mercoledì 12 gennaio 2011

Avete paura dei cinque cavalieri dell'apocalisse? Albert Einstein aveva più fiducia di voi nel genere umano! E anche Facebook...

La Cina possiede ma centellina le terre rare, che servono all'industria hi-tech, mettendosi un po' di traverso al Wto. Ma anche la Cina non ha tutto ciò che le serve: per esempio ha fame di risorse energetiche. Il blocco occidentale ha la creatività, l'innovazione e il cibo. In questo risiko, vincerà la cooperazione (progressista) o l'accaparramento (reazionario e protezionista)? Tutti per uno e uno per tutti, oppure ognuno per sé?

Sul Financial Times Martin Wolf si pone la domanda in altro modo: "L'ingegno continuerà a superare la scarsità di risorse, o no? Se la risposta è "", tutta l'umanità potrebbe arrivare a godere dello stile di vita storicamente senza precedenti dei privilegiati di oggi. Se la risposta è "no", potremmo, invece, cadere vittime di quelli che Morris chiama i «cinque cavalieri dell'apocalisse»: cambiamento climatico, carestia, fallimento dello stato, migrazione e malattia".

Cedere al pessimismo però è troppo facile, ma essere ottimisti richiede un bello sforzo di volontà. Wolf si affida invece all'utopia sognata da Albert Einstein: "L'unica possibilità di salvezza per la civilizzazione e la razza umana sta nella creazione di un governo mondiale".

Nell'era degli oltre 600 milioni di utenti di Facebook, chissà, il timoniere mondiale potrebbe essere 2.0? Credete che per sconfiggere i cinque dell'apocalisse, forse serve qualcosa di meno virtuale e più materiale? Insomma: vincerà la democrazia 2.0 oppure l'accentramento antidemocratico?

Ovviamente non lo sappiamo. Vi rispondiamo però con le parole di un transfuga di Facebook, creatore di Quora, giovane start up della Silicon Valley. A chi teme il cyber-vandalismo come Jaron Lanier, e a chi teme la “marmellata informativa che passa oggi sulla rete” come Carlo De Benedetti (un diluvio informativo che ucciderebbe la "qualità dell'informazione"); per chi non vuole una nazione di blogger come Steve Jobs, ma vuole un mondo lindo, razionale e ordinato come un pregiato volume della Treccani, risponde Adam D’ Angelo rispoolverando un po' di sano ottimismo: la qualità dei contenuti, oggi punto di forza di Wikipedia, sarà preservata in base a un assioma: “Se si osservano gli ultimi dieci anni della comunicazione si intravede un un filo conduttore: il desiderio latente delle persone di condividere cio’ che conoscono”.

Bando al pessimismo cosmico, il mondo 2.0 pensa positivo.
M.C.

IlSole24Ore.com: "La fine del mondo? Aspettiamo il 2112"

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