lunedì 31 marzo 2014

Esilarante!

Mentre la sinistra da salotto (ora riconvertita da tastiera) digita compulsivamente contro Renzi, c'è chi rottama la gauche au caviar. E i cinici dell'ex General Intellect. Con un colpo da maestro, Zalone.

venerdì 28 marzo 2014

L'omaggio di Le Monde e IISS a François de Rose

L'omaggio di The international institute for strategic studies (IISS) e di Le Monde a François de Rose (1910 - 2014), uno dei padri del Cern, ma non solo.





mercoledì 26 marzo 2014

CambiareVerso.

Un giornalista disse: "L'abolizione delle province? Ma non la faranno mai questi!". E io risposi: "Loro no. Ma se uscite dalla prospettiva dei caminetti romani, se si percepisce il Game over, tutta la prospettiva cambia".

Non so come finirà, ma ho sempre sostenuto che per fare una Rivoluzione Scientifica sembre un cambiamento di paradigma. "Eppur si muove", insomma.

 Ringrazio il M5S per aver portato il Game Over dentro i Palazzi romani, e ringrazio Renzi per aver rottamato i caminetti romani. Ora bisogna cambiare, in meglio, l'Europa.

martedì 25 marzo 2014

L'e-book Zero Privacy è in download

Il nostro nuovo e-book s'intitola Zero Privacy è in download su Amazon. Dedicato a tutti noi che credevamo di poter difendere la nostra "vita privata", ma un giorno siamo stati attaccati, ci hanno rubato tutte le email pvt e hanno rovinato la nostra vita su blog pubblici. Sono storie accadute a tanti, nel mirino di malintenzionati.

"Abbiamo perso la privacy salviamo almeno il buon senso..." l'incipit di Zero Privacy. Dedicato a tutti coloro che si sono visti scippare la vita e la privacy sotto i loro stessi occhi.

Dopo il caso NSA (il cosiddetto Datagate), non volete saperne di più per proteggere la vostra privacy o la considerate ormai una battaglia persa? Questo libro, in download a 99 centesimi, fa per voi.


lunedì 24 marzo 2014

François de Tricornot de Rose lascia in eredità il Cern e la sua idea di destra francese.

Muore a 103 anni, lucido, amico personale di H. Kissinger e David Rockefeller. La destra francese era casa sua. Ma François de Rose ci lascia in eredità il Cern, uno dei posti più belli e cosmopoliti del mondo dover far ricerca. Uno dei suoi ultimi articoli per Le Monde.

venerdì 21 marzo 2014

Il Pd rimpiange Berlinguer, mentre la Renzinomics fa le riforme.

Il mio ricordo di Berlinguer? Ero davvero bambina, ma lo ricordo come persona seria, gentile, colta. Però lo assocerò sempre alle domeniche a piedi, all'Austerity all'italiana: non triste, ma un'austerity anticonsumistica venata di malinconica saudade. Al contrario, associo Craxi con il boom dei consumi della Milano da Bere.

lunedì 17 marzo 2014

La sindrome del biowashball.

"E se Grillo non riesce a fare niente dal parlamento italiano con il 25%, chi spera in un titanico 3.9% sa benissimo di essere un illuso, come quelli che compravano la biowashball."

venerdì 14 marzo 2014

Porka Troika Party. I numeri della crisi italiana

Ci si chiede come mai l'Europa, con il mastino Olli Rehn, non perde d'occhio i nostri conti? Non deve stupirci. Il fatto è che “restiamo una bomba innescata nel cuore dell’Europa, perché con un rapporto debito/Pil del 133% e uno stock di debito di queste dimensioni (ndr, 2075 miliardi di euro), l’Italia ha il potenziale, se dovesse accaderle qualcosa di male, di portarsi dietro tutto il continente.” Che gli altri si preoccupino, è fisiologico.

La spesa pubblica era al 46% del PIL nell'era del centrosinistra '96-2001. Con il governo Berlusconi è salita al 53% del PIL. La famosa o famigerata Spending Review nasce da qui: tenere a freno una spesa pubblica aumentata "senza controllo" nell'ultimo decennio, un periodo di decrescita.

