mercoledì 27 maggio 2015

Se Cottarelli è più a sinistra di Tsipras.

Il PD non è mai stato di ‪sinistra‬, basterebbe riascoltare - senza salami sugli occhi - il discorso di Veltroni al Lingotto (e non per i "ma anche", ma per l'intero impianto filosofico di quel discorso). Renzi è solo la conseguenza-logica di quel PD, di centro-centro-centro-sinistra. La Ditta non è mai stata di sinistra: ha votato tutto ciò che c'era da votare nel governo Monti, ‪Bersani‬ è stato il supporter più fedele del governo Monti (mentre Brunetta era recalcitrante: diamo a Cesare quel che è di Cesare). E i ‪‎DS‬? Non vi basta ricordare Palazzo Chigi trasformato in merchant bank, la scalata a Telecom Iitalia, la guerra contro la Serbia eccetera? Ora, vorreste chiedere una mutazione genetica a chi esce dal PD. Ma è come chiedere a una fragola di diventare un'albicocca, senza operazioni di Dna ricombinante: 'gnafa. Chi è uno dei pochi intellettuali di sinistra in Italia, che vi piaccia o no? È ‪‎Erri De Luca‬. E, se non vi piace, fatevene una ragione. Mica è obbligatorio essere di sinistra, figuriamoci. E non rompetemi con la democratura lanciata da chi vive di ‪vitalizi‬ da nababbi. O con il ‪fascismo‬ gridato a vanvera da ‪#Brunetta‬ (e vabbè, questo fa solo ridere). Di chi chiede patrimoniali (che già ci sono in Italia; e di più ammazzerebbero il Paese), ma campa da 40 anni di politica e vitalizi senza aver versato contributi. Cose dell'altro mondo, insomma. Detto ciò, nell'intera Europa soffia forte un vento di destra e vedremo se ‪Podemos‬ riuscirà laddove ‪Tsipras‬ ha - miseramente - fallito, facendo l'elefante nella cristalleria senza avere un'attitudine Punk. Perché è più di sinistra ‪Cottarelli‬ di Tsipras, tanto per dire.

lunedì 25 maggio 2015

Il vero problema è Fabio Fazio.

Il problema non è il solito - da vent'anni - profluvio di parole di Berlusconi, quello che denuncia il fascismo strisciante eccetera. Il fatto è che Fabio Fazio non è la soluzione. È il problema. "Berlusconi a quel punto capisce che la D’Urso era un nemico più temibile e si prende definitivamente la scena" scrive Selvaggia Lucarelli su Il Fatto Quotidiano.

giovedì 21 maggio 2015

Il maschio Alfa.

Formigoni ha agito "da Maschio". Da maschio alfa, per giunta. Da uomo che non deve chiedere mai. Abbiamo capito: noi donne, no, non potremmo mai dare fuori di matto. MAI. L'etichetta ne risentirebbe. La società potrebbe sgretolarsi, andare in frantumi il bon ton, potrebbe evaporare il Fascino discreto della Borghesia, vuoi mettere?

Ebbene, vi racconto un aneddoto emblematico di questo stato di cose (ineffabile, questo sì!): presentiamo il nostro e-book "Bimbiminkia - Nativi digitali a scuola" a Le Murate - Caffè Letterario a Firenze (l'e-book fa parte di una collana V-book con la V di vendetta, e arriva dopo "Porka Troika" ed esce dopo 4 anni da "Mela Marcia"): una signora del pubblico mi prende da parte e mi dice una roba del genere: "Ma perché lei, che è così femminile (ndr, accentuando il femminile, ma storcendo la bocca con una piccola smorfia di disapprovazione), dà sempre questi titoli così choc ai suoi bei testi?". Le ho risposto: "Ma se fossi stata un ragazzo come Andrea Scanzi, andavano bene?": "Ma certo, lei è così 'femminile...'". E va bene: lì, ho capito che in Italia non perdonano niente alle ex bad girls. Niente. Si chiaro: continuerò ad usare le ballerine e le infradito-chic, scrivendo e-book con titoli che rispecchiano le mie idee. Alla faccia dei perbenisti e dei conformisti che vogliono noi donne ferme agli anni '50: ai fornelli o, se facciamo le giornaliste, a scrivere di bon ton con allusioni birichine, ma mai fuori-dai-binari.

lunedì 18 maggio 2015

Classe dirigente vs. Apparato Digerente.

