venerdì 28 gennaio 2011

Un consiglio a Silvio B.: Vuol essere Playboy? California Dreaming, con la banda (ultra) larga!

Ripelogo. VecchieFarab(R)utte rifiuta l'idea di essere un blog bacchettone e moralista. Siamo libertarie (a volte fin troppo, ci rimproverano... Ma la libertà è come l'Ossigeno!). Non siamo un blog bacchettone. Primo perché non lo siamo né lo siamo mai state; secondo perché difendiamo la libertà di espressione (il primo emendamento Usa, come se fosse nostro!); secondo perché negli Usa prima PlayBoy, poi l'hard-core, quindi FidoNet hanno creato quella culla libertaria, quell'humus di pensiero libero in cui è nata la cyberculture, la filosofia open della Rete come oggi la conosciamo. Insomma: l'idea di Internet di tutti, Internet gratis, meritocrazia, valorizzazione dei talenti individuali nell'ambito di un team, saper fare squadra senza soffocare i solisti, cultura del team, apertura a tutti, e-inclusion, socializzazione delle esperienze e dei saperi, orgia dei saperi, narcisismo ed edonismo declinati in chiave social... Sono un mix prezioso da cui nasce la cybernet, insieme alla cultura libertaria della Rete delle Reti.

Se in America nel 1953 non avesse debuttato Playboy (o Playboy Magazine), la celebre rivista dell'editore Hugh Hefner di Chicago rivolta prevalentemente al pubblico maschile eterosessuale, non si potrebbe capire come poi nacque il fenomeno della liberazione sessuale.

Il taglio liberal degli scritti, unito alla fotografia erotica, ha dettato legge nell'editoria mondiale, rappresentato fonte d'ispirazione, e forgiato l'immaginario (liberato) occidentale. Il genere di fotografia di nudo proposta da Playboy viene oggi definita softcore, per contrapporla all'Hardcore di Penthouse, il porno anni '70.

Negli Usa tra i '60 e '70 si plasma un immaginario, prevalentemente maschile (a cui si contrapporrà un certo femminismo), che ha però il pregio di ripudiare il Maccartismo, dare un calcio al perbenismo farisaico, denudare i desideri liberandoli dal giogo dell'ipocrisia piccoloborghese degli anni '50. Energia pura - creatività - libera iniziativa: i germi dell'(anarco)capitalismo californiano, in poche parole.

Questo spaccato di un'America libertina, moderna e liberal (che crede nella libertà d'espressione e nelle libertà civili) fa sì che l'America e soprattutto la California (dove il softporn e la liberazione sessuale s'incontrano con il fenomeno Hippie) diventino un terreno culturalmente fertile per sviluppare le idee più innovative della Silicon Valley. Questo humus (fatto anche di filmetti di serie B, i B-Movies che Quentin Tarantino adora) rende la California la Mezzaluna Fertile dell'innovazione disinibita, una sorta di Atene di Pericle del V secolo avanti Cristo...

E' impossibile capire certe rivoluzioni della Silicon Valley senza conoscere i Bitnick del distretto di Haight-Ashbury a San Francisco, senza aver mai sentito parlare dei valori controculturali della Beat Generation ereditati dagli Hippy e oggi felicemente rielaborati dalla Bit Generation (del Web 2.0): la Generazione dei Bit e dei Byte, degli 0 e 1, dell'economia Digitale.

Psichedelia, sperimentazione di sostanze psicotrope, rivoluzione sessuale, la ricerca dell'Altrove e lo studio dell'Alterazione degli stati di coscienza: ecco tutti i magici ingredienti che rendono la California il vigneto su cui innestare la vite della rivoluzione digitale.

Quando questo Blog difende il Porno (dal nèo-puritanesimo di Steve Jobs), in realtà difende la libertà d'espressione degli individui e quindi il diritto ad esprimersi a 360 gradi, anche attraverso il sesso, l'eros e l'hardcore. Attraverso l'espressione di sé.