- "Nel periodo 1994-2001 la crescita complessiva dell’eurozona è stata pari al 20,3 per cento. L’Italia, nello stesso periodo, ha messo insieme un aumento complessivo del Pil pari al 16,5 per cento". Ma "nel periodo 2002-2013 la crescita complessiva dell’eurozona è pari al 10,1 per cento (metà di quella precedente)" scrive Giuseppe Turani nei suoi magnifici editoriali su La Nazione. Ma "la crescita complessiva dell’Italia è uguale a meno 1,9 per cento." "Il che significa che si è rotto qualcosa dentro la società italiana". 

- Secondo l'ultimo Rapporto Istat la pressione fiscale è oltre il 44%, con una famiglia su quattro disagiata.

- In Botswana, in Perù, a Tonga è più facile fare impresa che in Italia (65sima su 189, secondo Banca mondiale).

- Gli italiani preferiscono puntare il dito contro la Germania. Contro Bruxelles. Contro la Troika, invece di ammettere i guai sono originati dal "fattore interno". No, non c'è un Fattore K. Ma ci sono cause endogene: squilibri, privilegi, corruzione, mancanza di competitività, scarsa meritocrazia... Uno Stato elefantiaco come il nostro, più privatizza, meglio è.
"In almeno mezza Italia la sanità non teme concorrenti e è forse la migliore e la più completa del mondo. Ma ci sono anche sprechi a non finire."
"Fisco, lavoro e giustizia civile. Tuti e tre questi settori oggi sono una specie di caos organizzato. Le multinazionali straniere non vengono e le nostre aziende soffrono".

- Ciò che è successo a Cipro può ripetersi. I risparmi di 500 milioni di europei potrebbero essere usati per finanziare investimenti a lungo termine, stimolare l'economia, riempire il vuoto lasciato dalle banche,che hanno investito in debito pubblico gli immani prestiti della BCE.
I risparmi dei 500 milioni di cittadini dell’Unione Europea saranno usati per finanziare investimenti a lungo termine per stimolare l’economia e contribuire a riempire il vuoto lasciato dalle banche dall’inizio della crisi finanziaria». Così si legge in un documento riservato della Commissione Europea, che però la Reuters ha potuto leggere «I risparmi dei 500 milioni di cittadini dell’Unione Europea saranno usati per finanziare investimenti a lungo termine per stimolare l’economia e contribuire a riempire il vuoto lasciato dalle banche dall’inizio della crisi finanziaria». Così si legge in un documento riservato della Commissione Europea, che però la Reuters ha potuto leggere. - Fighting the wrong enemy di Paul De Grauwe, 19 May 2010: "Some countries like Greece and Italy have very high public debt levels, others such as Ireland and Spain have public debt levels that are increasing fast".

http://www.voxeu.org/article/europe-s-private-versus-public-debt-problem-fighting-wrong-enemy






- In Italia ci sono 5 Regioni (fra cui Lombardia e Toscana) ad alto tasso d'imprenditorialità, con il record d'imprese per chilometroquadrato. Ci sono 3-4 mila aziende che sono le volpi dell'export e mettono perfino i bastoni fra le ruote a Cina e Germania, in alcuni settori. "Nella meccanica non elettronica (dati Edison-Gea) il nostro attivo commerciale è di 16,4 miliardi e, cosa forse difficile da credere, siamo i terzi esportatori dopo Germania e Giappone. Nei prodotti in ferro e acciaio il nostro attivo commerciale è di 3,5 miliardi di euro e siamo secondi dopo la Cina" (Giuseppe Turani). Che dire? Basterebbe smettere di umiliare il tessuto prouttivo per tornare a crescere.

"La domanda interna nel 2013 (rispetto al 2012) è diminuita del 2,6 per cento. Gli italiani, cioè, hanno chiesto il 2,6 per cento di beni in meno. Nello stesso periodo la domanda estera è cresciuta dell’1,1 per cento".

- Nel 2013 in Italia hanno chiuso i battenti 40 aziende al giorno.


- Wef: Sulla parità di genere, l'Italia è al 71esimo posto dopo la Cina.

- L'Italia ha un economia digitale al 3%del PIL ma l'Inghilterra vola oltre il 7%. I ritardi italiani nella banda larga e nell'Agenda digitale, sono stranoti: come dimostra la fatturazione elettronica voluta da Francesco Caio, l'Agenda digitale è la vera riforma strutturale per tagliare gli sprechi.

