martedì 8 maggio 2012

Giannini: Maggio francese, autunno italiano

"I risultati di oggi allontanano la prospettiva della governabilità. Il terzo dato politico forte (oltre alla crescita dell'Idv) è infatti l'affermazione del Movimento 5 Stelle, che va al ballottaggio a Parma e lo sfiora a Genova, ottiene quasi ovunque (Verona compresa) consensi che oscillano intorno al 10%. (...) Ha ragione Ilvo Diamanti a teorizzare che, almeno nelle amministrative, questo non si possa considerare un voto "anti-politico", visto che i candidati grillini nelle città (da Putti a Genova a Pizzarotti a Parma) sono portatori di proposte molto concrete e per niente qualunquistiche a livello locale. Ma se questo risultato dovesse essere bissato a livello nazionale, la situazione sarebbe ben diversa. Il comico genovese e i suoi elettori vanno rispettati. Ma finora l'inventore del Movimento 5 Stelle si è impegnato di più a incarnare il modello dell'Uomo Qualunque, che non a offrire una proposta convincente di governo del Paese" scrive Massimo Giannini su La Repubblica.

Ai ragazzi del M5S, un appello: adesso, chiuse le giuste proteste, è l'ora delle PROPOSTE. È il vostro momento: ingegneri, informatici, fisici, disillusi e disincantati, dite quale Italia volete. Un'altra Italia è possibile, dopo 20 anni di sprechi e sperperi? La sindrome ateniese ci porterebbe in bancarotta; la rivincita di un'Italia pulita, che abolisce le Province e azzera gli sprechi, sarebbe invece una ripartenza. In chiave 2.0 e digitale: e-participation for all! Tagliare la spesa pubblica di 200 miliardi, si può: senza mettere in croce il quarto stato, ma abolendo i troppi privilegi della Casta.

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