Sanaa era stata uccisa dal padre il 15 settembre 2009 a Montereale (Pordenone), perché conviveva con un ragazzo italiano. La Corte d'assise d'Appello di Trieste ha condannato a 30 anni il padre della diciottenne Sanaa.
Mentre l'Egitto brucia per la rabbia e la frustrazione di una giovane generazione affamata ed internettiana, l'Italia cerca di offrire una lezione di Pari Opportunità alle donne straniere che nascono e/o vivono nel nostro paese. Purtroppo non abbiamo potuto salvare Sanaa, vittima della follia e dell'insensatezza del patriarcato.
Nessuno ha pensato a corsi di cross-culture per le "nuove" famiglie italiane, sui diritti delle donne nella UE? Anche vademecum di quattro pagine in 3 o 4 lingue, da distribuire insieme al permesso di soggiorno... o offerti con la prima busta paga dai datori di lavoro...
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