lunedì 28 ottobre 2013

Renziani vs. Ciwatiani mica è un derby

I miei amici, di area PD, sono divisi esattamente a metà: metà voteranno per Renzi, metà per Civati. Mi chiedo però se da parte dei supporter di Civati sia efficace insultare, sempre e comunque, chi voterà per Renzi. C'è chi definisci gli elettori di Renzi, edonisti anni '80: ma alcuni neanche erano nati in quell'epoca! E quando li insultano, lo fanno con quell'aura di Superiorità Morale che per due decenni ha fatto la fortuna di MisterB: un atteggiamento tafazziano, da soliti RadicalChic fuoritempomassimo. Mi pongo questi dubbi perché in ogni post, in cui i Ciwatiani tendono a prendere in giro Renzi, per dimostrare la superiorità intellettuale di Civati (e perfino di Pittella! Lì si rasenta il comico, vi assicuro!), si cade nella faziosità più ridicola. Se mi chiedete per chi voterò, propendo per scrivere un surreale "Carpe diem" sulla scheda. E, in questo momento, vi confesso che se si presentasse un anziano economista in borghese con un Blackberry vecchio di 5 anni, riscuoterebbe pure il mio interesse. Perché so che non mentirebbe sullo stato, drammatico, delle finanze italiane. E non mi cercherebbe di vendere fumo, ma magari tenterebbe di salvare il salvabile in questo astioso presente. Se poi, tagliasse le spese inutili per 50 miliardi all'anno, diminuendo le tasse, potrebbe perfino guadagnarsi il mio voto, chissà. Perché sia chiaro che chiunque voglia che lo Stato continui a spendere in più di quanto riscuota, vuole aumentare le mie tasse. E la misura (fiscale) è colma.

La patrimoniale, poi, non oso neanche ipotizzarla: non ve la pagherei, anzi, organizzerei il Tea Party in due minuti. Anche solo per mandarvi tutti a Quel Paese.

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