- RITARDO AGENDA DIGITALE: Su 55 misure considerate, solo 17 sono state adottate e tra le altre per ben 21 risultano scaduti i termini .


- Perché no la Patrimoniale?
1) Un "botta da 500 o 600 miliardi" non fa ripartire., ma piegherebbe l'Italia "in ginocchio per almeno altri dieci o quindici anni".
2) "Gli italiani già non ci credevano 70 anni fa. Non si vede proprio perché debbano crederci oggi, nonostante l’arrivo di Demolition Man a Palazzo Chigi".
3) Ormai è troppo tardi: i grandi sono già fuggiti.

- Perché rimanere nell'Euro? Fatevi la domanda opposta: "Chi ci guadagnò con la svalutazione del 1992? Gli industriali veneti e George Soros. Chi ci rimise? L'export italiano. Le famiglie. I lavoratori.

- In Italia stanno entrando capitali esteri come non avveniva dal 1996. Sono i famosi capitali in fuga dagli emergenti verso i Piigs e i Paesi della periferia (i Paesi "in saldo"). Se i Piigs metteranno le ali e "torneranno a volare", è grazie ai 24 miliardi di dollari investiti nelle Borse ed azioni europee. Se l'Italia recupera in competitività, otterrà una fetta della torta. La staffetta nasce anche da questa urgenza di accelerare sul fronte riforme.

La realtà raccontata da "Fighting the wrong enemy" (letteralmente "Combattendo il nemico sbagliato):122 pagine diffuse da Mediobanca security, datate 15 ottobre 2013, firmato da Antonio Guglielmi, capo dei ricercatori dell' istituzione creditizia italiana, in cui spiega come le banche italiane si stiano preparando a quello che viene definito come un "Armageddon" dell'economia italiana, un vero e proprio "collasso".


--

Pier Carlo Padoan, 64 anni, non sarà un ministro dell'Economia che va a battere pugni, con promesse fantozziane. Ma un pragmatico riformista, uno studioso OCSE, uno che può dialogare con quel mastino di Olli Rehn. Si potrà ottenere flessibilità solo se si faranno prima le riforme richieste dalla Commissione.

Padoan è pro liberalizzazioni dei servizi pubblici: vuole aumentare concorrenza nei settori dei servizi e dell’energia. Ma soprattutto aumentare la competitività. Già sostenitore della lotta alla corruzione, è a favore di una maggiore flessibilità (sia in entrata che in uscita) nel mercato del lavoro. Padoan pensa che la tassazione vada diminuita su lavoro e investimenti (anche con deciso taglio a i sussidi). Ma i tagli di tasse devono essere sempre accompagnati da tagli della spesa: "nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma" dicono i chimici.

PierCarloPadoan, già capo economista e vicedirettore Ocse, esperienza al FMI, ex consigliere economico nei governi D'Alema e Amato, spera nel varo di un vero e proprio mercato transatlantico, Europa-USA, per far fronte al rallentamento dei Brics. Vuole semplificare la PA nazionale e locale e la giustizia amministrativa; tagliare le tasse su imprese e lavoro, grazie a tagli di spesa. Ritiene che il sistema educativo debba acquistare efficienza, diventando più orientato al mondo del lavoro. Auspica un sistema di ricerca e innovazione integrato nel sistema europeo e globale.

L'Italia è stata ipnotizzata almeno due volte in 150 anni. Tutte le volte è finita in un disastro. Ecco speriamo che questa volta si facciano riforme, senza grandi salti nel vuoto.

"L'Italia è una macchina lanciata ad alta velocità, ma che va col freno a mano tirato" ha dichiarato Pier Carlo Padoan.  

I DANNI PROVOCATI DALLA TROIKA:
http://www.europarl.europa.eu/news/it/news-room/content/20140307IPR38407/html/La-Troika-ha-aiutato-a-evitare-il-peggio-ma-ha-danneggiato-la-ripresa

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/13/il-parlamento-europeo-boccia-la-troika-ha-aumentato-poverta-e-disoccupazione/912795/ 



- Come faceva a sapere UBS che Matteo Renzi avrebbe preso il posto di Letta a gennaio 2014?
http://vecchiefarabrutte.blogspot.it/2014/02/come-faceva-sapere-ubs-che-matteo-renzi.html

giovedì 13 marzo 2014

La grande scommessa.