Non vogliono la revisione della spesa. Non vogliono tagliare nulla, soprattutto i propri privilegi e gli sprechi. Vorrebbero regalare soldi agli italiani, soprattutto agli amici. Non votano la Legge sulla Corruzione. Ah, sì: vogliono fare la patrimoniale, tartassando ancora di più gli italiani. Poi, vorrebbero farsi chiamare classe dirigente, ma molti obiettano che si tratti solo di un Apparato Digerente che tassa i soliti, per redistribuire quegli spiccioli a un milione e mezzo di persone che campano di politica. Ma basta.

mercoledì 13 maggio 2015

Chi boicotta gli Invalsi, compie sabotaggio ai danni del proprio futuro.

I ragazzi che hanno sabotato gli Invalsi - spalleggiati anche da genitori e insegnanti -, quando andranno a cercare lavoro, dovranno porsi delle domande. Chi è senza skills, senza competenze, è fuori. Ma non dal reality di turno. Bensì dalla dura realtà di un'Italia dove la disoccupazione è soprattutto giovanile. E da infarto. Il loro sabotaggio servirà a quegli altri, che invece hanno svolto i Quiz, a trovare lavoro? Chi boicotta gli Invalsi, fa sabotaggio al proprio futuro. E regala un vantaggio competitivo ai suoi competitor. Gli studenti anti ‪‎Invalsi‬, vogliono il ‪6Politico‬? Ma otterranno solo un bel ‪#6Disoccupato‬. Sono quelli senza skills, le grandi vittime della crisi.

Sarebbe sufficiente imporre l'Invalsi nei CV (con link per verificarne la veridicità). Chi compie sabotaggio contro uno strumento di valutazione dello Stato, verrà segnalato al suo futuro datore di lavoro.

La scuola che insegna e funziona.

In ogni scuola tutti - genitori, dirigenti, studenti - sanno chi sono gli insegnanti bravi, quelli inutilmente sadici, quelli che si occupano di scartoffie e dubbi progetti, pur di non stare in aula eccetera. Tutti lo sanno. Basterebbe che la scuola tornasse ad essere una comunità centrata sugli studenti (invece di essere un ente-in-cerca-di-clienti).

Come valutare gli insegnanti? Non è facile. Ma ‪#‎Eduscopio‬ fornisce una traccia. Basterebbe seguire le valutazioni degli studenti nel passaggio alle scuole successive, per fare una retro-valutazione dei loro vecchi insegnanti. Se un ragazzino che esce dalle Medie con 10, nei test d'ingresso al Liceo prende 5 (in alcune materie), può essere un caso. Ma se una buona percentuale degli ex studenti di un docente del ciclo inferiore ha un comportamento simile, inizia ad essere un indizio. Bisogna abolire gli esami di fine ciclo (farsa), per usare solo Test di Ingresso seri, che valutino non solo gli studenti, ma anche i loro ex insegnanti, quando le valutazioni non coincidono. E poi, incrociare i dati con gli Invalsi e i test Ocse-Pisa.

Il resto l'ho già spiegato nell'e-book: #BIMBIMINKIA - Nativi digitali a scuola.

martedì 12 maggio 2015

Il Trattato di Dublino è in contrasto con la Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.

Le quote? Macchè. Il Trattato di Dublino è in contrasto con la Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.

I Rifugiati hanno il diritto di fissare il loro domicilio dove desiderano.
La Legge del 4 agosto 1955 n. 848 è chiarissima: "Articolo 8:
Diritto al rispetto della vita privata e familiare:
1. Ogni persona ha diritto al rispetto della sua vita privata e familiare, del suo domicilio e della sua corrispondenza."

Leopardi fa una pippa a una certa Sinistra?

