittano di un intervento dall’alto. Ho più volte criticato «Che tempo che fa» ma dovessi stabilire un ordine nell’epurazione non mi sentirei certo di considerare la trasmissione una priorità". Verissimo. Però facciamo questa battaglia. Non per moralismo, ma perché gli italiani sono stufi di pagare il canone su ogni casa, per vedere una RAI inguardabile.

La banalità del Male si può sconfiggere. Rendendo reato il Negazionismo

Ieri in Italia siamo ripiombati negli anni più neri. E di fronte all'Irrazionalità del Male Assoluto, chi siamo noi per giudicare? Ma se fossimo i parenti delle vittime, saremmo sempre così Razionali? Che si può fare di fronte alla Banalità del Male, oltre a rendere obbligatorio la lettura di Hannah Arendt nei licei e del Diario di Anna Frank alle medie?

Il negazionismo deve diventare REATO. Perché nessuno si permetta mai più di negare gli orrori del nazismo (ma anche quelli di tutte le ideologie che hanno impestato il '900: leggi, comunismo). Se l'Italia non riesce ad uscire dal XX secolo ed entrare nel XXI secolo, come ogni democrazia occidentale, è solo per un motivo: che a furia di sdoganare fascisti e P2isti, gli italiani hanno dovuto digerire ogni cosa, anche le più indigeribili. Roba che in Germania sarebbe reato. Perché sa che il negazionismo è criminogeno.

I risultati del negazionismo e dello sdoganamento continui sono evidenti, sotto gli occhi di tutti. Il negazionismo genera mostri. E il ventennio berlusconiano li ha resuscitati e ora i fantasmi continuano ad impestare il presente. Invece è giunta l'ora di seppellire le asce di guerra, in cambio di Verità e Giustizia. Le ceneri dei Criminali Nazisti andrebbero sparse in mare come hanno fatto gli americani con Osama Bin Laden. I grandi criminali vanno trattati così. Come i greci trattavano i nemici con l'Ostracismo. Concordo con Massimo Gramellini: la giornata di ieri è solo frutto della Cialtroneria Italiana. Rendere il negazionismo reato, è un primo passo per allinearci alla democratica Germania, un Paese che ha fatto i conti col Nazismo. Mentre l'Italia non ha mai fatto i conti col Fascismo. E i risultati, eccoli qua in tutto il loro orrore.

martedì 15 ottobre 2013

Fabio Fazio e i compensi da Star economy. Molto rumore per nulla?

"Non giudico sui compensi altrui, soprattutto se possono essere sostenuti dalla pubblicità e se hanno un senso e fondamento produttivo, giudico gli sprechi e gli eccessi ingiustificati e improduttivi. Quello che chiedo ai potenti della Tv è di ricordarsi più spesso di chi lavora dietro le quinte, non solo di straforo durante l'ultima puntata...
Anche le maestranze contribuiscono al successo di un programma e quindi permettono compensi a tanti zeri a chi ci mette la faccia" scrive Stefano Belviolandi di ChannelBiz. Vero. Un prodotto editoriale nasce dal contributo di tutti, e mai solo dallo zampino finale delle Star. La "Stars economy" esiste e nessuno vuole abolirla: ma Adriano Olivetti ha ben spiegato che fra il meno noto dei lavoratori e il Ceo, non deve esserci un gap superiore a 10-20 (massimo 30) volte.
  
Il pauperismo non esiste e chi scambia certe polemiche per pauperismo, non conosce l'Abc dell'economia. In Italia gli stipedi sono troppo bassi e troppo tassati. Il problema è la Pubblica Amministrazione che vive al di sopra delle sue possibilità, secondo la lettera di Trichet e Draghi. Mica saranno pauperisti i banchieri centrali? Ma va là: vogliono che le aziende pubbliche non vadano in rosso. Perché i contribuenti non possono essere tassati per salvare le aziende pubbliche che non vanno in pari. Quindi? Le aziende pubbliche possono pagare bene SOLO SE non fanno debiti. Il problema non è quanto guadagna la trasmissione di Fabio Fazio, ma quanti debito ha la RAI. Il giorno in cui la RAI farà profitti o sarà in pari, potrà pagare gli stipendi che vuole a chi vuole: trasparenza e meritocrazia. Il resto sono chiacchiere. Semplice, no? Si chiama Mercato. Libero mercato.
  