Seminerio di Phastidio.net è pessimista, Turani troppo ottimista (come Alesina e Giavazzi e Friedman, suppongo), ora arriva la doccia gelida della Bce di Mario Draghi. L'Italia, dopo 3 passati a stringere la cinghia senza fare riforme e senza imparare a spendere i fondi comunitari, sta facendo una scommessa. E, cari tutti, le scommesse - come tutti iveri broker sanno - possono andare molto bene, ma anche molto male. Se va bene, sarò felice, non sono mai stata disfattista, il "tanto peggio tanto meglio" mi fa orrore; soprattutto sarei felice per quanti hanno tirato la cinghia in questo triennio di lacrime e sangue. Però mi chiedono: "Ma se va male?". Ecco: se va male lo sappiamo già qual è la cura: "Lo scenario (...) per l’Italia resta quello di una drastica riduzione delle retribuzioni (solo in parte ottenibile da riduzione del cuneo fiscale) o un progressivo esproprio fiscale, su base prevalentemente patrimoniale. O più verosimilmente di entrambe le cose". Non nascondiamoci dietro a un dito. Ovviamente, tifo per il "lato positivo" della medaglia, perché altrimenti sarà durissima. Per tutti.

Qual è una delle tesi di fondo di PorkaTroika? Che l'economia è innanzitutto fiducia. Fiducia nel futuro: tornare a credere che domani sarà meglio di oggi. E solo chi ha visione politica per mettere olio nel motore della fiducia, ha una delle chiavi di lettura - ma una delle più enigmatiche e preziose ! - per far ripartire un'economia in stagnazione. Poi, però, non basta: evitata la catastrofe della depressione, ci vuole tutta la cassetta degli attrezzi che distingue lo Statista dal (pur simpatico) imbonitore. Della serie: bisigna uscire da Power Point e calarsi nella realtà.

La realtà raccontata da "Fighting the wrong enemy" (letteralmente "Combattendo il nemico sbagliato):122 pagine diffuse da Mediobanca security, datate 15 ottobre 2013, firmato da Antonio Guglielmi, capo dei ricercatori dell' istituzione creditizia italiana, in cui spiega come le banche italiane si stiano preparando a quello che viene definito come un "Armageddon" dell'economia italiana, un vero e proprio "collasso".


mercoledì 12 marzo 2014

Questa è una manovra di sinistra.

Se metti mille euro in tasca ai cococo e ai dipendenti sotto i 1500 euro, MisterB è finito. Se alzi le tasse sulle rendite, come chiedemmo a Prodi I e II mille volte, MisterB è finito. Questa è una manovra di sinistra. Poi, se non ce la fa, lo dirà la storia.

martedì 11 marzo 2014

Wef: Sulla parità di genere, l'Italia è al 71esimo posto dopo la Cina. Che fate, care parlmentari biancovestite?

Ora, se le donne del PD e della Pdl facessero una battaglia per la parità di genere, anche senza vestiti bianchi, in tutta la società, potremmo dar loro maggiore fiducia in futuro. Se invece il loro impegno finisse qui, in una sonora sconfitta, capiremmo che era solo l'ennesima battaglia "strumentale" (su una legge, nata storta - basta leggere Ainis -, dopo 8 anni 8 di ritardo, fra l'altro). Cosa vogliono fare - di concreto - le parlamentari per il FattoreD e la Womenomics in Italia? Cosa intendono fare, per avvicinarci alle medie europee, per abbattere il gender gap e migliorare il ranking dell'Italia nell'indice Wef sulla parità di genere? L'Italia è al 71esimo posto dopo la Cina.

martedì 4 marzo 2014

Parteggio per Della Valle, self-made man, e non per l'ereditiere Jaki Elkann

“Nella recente disputa che lo ha opposto a Della Valle, e` difficile non simpatizzare per quest’ultimo, che almeno si e` fatto da solo. Elkann ha ereditato tutto” scrive Federico Rampini.
Avremo mai un Bill Gates italiano?