giovedì 13 gennaio 2011

Se la mamma cinese è più inflessibile di Marchionne (...ma no, il Telefono Azzurro non serve dai :)

Forse Susanna Camusso potrebbe dire che la casa delle mamme cinesi assomiglia più a una caserma che a un nido. Ma di sicuro quella casa non è un albergo!

Anche mia madre, classe '32, educata in Collegio (tra Bellaria e Volterra) fino alle Magistrali, era inflessibile quasi quanto la madre cinese. E tutte le donne della mia famiglia hanno alternato la tenerezza alla durezza e al rigore poco permissivo: con alterni risultati, ma insomma, neanche disprezzabili. Ho passato le elementari a recitare tabelline in vacanza, il ginnasio a ripetere verbi greci a tavola quando meno te l'aspetti, all'università a sentirmi dire che "avevo sbagliato facoltà!" (vero!). Ma non sono morta...

Ma devo dire che a me affascina il metodo Shangai della mamma Amy Chua, professoressa di Legge alla Law School dell'Università di Yale. Non pretendo che mio figlio diventi un piccolo genio in matematica né che debba eccellere nei test Pisa dell'Ocse.

Tuttavia se sbaglia un congiuntivo, dall'età di 2 anni glielo correggo. Se sbaglia la sintessi glielo dico. E in quanto alle tabelline, 3 tabelline random al giorno o cinque somme e sottrazioni a due cifre a settimana a mente, hanno fatto mai male a nessuno? Ok, la cena non gliela nego! Però non chiamate il Telefono Azzurro: mio figlio si difende da sé! Se non diventerà un Nobel per la Fisica (probabile!), ma sicuramente avrà qualche chance per diventare un fan dei diritti umani dei minori (...e, purtroppo, nel mondo ce n'è bisogno!).

Ma, al di là se il Metodo Shangai sia esasperato o no, su una cosa concordo con la madre cinese: si perde l'autostima quando ci si arrende di fronte a un ostacolo senza essersi messi in gioco. E Amy aggiunge: "Non c'è niente di meglio per acquistare fiducia che scoprire di poter fare qualcosa che non si pensava di saper fare". Vincere facile (come recita un fortunato slogan pubblicitario) non è divertente: è noioso! La competitività fa crescere, il superare gli ostacoli ci rende autonomi e capaci di camminare sulle nostre gambe!

Poi certo, questo non basta. L'inflessibilità andrebbe coniugata con la creatività, la capacità di fare squadra, la solidarietà, l'ecologia... Ma al Metodo Shangai applicato ai compiti a casa, si possono unire i lavoretti creativi a merenda, il basket o la pallavolo (per acquistare il senso del team) e programmi eco-solidali in vacanza (salvare le tartarughe con il Wwf, aiutare Greenpeace contro l'e-waste dell'invasione di gadget, entrare in Amnesty International o gruppi affini alla propria cultura/sensibilità, insegnare italiano e alfabetizzare alla telematica coetanei stranieri... Insomma, la solidarietà è a 360 gradi: a ciascuno la sua strada!).

Il Toyotismo in fabbrica ha forse trovato un alleato in famiglia: il Metodo Shangai! Le mamme americane sono divise, ma anche intrigate dall'idea... Una lrezione però c'è: il permessivismo non ha mai fatto tanto bene a nessuno, come insegnano i "No che aiutano a crescere" (Feltrinelli edizioni)

M.C.

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