Però. Se Montaigne ci convince: "Per quanto alto sia il trono su cui ci si siede, si è sempre seduti sul proprio culo". Il culo in questione era quello dell'uomo, del regnante! Qui invece, come insinua l'acutissimo Adriano Sofri, si vuole "fare il frocio col culo degli altri". Ma Sofri avverte che c'è una differenza fra l'uomo e la scimmia: "La scimmia più in alto sale, più espone agli sguardi il culo". Qui, insomma, cari giornalisti, il c...o è il nostro: e non il vostro!
Ebbene: se il ministro Gelmini un giorno sì e un giorno pure ci esorta alla Meritocrazia (dei titoli, I suppose! e non delle abilità nell'Ars Amatoria o nelle tecniche di blowjob!); se il ministro Gelmini ci dice ogni mese che "è finito il '68", come se fosse scattata la campanella della ricreazione di quando eravamo tutti libertini, tutti impegnati in orge e sesso libero..., per darci un contegno e diventare tutti meritocratici. Allora come si spiega, Mister Ferrara, che ora no: retrofront! Dobbiamo invece darci tutti al libertinaggio, sfasciare le famiglie, regalare (chissà!) i nostri figli al Premier per un bunga bunga presidenziale in cambio di ricchi premi e cotillon (bonifici, farfalline di strass e chissà quali mirabilia)?
Ma non ci avevate detto che siamo entrati nell'era del Family Day? ...O ci siamo perse qualche passaggio?
Ah, forse i liberali italiani vogliono dirci un'altra cosa? Il Family Day per gli operai, le precarie sposate e i poveri cristi da 1000 euro al mese; invece per l'Establishment milionario e il Signore dello Ius Primae Noctis, il '68 non è mai finito: e vai con il bunga bunga? (L'invito è per le precarie libere; quelle sposate, no, non sta bene! Il decoro, suvvia, signori...)
E' questa la differenza? Oppure, ripeto, qui qualcosa non quadra. La logica, signori, la logica! a volte supera la retorica propagandistica, dai :)
Oppure, Ministro Gelmini, al prossimo Concorso le ragazze nubili potranno tutte spogliarsi e chiedere un 30 e lode politico (in nome del Premier)? Che meritocrazia sarebbe questa?
Eppure vi avevamo preso sul serio quando ci raccontavate il favoloso mondo della meritocrazia, del Family Day, del Quoziente famigliare, della fine della prostituzione per strada...
Ah, che marketing! Non è che per la disciplina, ci vuole troppa volontà?
M.C.
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