sabato 22 gennaio 2011

Mrs Roccella e Dottor Ostellino, ci sono altre donne diverse dalle Signorine di (h)AR(d)CORE: non migliori, ma diverse

Il Sottosegretario Eugenia Maria Roccella è contraria al libertinismo (che, come spiega De Rita nell'editoriale di oggi del Corriere della Sera, è però "una cosa seria" e non da confondere con il bunga bunga del libertinaggio ad (h)AR(d)CORE...), contraria all'aborto e agli studi sulle staminali embrionali. Spero di aver riassunto correttamente il suo pensiero (in caso mi scuso e provvederò a correggere). Ora la Dott.ssa Roccella ci invita a non essere ipocriti, anche qui, se non ho capito male; e probabilmente a non scagliare la prima pietra, perché chissà quali scheletri abbiamo tutti nell'armadio! Sarà, anche se non ho molto da nascondere :)

Ma per carità, ci mancherebbe: non scaglierei mai pietre contro le prostitute (che vorrei fossero donne libere di scegliere e non piegate alla prostituzione, il mestiere più antico del mondo, vuoi per necessità vuoi spinte da famiglie avide di denaro, carriera ed effimero successo...). E neanche scagliero' pietre contro il Premier, né all'uomo né all'istituzione: mi limito a chiedere un ricambio di classe dirigente. E i sanpietrini li lascio nei selciati, anche se constato lo stato pietoso in cui versano le strade italiane a causa di amministrazioni inadempienti...

Con tutto il rispetto per la storia personale e pubblica del Sottosegretario Roccella, mi chiedo come ci si senta a "militare" in un governo che passerà alla storia non solo come il più libertino del mondo occidentale (forse i Borgia saranno stati più puttanieri? Ma oggi pure la storiografia li sta rivalutando...), ma anche come il governo che ha dilatato il debito pubblico (cresciuto in pochi anni di 200 miliardi di euro, al 118,5% di rapporto Debito/Pil, in crescita di 2800 euro al secondo), il governo che ha aumentato le tasse, non ha eliminato il Digital e Cultural Divide, ha cercato di limitare la libertà d'espressione online (con la prima versione dell'antiliberale Decreto Romani), non ha risolto i problemi della spazzatura di Napoli, Roma eccetera; e non sta togliendo le macerie dalla martoriata L'Aquila. Ce n'è insomma da far raddrizzare i capelli a Maggie Tatcher, o no?

Mi chiedo se il Sottosegretario Roccella ritenga che le Call Girls, le presunte squillo con il cellulare del Premier in agenda, rappresentino un modello per i nostri figli. Ma anche come possa essere di esempio nel mondo un governo rappresentato da un Premier che frequenta le Escort (D'Addario docet). Come fa a sembrare autorevole ed irreprensibile agli occhi di Dilma Rousseff per farsi restituire il pessimo Battisti?

Mi chiedo se si è domandata se queste giovani ragazze usino precauzioni (preservativo? per tutelare la loro salute) o se siano ricorse all'aborto non terapeutico. Dopo aver difeso la povera Eluana dall'amorevole cura di suo padre, non ha diritto la ex minorenne Ruby ad essere tutelata dai rischi del "sesso non protetto"? Ruby a scuola ha ricevuto un'educazione sessuale scientificamente valida? Oppure deleghiamo anche l'educazione sessuale alla strana-coppia (di amici) Lele Mora ed Emilio Fede?

Mi chiedo se il Sottosegretario Roccella ritenga che la liberale tutela della Privacy di un uomo ricco e potente sia "superiore" al diritto di una minorenne di non essere importunata da un uomo che ha quasi 60 anni più di lei. Perché è vero che Ruby potrebbe anche invaghirsi di un uomo della Terza Età (mi perdoni: di George Clooney e al limite Sean Connery...!); ma, in quanto madre di un minorenne, mi auspicavo (nella mia ingenuità) che quest'uomo, così ricco e potente, le rispondesse: "Cara ragazza, mi lusinghi ma potrei essere tuo nonno... Non chiamarmi Papi, ma ti regalo un bel corso professionale per il tuo bene e il tuo futuro"! (E senza volere nulla in cambio!)

Gentile Roccella, anch'io, che sono di sinistra, voglio un mondo di donne libere e indipendenti, che fanno carriera solo in base ai meriti, e ho i miei dubbi sulla fecondazione assistita, sullo scientismo, sull'assolutismo di certo relativismo eccetera. Tuttavia rifiuto l'idea che per difendere le proprie idee si debba, ipso facto, difendere un Sultano che paga giovani donne, e per giunta minorenni!, per qualche ora di piacere; un Premier che, dopo una notte di presunti bagordi (un ex Prefetto lo ha definito un bordello!), non vada ai funerali di Stato di un povero soldato ucciso in guerra; un Uomo di Stato che, invece di promuovere la divisione dei poteri di Montesquieu, attacca la Magistratura un giorno sì e un altro pure da ben 17 anni; un presunto Statista che, neanche troppo celatamente, aspira a diventarte Presidente della Repubblica, ma nel frattempo mina tutte le istituzioni repubblicane e democratiche, come se fosse un Anarchico insurrezionalista che con parole e proclami vuole abbattere lo Stato (mostrando al mondo che il Re è Nudo... Ma che senso ha questo atteggiamento? E soprattutto quali conseguenze ha il "palazzo di cristallo", abitato da signorine questuanti e svestite, su un popolo che per guadagnare 10 mila euro deve faticare mesi e ben più di una notte?).

