giovedì 20 gennaio 2011

I Brand che temono di più di finire nel tritacarne mediatico del Rubygate, cosa possono fare? Net Reputation!

Certe signorine, a leggere la stampa non solo scandalistica, ma pure quella seria, comprano certe marche di borse. A certe signorine, secondo i giornali dei soliti "farabutti" (copyright Silvio B.!), il Sultano regalerebbe alcune marche di gioielli.

Ma questi famosi Brand rischiano più di altri di essere "macchiati" dagli schizzi di fango del tritacarne mediatico del Rubygate e delle Escort Stories? Sì o no, e che fare? Net Reputation!

A chi serve la Net Reputation? Basta che il titolare di un marchio cerchi su Google, Bing o su un altro motore di ricerca il nome del proprio "brand e nome-escort-finita-sui-giornali" oppure "nome-brand e escort": e se escono paginate non idilliache per il proprio brand, forse è il caso di mettere mano al proprio Top ranking e farsi dare una ripulita digitale.

A certi brand, che oggi appaiono in cima ai motori di ricerca cercando alcuni nomi su Google o su Microsoft Bing, converrebbe attrezzarsi presso gli "spazzini del Web", ovvero gli esperti di Net Reputation, per evitare futuri boomerang mediatici a lunga scadenza. C'è chi dice: tutto bene purché se ne parli. Ma non sempre è vero, e, prima di diventare la "borsa delle Escort" o il braccialetto delle Signorine del Bunga-bunga, conviene controllare cosa sta passando sul Web, anche a livello subliminale.

Questa storia ha una morale della favola? Forse sì: se non è possibile chiedere a certi personaggi di non abbinare ed accostare troppo alcuni Brand (sinonimo di Lusso, Glamour e Alta Gamma) a certi nomi (che, secondo le interecettazioni, frequenterebbero festini poco eleganti, molto trash e poco rispettosi dell'etica e del ruolo della donna...), è tuttavia possibile correre al riparo per tempo. Gli esperti di Net Reputation cercheranno di eliminare da Internet certi "infausti abbinamenti", dovuti ahimé unicamente alla casualità della Storia... ma che possono nuocere. Abbinamenti che non fanno il gioco del Marketing, ma possono rivelarsi un fastidioso boomerang.

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