mercoledì 16 ottobre 2013

La banalità del Male si può sconfiggere. Rendendo reato il Negazionismo

Ieri in Italia siamo ripiombati negli anni più neri. E di fronte all'Irrazionalità del Male Assoluto, chi siamo noi per giudicare? Ma se fossimo i parenti delle vittime, saremmo sempre così Razionali? Che si può fare di fronte alla Banalità del Male, oltre a rendere obbligatorio la lettura di Hannah Arendt nei licei e del Diario di Anna Frank alle medie?

Il negazionismo deve diventare REATO. Perché nessuno si permetta mai più di negare gli orrori del nazismo (ma anche quelli di tutte le ideologie che hanno impestato il '900: leggi, comunismo). Se l'Italia non riesce ad uscire dal XX secolo ed entrare nel XXI secolo, come ogni democrazia occidentale, è solo per un motivo: che a furia di sdoganare fascisti e P2isti, gli italiani hanno dovuto digerire ogni cosa, anche le più indigeribili. Roba che in Germania sarebbe reato. Perché sa che il negazionismo è criminogeno.

I risultati del negazionismo e dello sdoganamento continui sono evidenti, sotto gli occhi di tutti. Il negazionismo genera mostri. E il ventennio berlusconiano li ha resuscitati e ora i fantasmi continuano ad impestare il presente. Invece è giunta l'ora di seppellire le asce di guerra, in cambio di Verità e Giustizia. Le ceneri dei Criminali Nazisti andrebbero sparse in mare come hanno fatto gli americani con Osama Bin Laden. I grandi criminali vanno trattati così. Come i greci trattavano i nemici con l'Ostracismo. Concordo con Massimo Gramellini: la giornata di ieri è solo frutto della Cialtroneria Italiana. Rendere il negazionismo reato, è un primo passo per allinearci alla democratica Germania, un Paese che ha fatto i conti col Nazismo. Mentre l'Italia non ha mai fatto i conti col Fascismo. E i risultati, eccoli qua in tutto il loro orrore.

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