Sono convita che il sottosegretario Roccella, donna e politico, non desideri che i/le suoi/e figli/e, nipoti/e, seguano l'esempio di Nicole Minetti, Ruby e quant'altre. Non mi appartiene l'atteggiamento di "mettere in croce" il prossimo: ritengo che chi sbaglia, debba pagare e che il Penale sia Personale. Sempre.

Tuttavia ritengo che i nostri figli, Dott.ssa Roccella, in questo mondo caotico, complesso e globalizzato (dove cioè il relativismo non è una scelta ma un dato di fatto: i valori della Repubblica Popolare Cinese vanno rispettati quanto i valori degli Stati Uniti d'America. O no?), in questo mondo dove non c'è più un'Autorità Morale univoca per tutti, possano invece funzionare da "collante sociale" solo un'Etica condivisa, la Schiene Dritta dei giornalisti, il Rifiuto delle tangenti (anche di terzo tipo: quelle sessuali) e un set di "valori democratici e liberali condivisi".

Se vengono a mancare l'esempio dall'alto e questi valori condivisi, ci sarà sempre un'Antigone che si sentirà in Diritto di rovesciare il Potere per evitare di farsi Complice di chi calpesta le donne, i diritti eccetera.

In poche parole: più l'Autorità è immorale, decaduta e disinibita (senza freni inibitori), più cresceranno il malumore popolare, il malcontento, il senso di disgusto e voglia di rivolta. E' inevitabile, les jeux sont fait...

Più il Potere si crede distaccato dalla società, intoccabile e senza regole (non anarchico, bensì sganciato dal rispetto delle Leggi universali), più il Ribelle si sentirà in diritto (naturale) di buttare giù lo Stato, giudicato ipocrita e filisteo. Più il Potere si arrocca intorno al Sultano, più il resto della società, sottomessa invece alle Leggi cui il Sultano vuole sottrarsi, si sentirà in mano a un Potere schizofrenico: che giudica il Potente con una misura e il "povero diavolo" con ben altre misure.

E' a questa dicotomia cui il Sottosegretario Roccella vuole arrivare? Al crollo dello Stato, imploso nella miseria umana dei festini irrefrenabili? Chi ha senso dello stato, chi non è anarchico, forse dovrebbe porre fine a questa deriva. Invece di giustificarla come il "migliore dei mondi possibili" se non addirittura incentivarla!

Se in Italia una donna su due non ha lavoro e non lo cerca, e qualcuna addirittura fa la fila da Lele Mora, è UN problema. O no? Se questa è la percentuale più bassa dei 27 paesi Ue dopo Malta, è un problema o no? Se in Italia un giovane su cinque è nella stessa situazione, è un problema, o no? Se famiglie "normali" chiedono alle figlie quanti soldi il Premier ha dato loro per una prestazione esentasse: è un problema, o no?

Un paese dove i salari non sono coerenti con la produttività, dove il carico fiscale è elevato, e dove il potere delle corporazioni bloccano l'innovazione, sono o no problemi enorie? Non generano, secondo lei, il declino? Non sono, o no, criminogeni?

Dal Sottosegretario Roccella, invece di arrampicarsi sugli specchi per giustificare i comportamenti del capo di governo, preferiremmo avere risposte a queste domande. Piuttosto che anestetizzarci con il gossip mediatico, i polveroni di Signorini e il "così fan tutti".

Anche perché non è vero: non tutti fanno così! Non tutte le donne si vendono per far carriera! Non tutte le donne italiane credono di essere sedute sulla propria fortuna! (Anzi a volte cercano di non truccarsi, di essere più dimesse, di avere gonne più lunghe, solo per non essere scambiate per certe signorine... Anzi a volte le donne italiane rinunciano a far carriera per seguire i figli e perché non sembri che fanno carriera non per meriti propri bensì per altri motivi!). Ma pensi un po', Sottosegretario Roccella, c'è un'altra Italia, non glamour, non vippesca, che la pensa in modo diverso dalla corte e dal sottobosco del suo Premier... Ma che non vuole più tacere.

Ma pensi un po', Dottor Ostellino, anche le donne hanno letto De Tocqeville, Montesquieu e tutti i filosofi politici. Anche se son precari da 1020 euro al mese... Ma pensi un po', che strana Italia... Strange Days, aren't they?
M.C.

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