mercoledì 11 aprile 2012

La Bolla della Vita Quotidiana

"Negli Stati uniti sta maturando da tempo una bolla delle borse di studio, che equivale più o meno alla metà del volume dei mutui subprime: in quel caso il diritto all’insolvenza va senz’altro esercitato dagli studenti e dalle loro famiglie per distinguere il debito illegittimo da quello legittimo. Ma non lo affiderei agli Stati, né alla loro velleità di ritrovare per questa via la sovranità nazionale perduta" spiega Christian Marrazzi, economista di sinistra.

Quello che sta esplodendo è la Bolla della Vita Quotidiana. Ecco perché le persone si suicidano sul posto di lavoro o in luoghi-simbolo, per mettere a nudo la psicopatologia della vita quotidiana: "È significativo che quasi tutti si immolino in piazza o nei posti di lavoro, lasciando lettere-testamenti che dicono l'indicibile scelta" scrive Barbara Spinelli. "La Cgia, Associazione artigiani e piccole imprese di Mestre, annuncia che nel 2008-2010 i suicidi sono cresciuti del 24,6%: sono usciti dal mondo imprenditori, lavoratori dipendenti, pensionati. Nel 2008 i suicidi economici sono 150, nel 2010 sono 187".

"I suicidi in Grecia o Italia sono una ribellione contro il fatalismo di questa definizione - genio - che vede nel capitalismo una forza di natura, contro cui nulla si può se non cader fuori dalla giostra impazzita".

Che fare? "La rivolta è la risposta, l'unica forse, al suicidio (il paese "si salva al piano terra", dice Erri De Luca). Quando è positiva, la rivolta tende a reintrodurre il senso della legge lì dove s'è insediata l'anomia".

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