Dopo il divario culturale, in Italia andrà superato il divario nelle conoscenze economiche. Se un'azienda spende più di quanto incassa, va ristrutturata. E un'azienda che fa debiti, non può dare gli stessi stuipendi alti delle aziende sane che non fanno debiti, ma registrano profitti! Vedi le richieste di Almunia per lo stipendio di Alessandro Profumo a Mps. Ma gli italiani ignorano tutto ciò e su Fabio Fazio fanno polemiche inutili. Invece dovrebbero fare presente: la tua azienda è indebitata o no? A quanto ammonta il deficit? E chi ripiana i debiti dell RAI, lo Stato o no? Con le nostre tasse o no?

La Celebrity's Economy fa bene all'economia quando l'azienda che paga è in salute e può permetterselo. E non fa debiti per pagare certi mega stipendi. Il problema non sono i mega stipendi, è ovvio; ma i buchi che i certi cachet provocano nei bilanci aziendali. Ovvio che se l'azienda (pubblica o in privata) fa profitti può remunerare le sue Star come preferisce. Ma se fa debiti, NO.

Non mi interessa sapere che Fabio Fazio sia lo stuoino del PD. Lo sembra, in effetti. La verità è che è più SOPORIFERO di tanti blogger e non racconta MAI NULLA D'INTERESSANTE. Il suo programma è l'unico o quasi che però parla di libri in Tv e per questo ci dobbiamo accontentare. Come ci dobbiamo accontentare di tante cose in Italia, ahimè. Molto rumore per nulla?

PS: ORA VOGLIAMO CONOSCERE I COMPENSI DI BRUNO VESPA, eh?



lunedì 14 ottobre 2013

L'amnistia è una trappola

L'amnistia è un imbroglio. Da un lato è un pannicello caldo per i carcerati. Dall'altro è un colpo di spugna per tutti coloro che ci sperano. Ha ragione Renzi: non è che tutto quello che dice il presidente Napolitano sia un ordine. L'amnistia è una trappola: chi la vota perderà un sacco di voti. Basta vedere come Le Pen in Francia sia il primo partito. Da quand'è che siamo una Repubbluca Presidenziale?

giovedì 10 ottobre 2013

Vuoto spinto

Un'analisi dura, agghiacciante ma quanto mai veritiera. "Lo scenario di un serio crollo delle finanze dello Stato italiano sta crescendo, con i ricavi dalla tassazione diretta diminuiti del 7% in luglio, un rapporto deficit/Pil maggiore del 3% e un debito pubblico ben al di sopra del 130%. Peggiorerà.
Il governo sa perfettamente che la situazione è insostenibile, ma per il momento è in grado soltanto di ricorrere ad un aumento estremamente miope dell'IVA (un incredibile 22%!), che deprime ulteriormente i consumi, e a vacui proclami circa la necessità di spostare il carico fiscale dal lavoro e dalle imprese alle rendite finanziarie".


La fantapolitica dei nostalgici Bersani-Vendola-M5S

I nostalgici del governo "Bersani-Vendola", appoggiato dal M5S, non considerano un paio di fatti. Molti di coloro che hanno votato M5S, non sono di sinistra. E soprattutto non avrebbero mai appoggiato un governo in cui il M5S avesse un ruolo subalterno, da "pezza da appoggio". Molti di coloro che hanno votato M5S, sono sia contro il Pd che contro il Pdl: odiano entrambi i partiti, e la partitocrazia, in egual misura. I nostalgici del governo "Bersani-Vendola", appoggiato dal M5S, vagheggiano un qualcosa che era solo nella loro fantasia, ma non aveva alcun fondamento nella realtà, visto che Grillo - mi pare - ha sempre sostenuto l'equidistanza da entrambi i poli. Poi certo chi sogna la "fantasia al Potere", può sognare anche un governo di fantasia: ma allora, si dia al FantaCalcio o alla FantaPolitica.

