venerdì 9 giugno 2017

Corbyn è il nuovo Tsipras?

I cuori infranti di sinistra se lo ricordano ancora il film di Sabina Guzzanti. Il modello Zapatero è durato alcuni anni: venne travolto dallo scoppio della bolla immobiliare che aveva lui stesso pompato. L'infatuazione per Tsipras deflagrò un minuto dopo la vittoria al Referendum contro la Troika: il giovane no global dagli occhi di cerbiatto dovette inginocchiarsi ai creditori come davanti a un satrapo ai tempi dell'impero achemenide, quello dei Sasanidi e alcuni regni ellenistici. La passione per Chávez ebbe vita più lunga, ma l'avvento del delegittimato Maduro ha bruciato molte illusioni: i frigoriferi vuoti dei venezuelani e i morti in piazza delle ultime settimane hanno aperto gli occhi anche ai più tenaci sostenitori del socialismo sudamericano. Dobbiamo ricordarvi l'innamoramento per il brasiliano Lula? Lo scandalo corruzione, che ha travolto Rousseff, ha lasciato il segno. Ora la sinistra-sempre-in-cerca-di-un-Papa-straniero guarda con invidia a Corbyn: caro Jeremy, tocca ferro! Come minimo, D'Alema-Speranza-e-soci portano sfiga. (Il dubbio è lecito).

PS: Se D'Alema sta per fingersi novello Corbyn, ditegli che il capo dei laburisti non avrebbe mai trasformato Downing Street in una merchant bank. Quindi, ci risparmi funambolici parallelismi. (Analogo avviso per Bertinotti: no, Corbyn non avrebbe mai ricevuto eredità da "arbiter elegantiarum che si destreggiavano fra alta finanza, case reali, jet set").

@CastigliMirella

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