Va bene non essere moralisti né giustizialisti. Ma arrivare a fingere che Berlusconi si comporti come Obama, Cameron e Merkel, ci vuole coraggio.
In fin dei conti mi chiedo se Giuliano Ferrara, Piero Ostellino e Luca Ricolfi si immaginano OGGI, nel 2011, Cameron, Obama o Merkel trasformare una festa in casa propria (dopo averla resa residenza di pertinenza del Premier) in un Wild party (come dice WikiLeaks: parole dell'ambasciata Usa) e poi invitare decine di signorine a spettacoli di ogni genere? Davvero si immaginano inglesi, americani e tedeschi approvare senza batter ciglio questi comportamenti mentre il loro paese è anchilosato e paralizzato, e non cresce da oltre un decennio?
Davvero Ferrara - Ostellino e Ricolfi credono che l'elettorato sia più laico, "avanti" e maturo della sua classe dirigente, visto che sappiamo di padri, madri e fratelli che invitano sorelle a trarre maggiori benefici economici dalla simpatia del Premier nei loro confronti? Qual è il grado di maturità che intravedono in questo approccio? Disincanto e disillusione, ma "maturità" e laicità?
Da quando essere laici significa benedire i figli che vogliono diventare escort o gigolò?
Davvero credono che una società, dove si è abbassata l'asticella di guardia in maniera impressionante, sia poi pronta a fare sacrifici per tornare a crescere? Oppure pensano che la bacchetta magica (quale, il federalismo forse?) risolverà tutti i problemi italiani?
Veramente sono convinti che un paese dove il primo ministro va a escort sia proprio come tutti gli altri paesi del G20? Veramente sono convinti che questo Premier non sia ricattabile?
Nessuno qui disprezza chi vota Berlusconi: anche perché chi so che vota Berlusconi, lo fa perché non sopporta la sinistra Radikal-chic; perché si sente compatibile con un Premier che in fondo non ama le tasse e una magistratura debordante; perché - detto fra noi - si diverte a leggere delle scorribande libertine del Primo Ministro. Al bando il moralismo, al bando il giustizialismo.
Ma questo blog è convinto che un primo ministro, che va a escort e il cui numero di cellulare è sulla rubrica di una prostituta, sia una "mina vagante". Non un esempio di liberalismo! Di liberale questo paese non ha proprio un fico secco o quasi... Soprattutto per un paese che non cresce da un decennio, che ha un debito pubblico che cresce di 2800 euro ogni secondo; e che se non è considerato affidabile per qualsiasi motivo, rischia semplicemente e banalmente il Default. Lo spettro dell'Argentina 2001.
Non ci vuole poi tanto a capire che non si può esporre al ricatto un primo ministro di un simile paese così esposto ai venti della globalizzazione e dei mercati internazionali. Non ci vuole un Nobel per capire che un Premier, eletto democraticamente, non può mentire ai suoi cittadini.
I realisti più realisti del re non hanno impedito a questo paese di avere un debito pubblico mostruoso. Cresciuto di 200 miliardi di euro in pochi anni. Questi signori si sono fatti vanto di belle teorie, ma non hanno saputo avvertire il manovratore del baratro che si stava spalancando davanti a tutti noi... Il liberale Einaudi si metterebbe a disquisire di Privacy e liberazione sessuale mentre è in gioco la credibilità di un intero paese? Dubito.
Einaudi avrebbe avuto da dire molte cose su un'Italia ridotta a bordello. Ma non per falso moralismo! Ma perché è assurdo che non siano i Liberali, bensì debbano essere le donne italiane ad aprire gli occhi a una società che preferisce tapparsi occhi e orecchie, ballare l'ultima danza sul Titanic, invece di portarsi in salvo, lontano dai pericoli. Lontano dall'ice-berg contro cui stiamo andando a sbattere. Mentre tanti nostri rivali non vedono l'ora di spartirsi quel che resta di buono delle tante aziende italiane che sanno competere in mercati aggressivi.
Gli italiani sono superiori al loro Establishment. Gli italiani sono meglio di chi li governa. Su questo non ci sono dubbi. Tutte le milioni di donne italiane che lavorano o che sono disoccupate o casalinghe, sono superiori a chi vediamo quaso ogni sera in Tv.
E' sconfortante essere tacciati di Superiorità Morale (ma quale???) quando siamo solo donne che lavorano e che si rendono conto che questo paese è seduto non sulla sua fortuna (il petrolio nossignori non l'abbiamo! Né le terre rare!), bensì su una miccia esplosiva: il Debito pubblico. Su cui saltò perfino la Francia nel 1789.
"Gratifica l’Ego di chi si sente superiore e si considera titolare del diritto di far parte honoris causa dell’Italia dei 'migliori'" e "consente di autoconsolarsi, attribuendo le ragioni della sconfitta non già ai propri errori, ma alla tara genetica degli italiani"?
Ma quale sarebbe la tara genetica degli italiani? Qui vediamo solo il volersi sempre autoassolvere invece di mostrare in quale vicolo cieco porti un rapporto Debito/Pil al 118,5%! Un Rapporto che sarebbe dovuto scendere e invece si è impennato: e non con il Viagra o il Cialis, cari signori...
Gli italiani non hanno alcuna colpa se nessun mass media Tv (i giornali li leggono solo 5 milioni di italiani, come nel '39) spiega loro cosa significhi avere il terzo debito pubblico al mondo. Hanno responsabilità solo coloro che conoscono questi numeri, ma perferiscono trascurarli e parlare d'altro. Per esempio: discettare di moralismo, giustizialismo, perbenismo... guardando sempre al dito, mai alla luna.
Fingere che vada tutto bene è da irresponsabili. Le donne sono pragmatiche di natura e preferiscono far quadrare i conti di casa. Preferiamo chi sa mettere in riga i bilanci a chi si arrampica sugli specchi dei Massimi Sistemi e preferisce disquisire di moralismo o libertinaggio, mentre un paese intero rischia sui mercati finanziari per inchinarsi a un uomo ricco. Complimenti, per il coraggio... o l'incoscienza? :)
Farsi anestetizzare dal Rubygate e da una contrapposizione che è utile a un uomo solo, non fa bene a nessuno. Questo sì che è un boomerang... Non dire al manovratore che è finito contromano.
Sabato 29 gennaio Ore 15 in piazza Scala (MI)
- Repubblica.it: Così Berlusconi pagava le donne
- Sex&Democracy, dibattito al NYT: "Perché l'Italia perdona Silvio?"
- L'Espresso: Rubygate, c'è prostituzione e spunta la droga di Primo Di Nicola
- Blog A. Stille (Repubblica.it):La morale della favola
- Se parla il "ragiunàt" di VITTORIO ZUCCONI
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