Beppe Grillo è sempre stato molto chiaro. E se gli eletti avessero fatto un governo Pd-Sel-M5S avrebbero non tradito Grillo o Casaleggio, bensì avrebbero tradito il mandato popolare. Tradendo 8 milioni di voti, per compiacere la Sinistra.

Fare la democrazia partecipata o liquida dentro un contesto di democrazia parlamentare (in cui il parlamentare non è eterodiretto, ma segue solo la sua coscienza), è un'aporia. E l' ἀπορία è un passaggio impraticabile, strada senza uscita. "Oggi l'aporia assume il significato di insolubilità di un problema qualora si parta da determinate premesse". Però gli eletti del M5S hanno, volontariamente, scelto un programma, deciso in maniera partecipata: se loro non stanno più al programma, ma seguono "le sirene della sinistra" (che vuole una maggioranza variabile, per mettere in crisi il Pdl), hanno una solo via d'uscita. Andare nel gruppo misto, dando l'addio al M5S. Certo, a quel punto sarebbe il caos. E sinceramente, se cade Letta, non si fa il governo Bersani-Vendola con i fuorisciti del M5S; ma si va al voto. Anche perché Napolitano si dimetterebbe.

Gli inoccupabili. I Cattivi Maestri sono inutili idioti?

Andrea Ichino sul Corriere della Sera ha messo in luce tutte le sfumature del "problema scuola" come emergono dai dati Ocse. Beppe Severgnini ha denunciato i rischi connessi a una scuola che non insegna. Massimo Gramellini su La Stampa è andato oltre, denunciando la deriva degli Inoccupati. Una classe dirigente "ha tolto risorse all’istruzione, alla ricerca e alla formazione. (...) si è rifiutata di indirizzare le scelte di politica economica verso la cultura, il turismo e l’innovazione tecnologica". A questo punto mandatela in pensione subito (decurtando l'assegno per i danni compiuti finora),  prima che rovinino un'altra generazione, rendendola inoccupabile. Prima di creare una generazione di disoccupati per mancanza di competenze linguistiche, matematiche e e-skills

Vogliamo - abbbiamo urgenza! - di insegnanti capaci, competenti, motivati, rigorosi e severi. Non docenti impreparati. I Cattivi Maestri sono inutili idioti?

mercoledì 9 ottobre 2013

Gli italiani non sanno la matematica né le lingue

Nelle "competenze linguistiche e matematiche della popolazione adulta", l'Italia è il Paese peggiore, secondo l’Ocse e la Commissione Europea. Scarsa formazione e modesto tasso di innovazione sono ostacoli da superare, se si vuole combattere la disoccupazionefra i 16 e i 64 anni.

Che fare? " Liberalizziamo i mercati dei prodotti e dei servizi; (...);  Introduciamo sistemi equi ma efficaci di valutazione nelle scuole e nelle università". Riforme a costo zero urgenti.

lunedì 7 ottobre 2013

A chi mi vuole togliere l'IMU, dico: lanciamo PayIMU2SaveMonumentsOfItaly?

Perché non lanciare un #Crowdfunding in cui far confluire le donazioni - pari all'#IMU eliminata ai "ricchi" - di coloro che avrebbero invece pagato la tassa senza problemi e non avrebbero voluto essere esentati? Una tassazione volontaria per contrastare il degrado dei Beni Culturali in Italia. L'#PayIMU2SaveMonumentsOfItaly.

In Italia i Poteri sono Morti. Il Paese affoga nell'anarco-statalismo?

I crediti inesigibili da aziende e privati sono esplosi a 140 miliardi di euro. Pari al 10% del PIL. Fubini ha spiegato che non è impossibile il declassamento dell'Italia vicino alla valutazione di spazzatura. Il rischio downgrade a livello spazzatura porterebbe a fondo le banche e l'intero Paese.

In questo scenario, fa impressione che Nessuno comandi. Il Paese, che mai ha conosciuto l'anarco capitalismo della Silicon Valley, affoga nell'anarco-statalismo. La morte termodinamica.