giovedì 26 luglio 2012

Se la BCE di Draghi scende in campo

Mario Draghi (la cui lettera d'intenti, firmata un anno fa con Trichet, voleva "riformare il Welfare") batte un colpo. E che colpo. Un colpo d'ala da 60 punti di Spread. Che scende da circa 540 a 480 punti. La magica parola (aiuto "illimitato") è stata formulata: "Siamo pronti a tutto per l'euro". Se domani gli Atleti italiani ed europei scenderanno alle Olimpiadi con la bandiera nazionale accanto a quella europea, la UE dimostrerà di non essere solo un'asettica "zona euro", un'arida "fortezza Europa" di un Bastiani contro tutti, bensì l'embrione degli Stati Uniti d'Europa. Il resto è sulle spalle dell'Italia: ridurre il perimetro pubblico perché oggi paghiamo 80-90 miliardi di interssi all'anno sul debito. Una cifra monstre che crea recessione; se invece fosse investita nella crescita, darebbe ben altri frutti. Ristrutturare il debito (interno), non pagando gli interessi (interni, non quelli esteri) per 5 anni ma investendoli nella crescita, è un'ipotesi remota, ma non da sottovalutare. Come la "patrimoniale secondo Cisnetto". Le ipotesi sul tavolo ci sono.

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