Poi ci sono quelli del Pessimismo-cosmico-e-Leopardi-ci-fa-una-pippa. Loro vorrebbero leggere solo dati di disastri imminenti, di catastrofi all'orizzonte, di baratri dietro l'angolo. Mai, di scampati pericoli, perché in quell'attributo "scampati" s'intuisce la folgorazione sulla via di Damasco o il sospiro di sollievo, mentre essi vorrebbero nutrirsi di Default a colazione e prese della Bastiglia all'ora di merenda. Quelli che allontanano con sprezzo ogni spiraglio d'ottimismo, come non ci fosse un domani. Ma per loro, c'è solo una terapia da un bravo analista, il solito prozac o la Rivoluzione Permanente. Un po' li ammiro quelli della Rivoluzione Permanente. Almeno coltivano un'utopia, cercano l'iperuranio e non stanno a macerarsi dietro a stantii complotti. Però, a furia di aspettare, Godot magari si è pure divertito, ma - loro - sai che rottura cosmica.

mercoledì 6 maggio 2015

La grande patata bollente (la sentenza della Consulta).

La sentenza della ‪‎Consulta‬ è chiarissima. Con quell'avverbio ("esclusivamente") nel dispositivo, ha detto tutto. Che fare per il ‪‎Governo Renzi‬? Potrebbe provare a guadagnare tempo, per chiedere di interpretare la sentenza, a causa di quell'avverbio in questione. L'‪Inps‬ può anche provare a piantare la grana sulla frase: "Le successive rivalutazioni saranno, infatti, calcolate non sul valore reale originario, bensì sull’ultimo importo nominale, che dal mancato adeguamento è già stato intaccato": ma, sia chiaro, questa frase fa solo parte delle motivazioni, dunque, sarebbe solo un altro modo to buy time. Magari il tutto potrebbe tornare alla Consulta, pur non essendo appellabile, a causa della richiesta d'interpretazione. Il presidente dell'Inps Tito Boeri può mettere le mani avanti, guadagnando anche 4-5 anni. Ma il ricorso di massa è alle porte, soprattutto per chi avrà più da guadagnare dal ricorso (chi invece dovesse prendere quanto spende d'avvocato, ci penserà venti volte). La sentenza è adamantina ed è una vera grana per il governo.

La meritocrazia è di sinistra (l'alternativa? I privilegi dalla nascita: l'opposto delle Pari Opportunità).

"Quello che in Italia viene paventato come clientelismo all’estero si chiama valutazione ed è alla base di ogni sistema meritocratico. Anche all’università, parlo per esperienza, i professori vengono valutati continuamente: dai dirigenti, da panel esterni e dagli alunni" scrive Marco Palillo, un ragazzo italiano ora a Londra.

Ed è vero:  La meritocrazia è di sinistra, perché l'unica alternativa praticabile è il classismo: Volete che al posto dei meriti, vincano i privilegi dalla nascita? Sarebbe l'opposto delle Pari Opportunità. Invece noi vogliamo che la figlia della Principessa Katie, già fortunata per le sue origini, non abbia ancora più privilegi di quanti non abbia per i suoi natali. I figli non posso scegliere i genitori. Ma possono scegliere la scuola. Solo una scuola, meritocratica, permette ai figli di famiglia operaia o non benestante, di avere quell'istruzione adeguata che funziona da Ascensore Sociale. Per questo motivo le famiglie devono poter verificare i risultati ‪‎Invalsi‬ scuola per scuola, classe per classe (e i test ‪‎Ocse‬-‪Pisa‬ eccetera): per poter scegliere la scuola migliore. La valutazione dei professori significa Meritocrazia. 

Sessismo in Italia.

In Italia il binomio "bella e capace" è penalizzato (i complottisti si scatenano in retroscena perfino imbarazzanti per chi li scrive!). Il sessismo è duro a morire, insomma. Per fortuna, il ministro Maria Elena Boschi può infischiarsene, come già il presidente della Camera, Laura Boldrini. (E non sono fan delle due donne politiche, ma arcistufa dell'assenza di vere Pari Opportunità in Italia, arcistufa del dilagare del Gender Gap e del sessismo in ogni angolo d'Italia, mentre in USA si potrebbe avere una sfida tutta al femminile alle primarie fra Elizabeth Warren - Hillary Clinton ed ho detto tutto).