"L'Italia fa un passo avanti verso una legislazione più europea. Il via libera, seppur condizionato..."
Fonte IlSole24Ore.com: L'Economia fissa i posti alle quote rosa nei board di Monica D'Ascenzo
Il blog Vecchiefarab(r)utte è dedicato a tutte le donne (e cyber-attiviste) che in Italia quotidianamente subiscono (o avvertono) discriminazioni in base al sesso e sono sottoposte alle (dis)pari opportunità
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venerdì 22 ottobre 2010
Semaforo verde (ma condizionato) alle quote rosa nei board
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martedì 24 novembre 2009
Fattore D/ Manager donne alla carica dei board
Ready For Board Women afferma che le magnifiche 70 sono pronte a entrare nei Cda. Niente più alibi: i nomi ci sono e sono nomi di tutto rispetto, candidabili a fare il loro ingresso nei Consigli di amministrazione delle aziende.
Ma non è una questione di "quote rosa", bensì di puro merito! Professional Women Association ha pescato le 70 manager per aumentare la presenza femminile nei board of directors. I nomi vanno da Anna Puccio, ex Ad di Sony Ericsson, a Maria Grazia Filippini di Sun Microsystems a Stefania Celsi di Accenture; da Laura Cioli di Sky Italia a Giovanna Dossena dell'Università di Bergamo, da Anna Gatti di Google/YouTube a Patrizia Grieco di Olivetti. Eccetera eccetera.
"Le donne rappresentano oltre il 50% dei laureati (laurea specialistica) in discipline economiche e oltre il 57% dei laureati in discipline giuridiche. Sono ben rappresentate negli Mba, luoghi primari per la formazione dei manager. Profili di spicco non mancano" (IlSole24Ore.com).
Le quote rosa hanno il retrogusto di "salvate i Panda in via di estinzione" e non ci piacciono granché: ma qui è una questione di merito. Serve solo un grimaldello per aprire una serratura arruginita in un paese che non sa guardare "l'orizzonte a testa alta"?
Ma non è una questione di "quote rosa", bensì di puro merito! Professional Women Association ha pescato le 70 manager per aumentare la presenza femminile nei board of directors. I nomi vanno da Anna Puccio, ex Ad di Sony Ericsson, a Maria Grazia Filippini di Sun Microsystems a Stefania Celsi di Accenture; da Laura Cioli di Sky Italia a Giovanna Dossena dell'Università di Bergamo, da Anna Gatti di Google/YouTube a Patrizia Grieco di Olivetti. Eccetera eccetera.
"Le donne rappresentano oltre il 50% dei laureati (laurea specialistica) in discipline economiche e oltre il 57% dei laureati in discipline giuridiche. Sono ben rappresentate negli Mba, luoghi primari per la formazione dei manager. Profili di spicco non mancano" (IlSole24Ore.com).
Le quote rosa hanno il retrogusto di "salvate i Panda in via di estinzione" e non ci piacciono granché: ma qui è una questione di merito. Serve solo un grimaldello per aprire una serratura arruginita in un paese che non sa guardare "l'orizzonte a testa alta"?
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