Pensiamo a FidoNet. La gestione e le regole della rete erano lasciate completamente agli utenti, tanto che nella prima versione di FidoNet l'area messaggi pubblica fu chiamata "anarchia", con il preciso scopo di informare gli utenti che avrebbero potuto farne ciò che volevano. "Non offendersi e non lasciarsi offendere facilmente" divenne l'unica regola del network.

Analogamente, la rivoluzione sessuale portò a significativi cambiamenti nel comportamento sessuale. Lo storico David Allyn lo definisce un periodo di coming out: riguardo a rapporti sessuali prematrimoniali, masturbazione, fantasie erotiche, uso della pornografia e omosessualità.

« Il rapporto sessuale cominciò
nel millenovecentosessantatré
(assai tardi per me) -
tra la fine della proibizione de L'amante di Lady Chatterley
e il primo Lp dei Beatles »
(Philip Larkin)

Cosa significa tutto ciò?

Che il Porno negli Usa è stato qualcosa di ben diverso da Villa Arzilla bensì ha fatto da apripista all'innovation. E' stata l'industria più innovativa di tutte. In rete il porno ha rappresentato un volano per l'alfabetizzazione telematica, un autentico strumento per sperimentare e diffondere nuove tecnologie o sistemi di distribuzione.

Scrive Gabriele Niola su Punto-Informatico.it: "La storia dei media audiovisivi (e spesso anche solo visivi) ci ha insegnato che uno dei contenuti più importanti per la diffusione e l'affermazione tecnologica è stato il porno. I casi più clamorosi sono stati quelli riguardanti l'affermazione della tecnologia VHS sui rivali Betamax e quella della diffusione delle connessioni ad internet, ma in maniera più sottile il porno è stato il contenuto che ha contribuito e foraggiato tantissime altre forme audiovisive (sia all'interno del mondo del cinema, che in quello della televisione, che della fotografia degli inizi)"

Internet ha liberato totalmente la pornografia mettendola sullo stesso piano (come accessibilità) degli altri contenuti e consentendo un'offerta illegale e legale ampia.

Ecco, il Porno negli Usa non è stato fine a se stesso, o solo strumento di potere (anche se il sesso ha sempre molto a che fare con il potere)... Il Porno ha trainato l'innovazione tecnologica. Liberato anche creatività ed energie intellettuali.

Fatto economia!

Perché Silvio Berlusconi dal Drive-In non ha saputo diventare lo "Hugh Hefner italiano", ma solo un Alvaro Vitali di serie B contornato da sciacquette che nulla hanno del glamour delle Playmate made in Usa?

Perché Berlusconi, grande editore ai tempi di Montanelli, astuto tycoon televisivo, non ha mai capito il potere e la seduzione dell'innovazione tecnologica.

Berlusconi, se fosse stato un genio imprenditoriale oggi, quale in effetti è stato ai tempi della Tv commerciale, non avrebbe trasformato Arcore e Villa Certosa in un Bagaglino di terz'ordine (come appare delle tristi intercettazioni)... Bensì avrebbe creato FidoNet! Avrebbe portato la banda ultra larga da 100 Mega in tutta Italia! Avrebbe creato start-up innovative invece di foraggiare ragazzette e farsi ricattare da minorenni...

Avrebbe rivoluzionato l'Italia come un calzino, importando l'economia digitale in Brianza! Magari con un tocco di porno e hardcore, come sembra piacere al Premier... Ma in 15 anni di berlusconismo avrebbe saputo creare la culla per un'economia innovativa della conoscenza!

E invece no: altro che California Dreaming, ci tocca Villa Arzilla. E neanche 2.0. Altro che banda (ultra) larga, di cui abbiamo urgente necessità! A noi ci ha dilatatato solo... la noia, il gossip geriatrico e il debito pubblico.

Credo che Hugh Hefner con le sue maliziose Conigliette e Tom Jennings di FidoNet con la sua ansia di libertà, partecipazione e desiderio di caos anarchico e creativo, avrebbero fatto molto meglio all'Italia dell'ipersessualità stereotipata di questo Premier da Basso Impero.

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